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Il cerchio delle rugbiste: "E se scopri che è troppo tardi?"



Aborto e violenza start 00:22:32end 00:27:37 Le ragazze si confrontano sul tema dell'aborto nel caso di gravidanza capitata nonostante l'uso di precauzioni e nel caso di gravidanza a seguito di stupro o violenza. Se tutte concordano sul fatto che sia difficile prendere posizione in astratto e che sia sempre necessario agire con responsabilità, Giorgia ammette di aver sempre sentito la disponibilità di portare in grembo un figlio anche frutto di violenza.trascrizione CHIARA: "La mia idea è che naturalmente se dovesse capitarmi in questo momento per sbaglio, perché può capitare una volta, - nella vita può succedere, che so si rompe il preservativo - , cioè io sono a favore. Io penso che non si debba utilizzare solo come… per avere dei rapporti sessuali come seconda possibilità, cioè... non so come dire, mi avete capita?"
GIORGIA: "Tu fai liberamente… Tu hai rapporti sessuali non protetti, dopodiché tanto sai che c'è l'aborto."
CHIARA: "Esatto, cioè io ho ancora sentito infermiere che mi dicevano che ragazzine o anche donne giovani ogni tre mesi si presentavano… cioè, era la terza o la quarta volta che si presentavano per fare l'interruzione della gravidanza. Io questo non... cioè non sono assolutamente a favore."
BEATRICE: "C'è anche la pillola del giorno dopo, ma anche tre-quattro volte...è più o meno lo stesso principio: alla fine fai sesso, perché se ti capita cinque volte non può essersi rotto il preservativo cinque volte. Devi essere sfigata… proprio sfigata nel senso.. prendo la pillola del giorno dopo; parti già in principio pensando di abortire tra virgolette. È mancanza di responsabilità."
CHIARA: "Appunto. Su questo non sono d'accordo. Nel caso mi capitasse in questo momento qui, come dicevo prima, la priorità sono io: no assolutamente non me la sento, non lo voglio tenere."
GIORGIA: "Io penso che nel momento in cui ti ci trovi sia più difficile, cioè io posso partire con l'idea di dire "se resto incinta vado a interrompere la gravidanza", nel momento in cui - te lo dico per esperienza personale -, nel momento in cui sai di avere una creatura dentro di te la scelta diventa... difficile."
CHIARA: "Però già la tua mentalità era... era ..è già differente."
GIORGIA: "Perché partivo con l'idea di avere dei figli."
CHIARA: "Poi, voglio dire, non si sa mai nella vita, però, comunque adesso in questo momento no."
VERONICA: "Secondo me ci sono delle situazioni diverse. Cioè… un esempio: una ragazza che viene violentata. In quel caso io sono... so che è sbagliato però non mi sento di condannarla se decide di interrompere la gravidanza."
BEATRICE: "Sì."
GIORGIA: "Io non critico chi interrompe la gravidanza né chi non la interrompe, però io mi sono fatta più volte questa domanda."
VERONICA: "Io credo che non lo farei."
GIORGIA: "Io mi sono fatta più volte [la domandauando ancora ero una ragazzina, quando alla radio, alla televisione si sentiva: "ragazza stuprata è rimasta incinta e ha interrotto la gravidanza". E mi sono fatta la domanda: "personalmente - ho detto - se dovesse capitare a me cosa farei?" E la mia risposta è stata: "è sempre una creatura". È vero che è frutto di una violenza, frutto di uno stupro, può essere un criminale quello che si vuole [ndr. lo stupratore], però è anche parte mia, è parte di me, è dentro di me. Quindi una parte di questo bambino, di questa creatura, di quello che sarà, viene anche da me. Quindi non me la sarei mai sentita, tant'è che quando avevo sedici anni mi ricordo ancora, dicevo: "beh, mi piacerebbe trovare una persona, anche se dovessi rimanere incinta adesso pazienza, vuol dire che avrò più la possibilità di diventare nonna, bisnonna, magari anche trisavola!" [risate] ... è vero! Perché adesso, se tu ci pensi, tantissime persone rimangono incinte a trentacinque, quaranta, quarantacinque anni: in questo caso hai meno probabilità di diventare nonna, o meglio puoi diventarlo magari un po' tardi
[voci si accavallano]
... puoi avere anche dei nipoti però non te li godi come se avessi magari sessant'anni. Io vedo... quando ero piccola mi ha cresciuto la mia nonna quando mia madre ha ripreso a lavorare, e ho vissuto con mia nonna anche alle superiori perché mi trovavo bene, si è creato un rapporto anche con altri parenti. Nel momento in cui invece è venuta a nascere mia cugina, che ha venticinque anni meno di me, mia nonna ha venticinque anni in più. Quindi il rapporto che ha con i nonni è diverso da quello che ho potuto avere io. Le cose che ho vissuto io, lei non potrà mai viverle."
VERONICA: "Però, tornando al discorso di prima, non mi sento di condannare una persona che fa una scelta di quel tipo."
GIORGIA: "Io non stavo condannando."
VERONICA: "Condannando tra virgolette. Giudicare negativamente una persona. Dal mio punto di vista, dico."
GIORGIA: "Sono sempre scelte personali, come si diceva prima."
ALESSIA: "Ti ci devi trovare dentro perché noi possiamo parlare quanto vogliamo. Non puoi deciderlo prima perché non puoi saperlo prima. Ti ci devi trovare dentro, lì capisci se è sì o se è no. Magari adesso io posso dire sì, però quando ti trovi lì sul momento dici "no, non ce la farei mai" o viceversa. Devi proprio viverla in prima persona la cosa perché non puoi saperlo a priori."]]>
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