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Paregger e Risé: "La nostra vita è dono di sé agli altri, con o senza figli"



La scelta di non avere figli start 00:12:21end 00:19:32 Risé e Paregger ragionano sull'attualità del tema delle donne che scelgono di non avere figli, interessati alla declinazione delle vite individuali delle donne rispetto alla dimensione centrale della relazione di dono di sé con gli altri.trascrizione CLAUDIO RISÉ: "Io penso che bisogna vedere cosa succede perché se questa è una rinuncia complessiva alla dimensione della maternità o se questa è un'astinenza dalla maternità biologica: credo che siano delle storie molto diverse in questa posizione che può sembrare univoca, credo che ci siano dei mondi e degli aspetti personali, delle storie personali molto differenti di volta in volta. E credo che forse sarebbe interessante, a me interessa quando incontro questa posizione di vedere come poi si articola, come viene declinata la vita personale dal punto di vista ecco proprio del dono di sé agli altri, perché credo che l'aspetto del dono agli altri è centrale nella vita di tutti: è la nostra vita, in un certo senso. Noi siamo, l'uomo è un essere relazionale che vive, cresce, si sviluppa, cambia nella relazione con gli altri che è dono, in gran parte, la parte più interessante, la parte più creativa; questa è anche una delle riscoperte dell'antropologia negli ultimi centocinquanta anni è il dono, non è il mercato, non è l'acquisto, è il dono, che è la parte più significativa. Allora bisogna vedere quando questo ritiro che può presentarsi come un ritiro dal rapporto donativo è effettivamente questo o è un ritiro dalla maternità biologica, quindi una forma diversa di una scelta che c'è sempre stata nella storia femminile.
Appunto le beate vergini sono solo una rappresentazione ma le donne che non facevano figli per ragioni diverse fanno parte proprio della storia del femminile, anche come archetipo."
MARIA PAREGGER: "Sono madri comunque..."
CLAUDIO RISÉ: "Sono madri comunque… Diana, Artemide è vergine, è una beatissima vergine ma è anche la protettrice delle partorienti. Profondamente legata a tutto il mondo del dono, della creatività e così via. Quindi bisogna effettivamente vedere come si declina poi nella vita personale. Credo che sia molto importante anche per noi che guardiamo a questo fenomeno come psicanalisti, medici, narratori di storie a diverso titolo, fare bene attenzione a non cadere nella stereotipia, nel creare nuovi stereotipi e quindi anche nuovi stigmi nei confronti di queste donne ma seguirle e riconoscerle proprio nella loro specifica peculiarità di persone che hanno delle storie ogni volta diverse."
MARIA PAREGGER: "Io l'ho trovato… molto importante perché nessuno ne parla. Perché è anche un po' un tema quasi che non si riesce neanche a domandare all'altro: "perché non hai un figlio?" o anche perché è così complesso... "perché nella vita non hai un figlio?" e quindi… e nessuno ne parla, secondo me. Quindi è molto attuale adesso perché è diventato anche, secondo me, un po' più difficile affrontare una maternità anche perché non si vede più così tanto che una donna che non ha figli è comunque materna, può essere comunque una madre, si vede molto meno oggi giorno e quindi che questo sia il tema trovo molto molto importante, penso."
CLAUDIO RISÉ: "A me sembra un tema di grande attualità, e lo vediamo anche banalmente, statisticamente, nella continua decrescita nel fare figli del mondo occidentale. Ora questa decrescita, questa caduta nella natalità di questa... della cultura occidentale, certamente riguarda anche gli uomini, anche molti uomini hanno… sono su una posizione di questo tipo, di rifiuto del figlio, ma riguarda anche le donne, e quindi è giusto che venga indagata in entrambi i campi. E riguarda anche le coppie nel loro insieme, tra l'altro, appunto le coppie freechild, sono ormai organizzate in proprie organizzazioni e associazioni e così via, quindi è un fenomeno sociale di grande importanza, è giusto occuparsene, è del tutto sensato e, come ho detto, l'attenzione dovrebbe essere nel non farne, appunto, una sigla di un lifestyle, perché a quel punto è persa ogni profondità e si rientra a grandissima velocità nel consumismo creando, appunto, nuovi comportamenti, quindi, essenzialmente, quello che interessa al nostro modello sociale, nuovi consumi, e così via. Credo che questo sia un aspetto da guardare con grande attenzione e, per il resto, tutto quello che è approfondimento della posizione personale naturalmente è molto utile e assolutamente sensato svilupparlo dato che è uno dei grandi problemi del nostro tempo."

English:
RISÉ: "I believe that, they are very different stories in this position that may seem univocal. I believe that there are worlds and personal aspects different personal stories each time. And I believe maybe, it would be interesting, and I'm interested when I come face to face with this position to see how it evolves, how it is declined in one's personal life from the point of view of giving oneself to others, because I think that the aspect of giving to others is central to everybody's life. Somehow, it is our life.
We are... Man is a rational being who lives, grows, strengthens, changes in relationships with others which is a gift, to a great extent, the most interesting part, the most creative part; this is also one of the rediscoveries of the anthropology in the last one hundred and fifty years, it is the gift, not the market, not the purchase, the gift is the most significative part.
Then we need to see when this withdrawal, that can look as a withdrawal from the donative relationship, is actually this or if it is a withdrawal from the biological maternity, thus a different form of a choice that has always been in the female history. Precisely, the Blessed Mothers are just a representation but women who did not have children for different reasons, are totally part of the history of the feminine, even as an archetype."
PAREGGER: "Anyway, they are mothers..."
RISÉ: "They are mothers, anyway… Diana, Artemis is a virgin, she is a Blessed Virgin, but she is also the patroness of women in labor. She is deeply connected to the whole world of giving, creativity and so on. So, we need to see how this is declined in your personal life. I believe that it is also very important for us who look at this phenomenon as a psychoanalyst, a doctor, as storytellers one way or another. We need to be very careful not to fall into stereotyping, into creating new stereotypes, and therefore also new stigmas towards these women, but instead follow them and recognise them precisely in their specific peculiarity as people who have different stories every time."
PAREGGER: "I found it… very important because nobody talks about it; because it is also a theme that you find it difficult even to ask someone: "Why don't you have a child?" Also because the reasons for not having a child are very complex. As a consequence… I think nobody talks about it. Nowadays it is a topical theme, because I think it's becoming a bit more difficult to deal with motherhood, also because people seem to forget that a woman with no children is still maternal, can still be a mother. This is seen much less nowadays, and so this theme... I find it very important, I think."
RISÉ: "It seems to me a very topical theme, and we even see it both trivially and statistically in the continuous decrease of childbirth rate in the Western world. Now this decrease, this fall in the birthrate of this… of the Western culture, affects many men as well, even many men are… they are on such a position, namely rejection of fatherhood, but it affects women very much, so it is right that it should be investigated in both fields. Moreover, it affects couples as a whole, childfree couples are organized in their own entities and associations and so on, therefore it is a very important social phenomenon and it is right and reasonable to deal with it. As I said before, the focus should be on not making it an acronym for a lifestyle, because in such a way we loose all its deepness, and we would swiftly go back into mere consumerism creating new behaviors, basically what our social model is interested in, new consumptions and so on. I believe that this is an aspect to look at very carefully, on the other hand, anything related to a deeper personal understanding is of course very useful and it makes absolute sense to develop, since it is one of the great problems of our time."
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