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Marina Piperno: "I miei film erano i miei figli"



L'eredità start 00:07:06end 00:09:21 Riconoscendo i film come i propri figli, Marina affronta il tema dell'eredità culturale e materiale e dei problemi che spesso le famiglie con figli devono affrontare.trascrizione MARINA PIPERNO: "Non ho mai fatto, cioè... il fatto di non avere figli per esempio non mi ha mai creato il problema "oddio non ho figli, non sono una donna completa", non me ne è fregato assolutamente niente. Anche perché siccome producevo film, cioè ho cominciato questa carriera negli anni '60, avevo un'enorme soddisfazione dai lavori che facevo e c'è stato un periodo in cui dicevo che i miei documentari, i miei film erano i miei figli; che poi era anche vero, perché praticamente, attraverso quello che facevo io mi sentivo assolutamente completata..
Poi, sai, nel non avere figli ci sono tante altre cose. Cioè: a chi lascio la mia eredità, non solo materiale, insomma, no?, se hai da dare un'eredità psicologica, morale. Beh insomma, io non ci ho mai riflettuto molto. Ho sempre pensato che il mondo circostante... cioè non è che non ci ho riflettuto, ho pensato che il mondo circostante, che le persone con cui venivo in contatto, anche per il mio lavoro, erano persone a cui io davo delle cose, se poi si seminava qualcosa "evviva", insomma, ero contenta. E credo che questo poi sia successo da quello che mi hanno detto poi tante persone, dopo. Certo non è un'eredità, cosiddetta primaria; fermo restando che io vedo oggi tante persone della mia generazione che hanno dei figli che dico "poverette!", problemi di tutti i tipi, obbligatorietà di essere nonne quando loro poi lavorano per cui i figli lasciati, i nipoti, quelle non ne hanno nessuna voglia, magari vorrebbero andare al concerto, no?… e poi vedo anche una cosa abbastanza triste, vedo anche pessimi rapporti a livello, come dire, per esempio materiale, grossi interessi materiali, grossi problemi di eredità, grosse discussioni tra fratelli se uno ha di più e l'altro di meno… francamente è abbastanza squallido, abbastanza triste, però è una realtà che io vedo, parlando con amiche o conoscenti."

English:
MARINA PIPERNO: "I've never done... not having children has never made me think: "I don't have children, I'm not a complete woman". I didn't really care.
I produced films, I've started this job in the ‘60s and I was really pleased with my job. For a while, I used to say that my documentaries and my films were like my kids. It was true. Because through my job I felt totally fulfilled.
When you don't have children, you think of many other things: you wonder about your inheritance, not just your material goods, but also your psychological and moral legacy. I've never really thought about it.
I've always thought that the outside world, I have thought about it but I thought that the world around me, and the people I've met, also through my work, did receive something from me, If it was helpful, I was happy.
I think that's what happened because a lot of people confirmed it. I know it's not the main inheritance.
I see many people of my generation who have kids and I say: "Poor things". They have all sorts of problems, they're forced to be grandmas, looking after their grandchildren if their own children work. They don't really want to, maybe they'd rather go to a concert… and I see there's something really sad, like terrible relationships because of the material inheritance, conflicts over material interests, huge inheritance issues, huge arguments among siblings because of who got the most. I frankly find it quite miserable and sad. It's a reality I know because I talk about it with friends."
soggetto figli eredità cinema nipoti


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