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Maria Vittoria, Carlo, Vittoria e Riccardo: "Non mi sento di fare un figlio nel mondo in cui viviamo"
Luiss
Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carlo Luiss (Roma) Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro



Dietro le scelte start 00:05:34end 00:07:53 I ragazzi ripercorrono le motivazioni e i sentimenti che possono portare una persona a scegliere di avere o non avere figli. Si soffermano sulle varie accezioni di egoismo.trascrizione MARIA VITTORIA: "Perché io non mi ritengo in grado di educare un'altra persona, perché voglio dare la priorità ad altre cose, voglio creare progetti e non creare figli. Allora è un altro tipo di scelta consapevole…"
RICCARDO: "Quindi preferisco un egoismo al negativo ecco. Non voglio avere figli perché non mi va."
VITTORIA: "L'egoismo al negativo non danneggia nessuno, mentre invece l'egoismo al positivo ricade comunque su una persona che, come diceva Riccardo, ha dei sentimenti, ha una vita, ha delle esigenze eccetera. Quindi c'è un abisso tra le due cose."
MARIA VITTORIA: "No, io di fondo sono d'accordo con voi, però poi considerando il fatto che sono la prima che dice che in un futuro se vedo che la situazione non promette bene, non vorrei ecco far ricadere le mie sofferenze, quindi i miei problemi poi per forza di cose sulla vita di un bambino, e quindi di mio figlio. Però penso anche che se già in partenza dico: "Oddio ci sono due milioni di problemi! Oddio, come si affronterà questa cosa? Come si affronterà quest'altra? Oddio ho un minimo problema, anche lui ne soffrirà" … a quel punto poi veramente non fai un figlio, così come poi non fai tantissime cose. È un discorso che può essere generalizzato, per quanto un figlio sia una cosa importantissima, quindi di rilevanza maggiore rispetto ad altro, però ecco se poi penso a tutti i problemi su quali potrei incorrere ed ai quali magari non penso in questo momento, ovvio che anche io direi: "Aspetta, no forse poi il figlio non lo faccio"."
VITTORIA: "Secondo me non è una questione di farsi frenare da questi problemi, perché chi fa una scelta consapevole di avere un figlio non è che ignori queste cose. Le sa e decide che appunto la sua gioia nell'avere un figlio e appunto questa decisione possano superarle. Non è una questione di non sapere che ci saranno, ma proprio di avere la voglia e anche la gioia nel cercare di superarle. Invece chi sceglie di non avere figli, secondo me, le varie problematiche di crescerli sono solamente delle ragioni in più che si vanno ad aggiungere già alla base della scelta che è negativa. Quindi secondo me sono più marginali le preoccupazioni proprio pratiche della responsabilità del fare le cose. Non credo che sia quello che blocchi."
VITTORIA: "Almeno per quanto mi riguarda, no, non è quella l'idea, perché se uno li volesse veramente sono sicura che sia possibile incastrare tutto in qualche modo…"
MARIA VITTORIA: "Esatto, è quello che penso anch'io."
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