Bruna Dal Lago Veneri: "Sante, sportive, salighe e anguane. Le donne delle montagne senza figli naturali"
Roma 2014 mar. 29 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colorato sonoro
Sante start 00:00:00end 00:05:29 Attingendo alle tradizioni popolari, Bruna Dal Lago Veneri descrive i tratti comuni che caratterizzano alcune sante delle montagne: il rifiuto di sposarsi e di far figli - anche a costo del martirio - per riservare la propria integrità a Dio.trascrizione BRUNA DAL LAGO VENERI: "Intanto sono molto grata che hai chiamato me in un film dove io faccio proprio la figura di quella che non c'entra perché, essendo madre di quattro figli, non faccio molta bella figura con le due cose.
Comunque il mio lavoro, il mio lavoro di sempre, da più di sessant'anni - quasi settanta se ci metto ancora un po'-, è proprio quello di ricercare figure particolari del femminile.
Nella tradizione popolare, soprattutto dell'ultima ricerca che è quella sui santi che ho pubblicato poco tempo fa, ho trovato delle donne particolarmente interessanti, che sono donne che hanno in qualche modo rifiutato, per questioni di necessità diciamo, la loro condizione femminile. Quella che secondo la tradizione è la condizione logica femminile, cioè quella di essere portatrici di nuove vite, per dedicarsi ad una cosa più alta. In questo caso qui parlo delle sante. Ci sono queste sante che, pur di non lasciarsi maritare - chiamiamola così - con delle persone che loro non ritenevano degne di loro stesse, non solo ma degne di rinunciare ad un più alto spirito che è quello di essere maritate con il padre eterno e quello che vuoi tu ecco, cambiano, cercano di mutare la loro presenza, la loro fisicità, in una fisicità orrenda in modo da sembrare uomini. E come tali naturalmente non venivano più non solo desiderate ma chiaramente non sposate.
Di queste sante ce ne sono moltissime nella tradizione popolare. Una della quale si parla molto anche qui a Bolzano, perché c'è una bellissima statua, è questa santa Kummerniss, la santa con la barba che si fa addirittura crescere un gran barbone per sembrare appunto un uomo. La storia è poi molto complicata, è molto diversa, comunque è una di queste. Ma poi ce ne sono tantissime altre che per non sposarsi arrivano addirittura al martirio. Per non figliare, non per non sposarsi, arrivano addirittura al martirio. E qui ci sono delle bellissime piccole canzoni popolari, una più buffa dell'altra; una te la potrei cominciare, è la "Santa Caterina". Dice: "la Santa Caterina era figlia di un re, suo padre era pagano la madre invece no, un giorno il re suo padre in preghiera la trovò " eccetera eccetera fino a che la fa ammazzare. Questa è la storia della Santa Caterina volgarizzata.
La Santa Caterina può essere anche Santa Margherita, può essere Ci sono tanti nomi di queste sante, Santa Giuliana hanno varie età. La storia è sempre la stessa: loro vengono promesse spose ad un re che, secondo loro, era pagano. Il padre anche era pagano. Loro, pur di non rinunciare alla religione cristiana cattolica, che hanno avuto attraverso la madre, attraverso una nutrice, attraverso le storie sono varie, comunque piuttosto preferiscono morire e vengono appunto in questo modo martirizzate e poi diventano sante.
Queste sono le sante della tradizione. E ci sono anche delle piccole buffissime canzoncine, perché questi nomi, "Margareta" per esempio, "Gretel", sono nomi tradizionali anche della popolazione. E dire a una "sei una Gretel" vuol dire "sei una ragazzina con le trecce, di quelle impegnate, che non si lascia convincere dai genitori o a fare qualche cosa". Cioè donne di grande carattere in definitiva. E poi le "Caterine" sono anche "Kate", "Katrinchen" eccetera. Sono poi lo stesso martirio di Santa Caterina, che è quello con la ruota. E questo continuo giro è molto interessante anche la lettura di questa ruota nel senso delle opportunità della vita e della ricerca di opportunità non comuni, cioè di donne non comuni.
Non volevano figli perché secondo loro il fatto di figliare - e questa è una teoria come un'altra - era diminuire la loro forza, la loro capacità di incidere soprattutto, e questa è una cosa abbastanza strana, di incidere sulla natura, di incidere sulle forze della natura. Sono in fondo - in qualche modo ci si riferisce ad antiche tradizioni -, sono delle sibille, sono delle creature di altro genere, "maternissime" per quanto riguarda tutta l'umanità, ma non desiderose di dividere se stesse con dei propri figli.
Questa è, più o meno, la teoria di queste sante. Ce ne sono più d'una come dicevo. Dicevo appunto Santa Caterina, ne ho già parlato; Santa Giuliana che è una santa particolarissima che è molto comune nelle valli ladine; poi c'è Margherita di cui parlavo; Barbara, ce ne sono molte Barbara è la torre, la storia di Barbara, rinchiusa nella torre eccetera eccetera, che poi è una figura anche ripresa dai tarocchi, con sempre la stessa denominazione, cioè: la distruzione del proprio io attraverso questo moltiplicarsi, in qualche modo, che deve essere un moltiplicarsi ritenuto valido ma in altro modo, cioè in modo spirituale e non in modo carnale. Così più o meno detto molto alla maniera un po' grossa però detto così."
English:
BRUNDA DAL LAGO VENERI: "First of all, I am grateful you called me for a film where I don't really seem to fit in, since, being a mother of four, I won't make a good impression for your things... Anyway, my work, a work that I have been doing for over 60 years, almost 70, not far from it, is focussed on researching unique female figures.
In folk tradition, especially for my last research about saints, which I have published not long ago, I came across some very interesting women, women who have somehow rejected, because they had to, their female condition.
Or rather what traditionally is considered the logical female role, which is being bearers of new lives, to dedicate themselves to something higher in this case I talk about the saints. There are these saints who, in order not to be chosen as wives, for people who they did not consider worthy of themselves and furthermore, not worthy enough to make them renounce to a higher call, such as being married to the heavenly father. They try to transform their physical appearance and look dreadful, trying to pass as men, and as such of course, they would not be not only desired, but clearly not married.
There are many of these saints in our folk tradition. One very popular also here in Bozen, where there is a beautiful statue, is this Kummerniss, the saint with a beard, who grows a long beard in order to look like a man. The story then is much more complex, but she is one of them. But there are many more, who, to avoid marriage, they go as far as becoming martyrs, to avoid having children, more than marriage. They go as far as martyrdom.
And we have some very nice folk songs, all very amusing. I could even sing you one, where Saint Catherine says; "Saint Catherine was the daughter of a king, her father was pagan, her mother was not, one day he found her praying..." Eventually he has her killed, this is the secular version of Saint Catherine's story.
Saint Catherine can also be Saint Margareth, or any other name of these saints, like Saint Giuliana, of any age, the story is always the same: they get betrothed to a king who was thought to be pagan, also the father is pagan. They, in order to protect their Catholic faith who has been transmitted by the mother, through a nurturer, through... there are so many sotries, but in the end they all prefer to die therefore becoming martyrs and then saints. These are the saints of our folk tradition.
And there are so many beautiful, amusing songs, because these names, like Margareta or Gretel, they are traditional names in our population. And tell someone she is a "Gretel", means she is a girl with the braids, who is very committed, who doesn't let her parents rule her life. In short, they are women with very strong characters. And then the various Catherines, here known also as Kate, Katrinchen, and so on... They are martyred just like Saint Catherine, on a spiked wheel. And this continuous rotating is very interesting, giving a new meaning to this wheel, in the sense of life's opportunities and the search for not-so common opportunities, not-so common women.
They didn't want children because, for them the very act of bearing children, that is one of the theories, this act would diminish their strength, their ability to influence, mainly, strangely enough, to have an impact on the forces of nature. They are, deep down, somehow linked to ancient tradition, they are sibyls, they are creatures of a different kind, very maternal towards the whole humankind, but not willing to share their lives with their own children.
This is roughly the theory behind these saints, there are more than one.
I have already talked about Saint Catherine, Saint Giuliana is also a very unique saint, who is very popular and common in our ladin valleys. This is Saint Giuliana then there is Margareta, and many others, like Barbara and the tower. The story of Barbara, locked up in the tower... She is also a figure present in the Tarots, with the same denomination, the destruction of one's self through this multiplying, somehow, which must be a kind of multiplying considered valid, but in a different way: in a spiritual rather than in a carnal way. Roughly this is how it is."soggetto religione rifiuto sante persone citate Santa Caterina da Siena (religiosa, teologa e mistica) [persona citata] Giuliana di Nicomedia (martire cristiana) [persona citata] Margherita di Antiochia (martire cristiana) [persona citata]