Michel e Stefano: "Basta essere in due per essere una famiglia"
Noto 2021 set. 03 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
Cos'è la famiglia start 00:00:00end 00:07:49 Stefano e Michel riflettono sul significato di famiglia raccontando la loro esperienza di coppia omosessuale senza figli; l'assenza di figli è stata una condizione che hanno in parte scelto e in parte subito a causa delle difficoltà legate all'adozione in Italia.trascrizione STEFANO: "Credo che famiglia definisca il luogo in cui sono delle persone che si vogliono bene e che decidono ad un certo punto, da un certo punto in poi della loro relazione, di costruire qualcosa, di andare avanti nonostante i cambiamenti che inevitabilmente accadono col passare degli anni in ogni tipo di rapporto. Per quel che mi riguarda, per quel che ci riguarda, secondo me il nostro essere diventati famiglia è stato molto il fatto intanto di esserci conosciuti e di aver vissuto il primo periodo della nostra storia in un Paese che non era il nostro e di aver continuato, per altri dodici anni, a vivere in Paesi che non erano i nostri; curiosamente a parlare, lui francese e io italiano, in inglese, una lingua che non era la nostra pur parlando io il francese e parlicchiando lui l'italiano. Per cui famiglia è vivere insieme giorno dopo giorno e in qualche modo, involontariamente, decidere che le cose vanno avanti. Noi stiamo insieme da quasi venticinque anni, a dicembre saranno venticinque anni, e, obiettivamente, se penso a questi venticinque anni mi sembra che siano passati a una velocità impressionante."
MICHEL: "Invece per me è stato con il tempo, l'ho già detto, per i primi dieci anni per me Stefano era il fidanzato del momento, come avevo avuto prima tre, quattro fidanzati ; fino a dieci anni pensavo che fosse il fidanzato del momento e poi dopo dieci anni mi sono reso conto che sarebbe sicuramente stato il mio ultimo fidanzato vero; e poi abbiamo preso una casa insieme, avevamo già un cane e ci siamo comprati tante cose insieme, creato un nido, un luogo insieme che prima non avevamo e quindi da quel momento mi sono reso conto che sì, eravamo una famiglia più o meno normale, diciamo, una famiglia moderna."
STEFANO: "Per quel che mi riguarda c'è un po' il rimpianto che in questa famiglia non ci sia un figlio nel senso che penso che sarebbe stato bello che la nostra storia potesse essere condivisa e tramandata a qualcuno che avevamo scelto, che avevamo deciso di mettere al mondo, con tutte le varie possibilità che esistono e quindi questo è un rimpianto; il resto si costruisce su se stessi, nel quotidiano, in tutto quello, nei limiti e nelle possibilità, nella voglia di continuare a credere in qualcosa che esiste da tanto tempo. Io devo dire che una cosa che sicuramente ci fa da collante forte è quella di saper trovare il modo di ridere, di ironizzare, di rendere la situazione, di alleggerire la situazione quotidianamente."
MICHEL: "Basta essere in due per essere una famiglia. Se c'è l'amore, voglia di fare delle cose insieme, creare, fare, pensare al futuro; e poi la famiglia può essere più grande, con amici per esempio, animali, non lo so, ovviamente non sono bambini, però avere altre cose, non solo essere in due per essere una famiglia, però sentire che intorno a noi ci sia qualcos'altro, anche se non sono figli. Io non ho mai avuto la voglia di avere figli, onestamente, e anche i miei nipoti vedo che non è che sono innamorato di loro, o che mi mancano o che voglio vederli spesso, quindi non ho tutta questa voglia di bambini.
Però, mi rendo conto, ho appena fatto cinquantatré anni e sono due, tre anni che forse adesso mi piacerebbe avere figli, però mi sa che è già troppo tardi e poi non è mai stato il momento per noi, perché abbiamo sempre cambiato città, lavoro, eccetera e quindi non è mai stato veramente poteva essere, però non è mai stato veramente il momento giusto di adottare un figlio, per esempio. So che Stefano avrebbe voluto tanto, a lui piacciono tanto i figli. A me..."
STEFANO: "Più che i figli, i bambini."
MICHEL: "Bambini."
STEFANO: "No, vero è che poi non c'erano nemmeno le condizioni e non ci sono nemmeno tutt'ora perché non è che in Italia si possa deliberatamente adottare dei figli e curiosamente siamo anche attorniati da un numero di coppie, almeno cinque-sei di amici eterosessuali, che non hanno avuto per scelta, perché non è successo, comunque dei figli."
MICHEL: "Un giorno qualcuno mi ha detto, penso che sia molto vero, che due persone eterosessuali magari fanno un bambino perché si deve fare un bambino, o come dice la mia amica, perché sono tornati "ciucchi" dalla discoteca e che invece per due gay andare avanti e fare tutto quello che c'è bisogno di fare per avere un bambino sarà sicuramente una cosa più pensata nel tempo."
STEFANO: "No, e poi penso soprattutto che c'è questo grosso nodo scoperto che non capisco perché crei sempre dei grossi problemi che è quello dei bambini che vengono abbandonati, che sono in orfanotrofi, che vivono in condizioni miserevoli: perché non agevolare le adozioni in qualsiasi modo, sia che siano genitori single, sia che siano genitori di coppie monogenitoriali eccetera eccetera? Stabilito che ci sono i presupposti psicologici e materiali atti all'adozione, trovo che sia veramente orrendo non permettere a chiunque di poter adottare un bambino e di poter garantire a tutti i bambini che non ce l'hanno "
MICHEL: "...una famiglia..."
STEFANO: "Una famiglia, la dignità e il decoro, il futuro e l'amore eccetera eccetera."
English:
STEFANO: "I think a family defines the place in which there are people caring for each other, who decide, at one point, at one point of their relationship to build something, to go ahead despite the inevitable changes that happen over the years in every kind of relationship.
For me, for us, I think our becoming a family is linked to the fact of meeting and living the first period of our story in a foreign country, and we kept living for other 12 years in foreign countries.
Funnily enough, although he is French and I'm Italian, we spoke in English, a foreign language for both of us, even if I could speak French and he could speak some Italian.
Therefore family means living together day after day, and somehow, without even planning it, decide to go ahead with it. We've been together for almost 25 years, in December it'll be 25 years, and honestly, if I think about all these 25 years, it feels they've gone by incredibly quickly."
MICHEL: "For me, instead, it grew over time. As I said, for the first 10 years, Stefano was the boyfriend of that time, just like the 3 or 4 boyfriends I had before him.
For the first ten years, I thought it was temporary, only after ten years I realized that he surely would have been my last boyfriend. Then we bought a house together, we already had a dog, we've bought many things together, we've created a nest, a place for us that we didn't have before. From that moment I realised we were a sort of a normal family, a modern family."
STEFANO: "As far as I am concerned, I regret somehow that in this family there isn't a child. It would have been nice to share and pass on our story to someone we had chosen, to someone we had decided to bring into the world thanks to all the possibilities that exist. That's something I regret not doing.
You create other things on yourself on your daily life, on everything else, on your limits and your possibilities, on the desire to believe in something that has existed for a long time. I must say that the thing that surely holds our relationship together is finding a way to laugh, to be ironic, to lighten up the situation every day."
MICHEL: "It just takes two people to be a family. If there's love, the desire to do things together, to create and think about the future. Then, family can get bigger with friends, for example, or pets maybe. Clearly, they're not children. Or other things. Not just a couple as a family, but feeling that there's something else around us, even if it's not a child.
Honestly, I've never wanted children. Even with my nephews I feel I'm not in love with them, or that I miss them or that I want to see them often. I've never had the desire to have children. But I realise now that I've just turned 53 and it's been like 2, 3 years that I've started to think about children, but I think it's too late.
And it was never the right moment for us because we've always changed cities and jobs, so it has never been It could have happened, but it was never the right time to adopt a baby, for example. I know Stefano would have liked to. He likes babies..."
STEFANO: "More than babies, I like children - Yes, children."
MICHEL: "Yes, children."
STEFANO: "Honestly, it wasn't really feasible, and somehow it still isn't, because in Italy you can't deliberately adopt children. We're also surrounded by couples, at least 5 or 6 straight couples that haven't, either by choice or because it didn't happen, any children."
MICHEL: "One day someone told me, and I think it's true, that for two straight people having a baby can be more a kind of duty call, or like my friend says, because they came back drunk from the club. Whereas for two gay people it takes so much to be able to have a child, that it will be a choice taken after a great pondering."
STEFANO: "Mainly, I think that there is this thorny point, which I don't understand why it always creates huge issues. It's about children who are abandoned and live in orphanages, who live in miserable conditions. Why can't we facilitate adoption for everyone, both for single parents or for gay couples. Once it's established there are the psychological and material requirements for the adoption, I think it's awful not allowing anyone to adopt a baby and guarantee to all the kids who don't have "
MICHEL: "a family..."
STEFANO: "A family, dignity, decency, future, and love..."soggetto famiglia coppia omosessuale fidanzamento cane figli gay nipoti rimpianto adozione scelta