Lea Melandri: "Il femminismo è stato un atto straordinario di nascita"
Carloforte 2012 ago. 06 Archivio Vivo Lunàdigas colour sonoro
Carloforte start 00:44:56end 00:49:12 Lea Melandri racconta la sua altra nascita rappresentata da Carloforte, il luogo di felicità della sua "singolitudine", e che l'ha conquistata, dalla prima vacanza femminista a trentaquattro anni, per le sue acque trasparenti e per la dimensione di paese. Il racconto è l'occasione per approfondire il suo rapporto con l'acqua, con la musica, con la casa.trascrizione LEA MELANDRI: "Sì, Carloforte è un'altra data è un'altra come dire, data di nascita. Intanto ha le acque e ha il mare. Io avevo allora nel '75 quando sono arrivata qui con questa vacanza femminista, prima vacanza femminista in Italia organizzata insieme con le donne, meravigliose amiche femministe di Cagliari... ecco, io avevo trentaquattro anni. Sono nata nel '41. E al mare son stata credo una volta o due con la mamma, da piccole, della serie Adriatico "non andar nell'acqua alta", l'acqua al ginocchio ecco, venivo dalla terra Ecco devo dire vedere queste donne, cinquanta donne in acqua che cantano, che si tuffano dalle rocce Io non ho potuto fare a meno di dopo cento volte che mi sono affacciata dalle rocce, mi sono buttata. Poi maschera, pinne, è stata la scoperta devo dire la prima impressione è la scoperta del mare, proprio la primissima impressione. Quindi una nascita, in una dimensione tra l'altro che mi è risultata familiare. La cosa strana è che non sapevo nuotare, non ero mai stata nell'acqua alta però ecco, io mi sono ritrovata come in un elemento naturale. Ho tentato poi, quando mi hanno dato la cittadinanza, dopo tanti anni che vengo qui e dovevo dire qualcosa, non è stato facile interrogarmi del perché di questo amore. L'acqua c'entra molto, queste acque trasparenti, limpide, questi fondali marini che io amo. Io starei con la maschera sempre, proprio guardare i fondali per me è io ho detto: "la sensazione che ho, l'impressione è di una ebetudine" che è un misto tra la beatitudine e l'inebetimento. C'è qualcosa nel guardare i fondali che mi rasserena l'animo. Non so, qualcosa come se lì vedessi delle tracce di una storia altra, profonda. Va beh, quindi è stata la scoperta del mare, di queste acque meravigliose, di queste scogliere e anche poi del paese. È un paese Carloforte, è un paese con delle tradizioni che immediatamente mi hanno conquistato. In particolare la tradizione delle serenate. Io amo cantare, quindi ho cantato serenate. Ho messo insieme tre generazioni di menestrelli carlofortini, quindi è stata una nascita in un paese ideale, di natura meravigliosa. Io dico sempre che qui il mio sogno d'amore è riuscito. Se il sogno d'amore è la composizione armoniosa di nature diverse, qui per me corpo e mente si compongono meravigliosamente. Infatti c'ho tenuto molto anche negli anni, soprattutto da quando ho cominciato a star qui due mesi, a tenere insieme lo studio, la scrittura, il pensiero con i bagni, il sole, l'aria, la frequentazione del paese. È una composizione armoniosa. Ecco qui questa "singolitudine" ha trovato il suo luogo di felicità, dico "sogno d'amore riuscito". Perché nessuno, dopo quarant'anni, tornando qui dice: "che meraviglia!". Un amore che si rinnova ed è sempre una meraviglia in più. Questa casa poi, in modo particolare, la trovo particolarmente armoniosa, ecco, nel senso i colori, gli odori, le forme. E qui poi questo elemento di singolarità, qui ha trovato - dicevo - la sua forma ideale. Perché qui, io che vivo sola a Milano da sempre, dal 60 quando sono arrivata a Milano, dal 66 ho sempre vissuto da sola, 40 metri quadri, casa e rivista, prima "L'erba voglio" dieci anni, poi la rivista "Lapis" dieci anni le mie case sono 40 metri quadri, casa e rivista. Aggiungo, per fortuna, le riviste finiscono. Perché dovrei uscire io ad un certo punto... Qui invece è la casa dove io posso condividere una quotidianità con delle amiche, con delle persone amiche. E quindi io qui ritrovo quella felicità dell'essere. Io dico: "sono una solitaria socievole". Qui è la mia socialità felice, con le amiche, con cui condividere per un periodo una quotidianità e poi, appunto, ci sono tanti ingredienti che fanno sì che questo per me sia un luogo ideale."
English:
LEA MELANDRI: "Carloforte is another date how can I say, a new date of birth. First of all, it has water and sea. Back in '75, when I got here, with this feminist vacation, the first feminist vacation in Italy, organised with other women, wonderful feminist friends from Cagliari. I was 34. I was born in 1941 so...
I had been to the beach once or twice with my mum, when we were kids, warning us, "It's the Adriatic, don't go in deep water', bathing in knee-high water only so for me the sea... I came from the country. I must say that seeing these 50 women in the water, singing, diving from the rocks. I couldn't resist... After shyly looking from the rocks, I finally dived in. Then mask and flippers on, it was such a discovery. I must say the first impression is discovering the sea, the very first impression. So a rebirth, in a situation which I felt familiar. Which is weird, as I wasn't... not being able to swim, never been in deep waters. I found myself as if in my natural environment. I tried... When I was granted citizenship, after coming here for many years, and I had to say something, it wasn't easy understanding the reason of such a love. The water has a lot to do with it, these crystal waters, these seabeds which I love. I would always wear a scuba mask to look at the seabeds... I said: "I felt a sort of befuddled bliss", something like dazed and confused. There is something about watching seabeds which truly gives comfort to my soul. I don't know, it's as if I could see traces of a different, deeper story. Therefore, this discovery of the sea of these wonderful waters, of the cliffs and of the place itself. Carloforte is a country, with its own traditions which immediately won me over. In particular, the serenades tradition. I love to sing, so I sang many serenades. I put together three generations of minstrels from Carloforte, so it's been a rebirth in an ideal place, with an amazing nature... I always say my love dream is fulfilled.
If the dream of love is the harmonious combination of different natures, here for me body and soul are wonderfully balanced. I really cared about, especially since I started coming here for two months, to keep together my study, my writing, my thinking with the sea, the air, the swims. mingling with the people here, this is an harmonious composition. Here, this singleness found its place of happiness. I call it a fulfilled dream of love because nobody, after 40years, coming back here say, "How marvellous". A love which renews itself, and it's always such a wonder. This house then is particularly harmonious, here, meaning... the colours, the smells, the shapes...
Here this element of singleness, here it found its optimal place, because here - I've been living on my own in Milan since ever, since the sixties, when I got to Milan, from 1966, I've always lived on my own, small home, for me and the magazine "L'Erba voglio" 10 years then "Lapis" for the next 10.
My houses are 40 metres, hosting home and the magazine. Fortunately, no more magazines as I would have to get out myself. Instead here is the house where I can share my daily life with friends, with my friends. So I find here that kind of happiness... I say: "I am a sociable loner", here my sociality is happy. Sharing with friends my daily life for a period of time, and then there are many other elements, that make this my ideal place."soggetto casa anni Settanta felicità solitudine lavoro amiche