Veronica Pivetti: "Non credo di esercitare mai il mio istinto materno"
Roma 2014 mar. 31 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colorato sonoro
L'eredità start 00:13:21end 00:15:44 Veronica parla della traccia di sé che probabilmente rimarrà grazie al suo lavoro. Riguardo all'eredità dei beni materiali, ammette di non essersi posta ancora il problema mentre vive con leggerezza e fatalismo l'eventuale eredità del suo patrimonio artistico e culturale.trascrizione VERONICA PIVETTI: "Un po' sono anche avvantaggiata dal mio mestiere perché considerato che io faccio delle cose che si vedono e si vedranno magari per tanti anni, che sia la televisione, che sia vabbè il teatro vengono tante persone a vederti e poi uno spettacolo muore, finisce lì e se ne fanno altri, la televisione è una cosa che va, anche solo per le repliche che se ne fanno, noi ancora adesso vediamo la televisione degli anni 60, quindi insomma, io quello che ho fatto si saprà bene o male, se sono robe valide, se son robe che funzionano andranno avanti, anche se non saranno valide, vediamo tanta roba continuamente replicata, per cui proprio l'idea di lasciare, oddio, francamente non mi sono neanche mai posta questa domanda. A chi devo lasciare? Scusa, già faccio fatica a portare a casa qualche cosa per me, a fare un discorso che stia in piedi per me, non è che proprio sto pensando ai posteri, eh? Ma non ci sto pensando, non ho manco la presunzione di pensare ai posteri, ma chi se ne frega, cioè, quello che rimane, rimane. Guarda io sono dell'idea che quando muoio se mi buttano in un cassonetto a me mi va benissimo, non me ne frega niente, mi bruciano, dove mi mettono mi mettono, non me ne importa di dove sto perché tanto è fatta: fine, l'esperienza è finita, si va da un'altra parte, per cui non me ne importa proprio niente. Ecco di tutta la ritualità mi frega pochissimo. Idem per quello che lascerò, ovviamente per quanto riguarda le cose materiali, beh, guarda, paradossalmente quello già mi faccio più domande, dico: ma se io piano piano mi son messa su una casetta, eccetera, a chi la lascio questa casetta? Infatti, non lo so, ci penserò, però speriamo sia tra un po' di tempo.
Per il resto, per il mio patrimonio, non credo di avere un patrimonio così imperdibile, nel senso che sono molto orgogliosa di quello che ho - patrimonio dico mentale, artistico, quello che vuoi, culturale-, ecco sono molto contenta di quello che ho, sono molto contenta dei passi che sto facendo e se andranno tutti persi, pazienza. Abbiamo perso, credo, cose meravigliose, abbiamo perso patrimoni artistici incommensurabili, quadri meravigliosi, scritti meravigliosi, possiamo perdere me tranquillamente. Il mondo non si fermerà per questo."
English:
VERONICA PIVETTI: "Another advantage I have is my job, is that I do things that are seen, and will be seen for many years, whether it's television or theater... Many people come to see you in the theatre, When a show ends the next one starts, television goes on and on, just think of the reruns. We still watch TV products from the '60s. In short, what I have done will still be broadcasted somehow, If the projects are good, if they work, they will continue to be broadcasted. Even if they are not good, we continuously see so many reruns, so the idea of leaving something... Frankly I have never even asked myself this question. Who should I leave it to? But, what is there to leave?
I even struggle to bring home something for myself, to speak my mind, I'm certainly not thinking about my descendants. I'm not so pretentious to think about descendants. Who cares anyway, whatever will be left will be there.
Look, if they throw me in a dumpster when I die, it's fine for me, I don't give a damn, they can burn me, I don't really care, I don't care where I'll be, because at that point I'm done with it: the experience is over, we go somewhere else, so I don't really care. I don't care about the rituals same for my legacy. Clearly, for my material possessions, well, strangely enough... I wonder about it more. I ask myself "what if I manage to build a little house for myself, who will I leave this to? I don't know, I will think about it. Hopefully, in quite a few years' time. As for the rest, as far as my heritage is concerned, I don't think I have such a huge heritage.
I'm very proud of what I have, artistically speaking, culturally speaking, whatever... I'm very happy with what I have, I'm very happy with the path my life is taking but if I end up losing everything, so be it. We have lost, I think, wonderful things, immeasurable artistic heritage, wonderful paintings, wonderful writings, I think the world will survive without me! The world is not going to stop for that."soggetto eredità film patrimonio televisione