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Maria Vittoria, Carlo, Vittoria e Riccardo: "Non mi sento di fare un figlio nel mondo in cui viviamo"
Luiss
Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carlo Luiss (Roma) Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro



L'educazione di genere start 00:03:44end 00:05:33 I ragazzi si confrontano sul tema dell'educazione di genere e delle pressioni sociali che vengono fatte alle donne, già da bambine, per pacificarle all'idea di avere una famiglia.trascrizione VITTORIA: "Sfatiamo prima di tutto questa idea che per forza l'istinto di essere genitore debba essere più forte per le donne che per gli uomini."
CARLO: "Non lo so, dimmelo tu…"
VITTORIA: "Secondo me non è tanto una questione di essere uomo o donna, non è tanto una questione biologica, quanto proprio una costruzione sociale: cioè noi, sin da piccole, sentiamo questa cosa che dovremo avere dei figli, essere mamme…"
MARIA VITTORIA: "… giocare a mamme e figlie…"
VITTORIA: "Esatto, stiamo lì con la bambola eccetera, invece secondo me no. E questa è una delle cose che dobbiamo cambiare. Anche perché sennò, allargando un po' la cosa, se continuiamo a vedere le donne solo come possibili madri eccetera, non ci scolleremo mai dalla discriminazione che c'è adesso per arrivare a una maggiore emancipazione."
CARLO: "Quindi tutta quella sensazione trascendentale del legame madre-figlia, nove mesi di gravidanza… i calcetti..."
VITTORIA: "Guarda io ora a ventidue anni non la sento proprio. Mi dicono sempre che sono pazza quando dico questa cosa, quindi ora lo penserete anche voi, ma l'idea di avere qualcosa che cresce dentro di me, ora come ora, non è che mi senta così felice ed emozionata…"
MARIA VITTORIA: "Io sono anche d' accordo nel dare voce anche a tutti coloro che non vogliono avere figli per il semplice fatto che si tende poi così a disincentivare tutte quelle voglie di diventare mamma per motivi che non sono quelli appunto di volere in sé per sé diventare mamma, ma, come dicevamo prima, magari perché vuoi chiudere il cerchio, perché arrivata ad una certa età, magari vuoi avere un figlio, così stai a posto con la mamma che sta lì e che ti dice: "Ma allora non ti sposi? Non fai figli? I nipotini…". Quindi dare voce appunto alle persone che non vogliono avere figli è anche un buon motivo per far sì che tante altre persone si sentano meno imprigionate dentro questa logica e di conseguenza anche noi non ci ritroviamo con milioni di mamme con bambini "stupidi" tra virgolette, perché veramente si capisce che non c'è dietro una figura convinta e ferma su questa decisione."
VITTORIA: "E' vero!"
soggetto istinto materno giudizio sociale educazione scelta


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