Paola: "Un figlio ti può aprire il cuore, se non ce l'hai devi imparare da sola ad aprirlo"
Pian di Scò, Arezzo 2012 apr. 01 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
La vita senza figli start 00:07:45end 00:11:41 Paola ritiene che l'individuo possa crescere spiritualmente, donandosi all'altro in termini materni, anche in assenza di un figlio. Racconta di essere stata vicina alla figlia di una coppia di amici, durante la loro separazione.trascrizione PAOLA: "Acquisisci quello che un figlio ti può dare diciamo, tra virgolette, "gratuitamente". Se non ce l'hai lo puoi ottenere lo stesso però indagando molto di più su te stesso, su te stessa. Voglio dire che affettivamente un figlio ti apre il cuore, mentre se non ce l'hai devi imparare a tue spese ad aprirlo. Cioè solo su di te. E questo secondo me è importante perché prima di tutto è una cosa che se riesci a farla non te la toglie nessuno, perché è solo tua, cioè è una crescita personale raggiunta da sola insomma. E poi se anche fai degli errori non coinvolgi altre persone, mentre invece se lo fai a spese di un figlio magari a volte lo puoi anche traumatizzare, come tanti figli che conosco vengono traumatizzati. Vedo che comunque tutti un po' quello che hanno subito lo rifanno ai figli, anche se quando lo subiscono si rendono conto che è un danno, però alla fine non sanno comportarsi diversamente, alla fine perpetuano gli errori dei genitori che hanno precedentemente condannato. A me è capitato di vedere spesso questa cosa e quindi, siccome mi rendevo conto che io ero abbastanza traumatizzata volevo prima pulire tutto, prima di affrontare una cosa così grande, di prendersi la responsabilità di non fare male a un essere che si affaccia sulla Terra, che dipende tutto da te, e che quindi è facilmente vulnerabile, ecco.
Si può manifestare anche senza il figlio insomma perché lo si può trasmettere prima di tutto ad altre persone che in quel momento hanno bisogno di questo aspetto, e magari la madre naturale in quel momento non riesce a darglielo perché presa da altri problemi, personali o del momento. E quindi a me è capitato di trovare delle figliocce ad esempio - di solito tutte femmine, però. Tipo c'è la Selene, la figlia di un mio amico. E lei quando i suoi genitori si stavano separando era piccola, aveva dodici anni, mi rendevo conto che la trattavano con molta indifferenza perché erano presi dai loro problemi di coppia, e quindi non si rendevano conto del male che le stavano facendo. Io avendola subìta questa cosa ho un occhio particolarmente attento, e quindi in qualche modo ho cercato di aiutarla insomma, e penso che anche lei abbia sentito questa cosa perché siamo ancora in ottimi rapporti, anche se vive a Londra da sette anni ci sentiamo spesso. Sono un po' una madre acquisita ecco."soggetto separazione istinto materno maternità responsabilità