Il cerchio delle ceramiste: "Sulla mistica della maternità"
Roma 2015 mar. 19 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
La scelta della maternità e non start 00:19:31end 00:26:17 Partendo dalla constatazione che in Italia non ci sia spazio per la maternità vissuta come single, Silvia apre il tema in generale della scelta della maternità: riscontra che molte sue amiche stanno scegliendo di non avere figli per motivi economici e per traguardare altri obiettivi. Lavinia racconta la sua esperienza personale di donna realizzata nel lavoro ma senza figli, non per scelta consapevole, ma come naturale conseguenza degli eventi della vita.trascrizione SILVIA: "Sì, poi, secondo me, in Italia non si sceglie mai una maternità da singole, perché è però una donna che arriva a volere un figlio può darsi che non ha un compagno accanto con cui costruire quella famiglia. Perché deve rinunciare a quel desiderio? Lo dovrebbe poter fare, io penso, come tutto, cioè deve essere libera di scegliere. Se arriva al momento appunto in cui uno concretizza una scelta, se poi questa scelta non la prendi per le condizioni esterne questo è frustrante, questo non dovrebbe poter esistere. Io devo scegliere per me stessa, per la mia vita e per la vita di chi metto al mondo, però in questa dinamica, no perché vivo in un mondo che non mi permette di fare questo o perché per fare questo devo andare da un'altra parte."
MIRIAM: "Sì sì, sono d'accordo."
SILVIA: "Il discorso, secondo me, di cambiamento generazionale rispetto a quella che è la scelta di avere o meno figli io la sento molto forte, però non so se perché sono immersa diciamo in una nella maggior parte delle mie amiche, delle mie amiche storiche, quelle di sempre, non so se hanno fatto ancora una scelta limpida e precisa e cosciente, però sicuramente all'età di trentacinque, trentasei anni non aver ancora scelto di avere dei figli significa che non stai scegliendo di avere dei figli, per cui, probabilmente, come dire, la scelta inizia ad essere quella. Io penso che, almeno intorno a me, la maggior parte delle donne che mi circonda stanno facendo questa scelta. E non solo per, appunto, le condizioni economiche e sociali ma anche perché hanno altre priorità: hanno, comunque, una vita da portare avanti, una carriera da portare avanti, dei sogni da soddisfare, prima appunto di dare tempo ad altro. Però non so se è una mia non so voi come »
LAVINIA: "Secondo me non si tratta sempre di scelta, cioè nel mio caso io non è che, a un certo punto, ho scelto di non avere un figlio. È un po' la vita che mi ci ha portato, e così come tante altre mie amiche, cioè dipende un po' da quello che ti succede nella vita. Io fino a trent'anni quando vedevo i bambini mi sentivo... li sentivo proprio estranei, non li capivo proprio, mi mettevano anche tristezza. Poi ho capito che, in realtà, era una mia proiezione così come quando, magari, una mia amica giovane ha avuto due bambine, io le sono stata molto vicina ma in realtà non mi identificavo in lei come madre, più che altro mi identificavo nei bambini, come a recuperare qualche cosa di mio. Quindi in realtà alla maternità ci sono arrivata, a pensarci, molto più tardi e anzi avevo dei momenti di crisi, perché dopo una relazione, l'ho un po' scoperta, dopo una relazione con un uomo che aveva una bambina mi sono un po' aperta a questo mondo, ho cominciato a sentire quello che si dice che è l'istinto materno. Quindi quando vedevo un bambino magari mi mettevo anche a piangere perché m'ero lasciata, ero sola... Poi mi sono resa conto che in realtà non era quello, è un po' la società che ti dice, almeno per me è così, che ti dice: "ok, va beh, se la tua amica ha avuto un bambino perché si è laureata, ha il fidanzato, ha la casa, adesso è pronta a fare un figlio e quindi è ok, è una persona che va bene". Io la vivevo molto così. Poi con il tempo mi sono realizzata con il lavoro, poi questa è una cosa magari anche molto personale, ho sempre bisogno di esprimermi in qualche modo, e quando mi sono costruita la vita su di me proprio, mi sono resa conto che appunto in realtà mi sono molto liberata da questi condizionamenti, che sto bene così, e poi ad un certo punto - certo ho quarantuno anni - non credo che farò figli. Ancora il tempo c'è, certo c'è un orologio biologico però mi sento di poter dire che ancora non sto scegliendo e se poi non lo farò - come penso -, credo che l'importante poi in realtà è stare bene, stare dentro la vita. Perché io conosco tante persone che secondo me si stanno anche accanendo su questa cosa del figlio perché cominciano ad avvicinarsi ai quarant'anni, perché hanno un compagno, quindi devono fare... o perché non hanno un compagno e si disperano. Io spesso mi domando: ma veramente questa cosa del figlio non sarà una cosa che ti fa sentire a posto con la società, gli altri ti dicono che va bene così, non sarà magari anche in questo caso una proiezione di te nel mondo? Ma se invece stai veramente bene poi può essere che hai un figlio, può essere che non ce l'hai, può essere che lo vuoi e non viene però non è un dramma, no? Quindi non parlerei sempre di scelte "
SILVIA: "No infatti io dicevo che probabilmente è la vita che poi sta portando alla non-scelta, cioè alla scelta non o alla non-scelta, non so come definirla però, è ovvio che non... secondo me almeno la minoranza delle donne sceglie di non fare figli. Spesso è come dici tu, nel senso che poi è la vita che ti porta a non affrontare quell'argomento lì o comunque a non sentirtelo tuo. Però, secondo me, è anche nel momento in cui, poi, invece lo senti tuo, cioè dall'altra parte come me, rimane quel dubbio. Cioè quello che tu dici: "ma l'hai fatto perché lo sentivi veramente forte questo desiderio o l'hai fatto perché era arrivato un momento in cui, come dire, avevi bisogno di un accumulo di esperienze? non so come dirti, cioè di fare un'esperienza in più, fare ancora un'altra cosa, no?" a me questo dubbio ancora, non l'ho sciolto almeno io per me stessa."
English:
SILVIA: "I think in Italy women never chose to be a single mum, because it's hard But a woman who chose to have a baby might not have a partner in her life to have a family with. Why does she have to give up her wish? I think she should be able to do that, she should be able to choose. If you're about to make this choice but then you don't anymore because of external factors, it's frustrating. It shouldn't happen. I must choose for myself, for my life and for the life I bring into this world, but just in this situation, not because I live in a world that doesn't allow me to do so, or because I have to move somewhere else to do so."
MIRIAM: "Yeah, I agree with you."
SILVIA: "I think there has been a significant change between generations about whether women want children or not. But maybe that's because I'm surrounded by I don't think that most of my lifelong friends made a clear, accurate, and conscious choice yet. Surely, if you reach the age of 35 or 36 and still you haven't chosen to have kids yet, it means you're not choosing to have them, so this probably becomes your choice. I think, from what I see around me, most of the women I know aren't making this decision, but not just for financial reasons, but also because they have other priorities. They have a life, a career, some dreams to achieve before having time to something else. I don't know if it's just me... I don't know about you..."
LAVINIA: "I don't think it's always about choices. In my case, I haven't really decided not to have a kid. Life kind of turned out like this. Just like it happened to other friends. It depends on what happens in your life. Up until my thirties, whenever I saw children, I felt like they were strangers. I really didn't understand them. Actually, they made me sad. Then I realized it was only my projection, like when a young friend of mine had two children, I have supported her, but I couldn't really identify with her as a mum. I identified myself with the kids as to reclaim something of my own. I started to think about motherhood much later which also caused me some distress, as I started to think about it, after a relationship I had. I was with a man who had a daughter, and I started to open up to this world and feel the so-called maternal instinct. I could even start crying at the sight of a baby, because I had just split up and I was alone. Then I realized that it wasn't the real reason, it was the pressure society puts on you, or at least on me, like saying, "Well, your friend had a child, because she graduated, she has a boyfriend, a house. She's ready for a baby, so that's OK. She's good." That's what I thought back then. But with time, I expressed myself through work, and that's something very personal, as I always felt the need to express myself somehow. When I built my life around myself, I realized that I got rid of this conditioning, that I'm fine in this condition. Then of course, I'm 41 now, I don't think I'll have children. There's some time left, but the biological clock is ticking. But I feel like I can say I'm still not choosing and even if, as I think I won't have them, the most important thing is to feel good live life fully. Because I know a lot of people who are obsessed about having children because they're about to turn 40 they have a partner, so they feel they have to... Or they don't have a partner and they get discouraged.
I often wonder if we want children just to feel accepted by society or because other people say so. Maybe that's another way to project ourselves into the world. On the other hand, if you feel good, whether you have children or not, maybe you are trying not succeeding. It's not a big deal. So, I wouldn't always talk about choices..."
SILVIA: "I was saying that life probably leads you not to make that decision or to choose not to have a baby. I don't know how to say that. Anyway, it's pretty clear that only a few women choose not to have children. It's like you were saying. Life often brings you not to have that experience, or not feeling like it's your thing. But I believe that even when you start to think about this you still have doubts. As you said, you ask yourself: "Did I have a baby because I really wanted to or just because I felt like I needed new experiences?" Like, needing a new experience do something new. I haven't resolved this doubt yet, as far as I am concerned."soggetto lavoro amiche scelta economia single realizzazione giudizio sociale