Valeria Viganò: "La maternità è stata anche un giogo"
Roma 2014 mar. 30 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
I limiti della famiglia tradizionale start 00:18:08end 00:25:01 Valeria Viganò parla del valore di cui è investita in Italia la famiglia tradizionale e di come possa essere fraintendibile nell'educazione sociale e verso altri generi di relazioni.trascrizione VALERIA VIGANO': "Io non ho mai considerato la famiglia come il nucleo fondante della nostra società, nel senso di uomo, donna, figli. I nuclei affettivi sono qualcosa di molto più profondo; i nuclei affettivi possono essere i nuclei familiari tradizionali, certamente, ma possono essere anche molto altro, possono metterti appunto davanti a molte altre situazioni stranissime: possono essere dei figli acquisiti, possono essere persone che magari non vivono insieme. La famiglia tradizionale è, mi si passi la parola, una bufala, perché non esiste in sé, non è che di per sé ha un valore visto che poi vediamo, anche adesso, quello che accade nella famiglia tradizionale che è quella con i ruoli più vincolanti, produce un attrito tra i componenti che è terrificante, con conseguenze molto ma molto gravi. Io credo che una famiglia non debba essere famiglia e continuare a esser famiglia se ci sono dei dissidi profondi: separatevi. Però accettate la separazione, accettate di creare degli altri nuclei, accettate di fare altri figli o di non farne più: è la bontà di quello che si crea, non solo il fatto di crearla secondo dei canoni, secondo una tradizione che è ampiamente superata. Non stiamo parlando della famiglia dell'Ottocento, oggi siamo in un mondo completamente diverso, c'è una comunicazione totale; non è più il luogo dove rifugiarsi ma il luogo dove condividere, il luogo dove confrontarsi, e questo cambia molto. Anche perché il ruolo dei figli prima era una autorità assoluta da parte del genitore, soprattutto del padre; adesso quest'autorità non esiste, non esiste proprio, quindi ci devono essere delle altre forme di trasmissione morale, di insegnamento.
Il passaggio tra un'epoca in cui non era nemmeno pensabile che una donna da sola avesse un figlio e portasse avanti un figlio - era una cosa vergognosa non avere un marito: le famose madri single che portano avanti figli da sole, ce ne sono tantissime - è cominciato questo passo e poi il successivo è stato: "ma in fin dei conti, se noi possiamo avere e crescere un figlio e non necessariamente avere una figura maschile - c'era Bollea che era un grandissimo neuropsichiatra che diceva che in realtà la figura maschile, la figura paterna per un figlio non è come quella materna, può essere benissimo sostituita da una qualsiasi altra figura come un maestro, un allenatore, cioè un uomo che si è sempre occupato di infanzia, di bambini, di adolescenti - quindi si è capito che perché no, si poteva avere un figlio da sole quindi o con l'aiuto di un amico che si prestava a una donazione oppure con l'inseminazione artificiale. Diciamo che è stata una svolta epocale, epocale. Direi ben accolta, tant'è vero che c'è stata una corsa a fare figli. Naturalmente all'estero, parliamo di Olanda, parliamo di Londra e di vari altri posti; certamente qui in Italia la situazione è veramente primitiva. Tra l'altro per due donne che stanno insieme una naturalmente fa il figlio, ma è capitato anche che una desse diciamo il contenitore e l'altra la materia prima, è capitato che una avesse un figlio e poi l'avesse l'altra. È chiaro che è un evento naturale, è un evento naturale perché la maternità, nel momento in cui la si desidera, per una donna è possibile; diverso è naturalmente per due uomini perché a quel punto hanno bisogno di una donna per avere dei figli e quindi cambia abbastanza. Però non è detto che due donne debbano avere un figlio insomma, la scelta di avere un figlio o no è una scelta individuale, è una scelta pensata, è una scelta certamente anche condivisa, soprattutto accade nelle relazioni lunghe che hanno una solidità, una stabilità tra due donne. Però ci sono anche un sacco di donne che figli non ne fanno; tra l'altro fare un figlio tramite inseminazione artificiale è qualcosa di abbastanza complesso, non è una cosa semplice, si va incontro a un lungo periodo di cure, non cure, medicine, non medicine, esami diventa quasi una cosa molto medica ecco, molto medicalizzata. Però francamente adesso che è possibile, io ovviamente non potrei più farne, ma penso che anche se fosse stato possibile non l'avrei fatto, non l'avrei fatto."
English:
VALERIA VIGANO': "I have never considered the family as the founding core of our society, in term of man-woman-children.
Loving units are much deeper, they include of course also traditional families, but they can also be much more, they can be many things, life is unpredictable, they can be stepchildren, or simply people who don't live together.
The traditional family, let me use this term, is a hoax, because it does not exist in itself, it does not have a value in itself, as we can see nowadays what happens in traditional families, with the most binding roles.
It can cause greatest conflicts, which is terrifying, with very serious consequences.
I believe that a family should not be a family and should not continue to be a family, if there are deep disagreements: go separate ways! But accepting the separation, accepting to create other units, accepting to have other children or not any more.
It is simply the goodness of what you create, not just the fact of creating it, according to set standards, according to a tradition that is largely outdated. We are not talking about families of the nineteenth century, nowadays we live in a completely different world, there is a total communication.
It's no longer the place to take refuge, but the place where we can share, where we can exchange views and this makes a big difference. Also because the children's role... before parents used to have absolute authority, especially the father. Today, this authority no longer exist, so there must be other forms of moral transmission and teaching. This transition from a time when it was not conceivable that a single woman would have and raise a child on her own. It was shameful not to have a husband, and there are a lot of single mothers who raise children alone, there are loads of them. This was the first step and the next one was: "but after all, if we can raise a child on our own not necessarily having a male figure..." Bollea, a great neuropsychiatrist, claimed that in reality the male figure, the father figure is different from the mother figure, because it can be replaced by any other figure such as a teacher, a coach, namely, a man who has always taken care of children and teenagers.
It was clear then that single mothers could have children alone, with the help of a friend who would be a donor, or with the artificial insemination. Let's say that it was a landmark turning point. It was such a welcome breakthrough that all rushed to have children.
Clearly abroad, such as The Netherlands, London and in various other places, whereas here in Italy, the situation is totally archaic. Furthermore, for two women who are together, naturally, one of them has a child, but it also happened that one was the 'container', so to speak, and the other the raw material, or else that first one had a child followed by the other.
It's clearly a natural event, because when a woman has the desire to become a mother, it is feasible, while it's different for two men, because they need to have a woman in order to have children and this makes quite a big difference. But not necessarily women must have a child... The choice of having or not a child is a very personal one, a choice clearly thought through and shared.
It often happens in long lasting relationships which are very steady, between the two women. But the are also a lot of women who do not have children, after all, having a child through the artificial insemination is a pretty complex process, it's not a simple journey, one goes through a long period of treatments, cures, exams... It becomes almost a clinical path, a highly medicated journey. But honestly, now that is possible, I obviously couldn't any more, but I think even if it was possible, I would not have done it."soggetto famiglia tradizionale procreazione assistita Ottocento famiglia omogenitoriale inseminazione artificiale persone citate Bollea, Giovanni (neuropsichiatra infantile) [persona citata]