Melissa Panarello: "Dire che una madre è cattiva è ancora un tabù"
Roma 2014 mar. 29 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
Libri e figli start 00:08:15end 00:09:36 Melissa Panarello racconta della sua attività di scrittrice e di come questa non si possa paragonare alla maternità.trascrizione MELISSA PANARELLO: "No, io francamente non ho mai messo in parallelo tutto questo perché credo che la discriminante sia la responsabilità. Con le cose che faccio, con le cose che produco, che creo, non ho un senso di responsabilità, o meglio ce l'ho fino ad un certo punto, poi me ne distacco: quando ho finito un romanzo e lo do all'editor o lo presento in giro, non è più roba mia, quindi non ho più un senso di responsabilità verso quella cosa li. Con i figli credo che questo non succeda. Credo che la prima cosa che un genitore ha verso un figlio, e un figlio anche verso un genitore, è il senso di responsabilità. Quindi non metterei in parallelo le due cose per quanto mi riguarda. E soprattutto non ho quella forma di affezione con le cose che scrivo, con le cose che creo: all'inizio sì, all'inizio li tratto un po' come amanti appena conosciuti, quindi sono molto appassionata, dedico loro tutto il tempo, concedo tutto di me dopo un po' mi annoiano, quindi ho bisogno di passare ad altro. Con un figlio credo che questo non sia possibile ma non sia neanche concepibile, credo, emotivamente.
Probabilmente mi annoierò di mio figlio se sarà una persona forse troppo stupida o troppo noiosa, potrà succedere anche questo, però, ecco, non li metterei insieme."
English:
MELISSA PANARELLO: "No, frankly, I have never compared the two things because I the difference is on the kind of responsibility. For the things I create, the things I produce, I don't feel a responsibility or rather only up to a point, then I let them go.
When I finish a novel and I give it to the editor, do book presentations, it is no longer mine. I no longer feel responsible for that thing. With children, I don't think that happens.
I think the first thing a parent feels towards their child, and the child, in turn, is a sense of responsibility. So I wouldn't compare these two things, as far as I am concerned. Above all, I don't feel that kind of affection towards the things I write and the things I create: maybe I do at the beginning, I treat them like lovers just met, so I'm very passionate, I dedicate all my time to them, I give them all of me... but after a while, I get bored. I need to move on to something else. That's not even remotely possible with a child, emotionally speaking. I might get bored with my child if they are too stupid or too boring, that can happen too, however, I wouldn't compare the two things."soggetto scrittura maternità responsabilità