skip to Main Content

Laura Como Grasso: "Non è vero che non ho figli, mi sento la grande madre del movimento omosessuale sardo"



Il lavoro start 00:00:00end 00:02:18 Laura Como Grasso si presenta e racconta di aver lavorato prima nella spettacolo, condizione di privilegio in quanto a contatto con la felicità altrui, e poi come psicologa in una comunità per persone con dipendenze da sostanze.trascrizione LAURA COMO GRASSO: "Sono Laura, sono una cinquantenne, sono una ragazza degli anni Sessanta e mi sono sempre occupata di spettacolo lavorando nelle produzioni musicali e nei festival più importanti che si sono svolti in Sardegna, con diverse aziende. Ho avuto delle grandi opportunità. Ho conosciuto molte persone famose, molti artisti interessanti. Attualmente, visto anche che il settore spettacolo non gode di una grande salute, mi sto occupando, all'interno di una comunità per persone con dipendenza da sostanze, di seguire l'aspetto laboristico [laboratorialeel percorso psicoterapeutico.
Sono laureata in psicologia, non mi sento tanto una psicologa. Mi sembra più che altro di essere un coach, una persona che li aiuta in qualche modo a superare un periodo di crisi della loro vita. Lo spettacolo era più divertente, primo perché quando fai parte della produzione guardi uno show sempre dal punto di vista di chi sta sul palcoscenico, per cui vedi le folle, vedi la gente contenta che canta, che balla. Quindi è un punto di vista privilegiato su quella che è la felicità umana. Vedi solo gente felice. Ed è bellissimo. Perché chi lavora per lo spettacolo spesso ha dei tempi, degli orari di lavoro complicati però l'effetto è importante. Lavori per la felicità. E questo aspetto di pensare al benessere mio e anche degli altri è un aspetto che è sempre stato fondamentale nella mia vita."]]>
soggetto lavoro felicità anni Sessanta


Back To Top