Marinella Perroni: "Non mi sento madre. Sento di aver stabilito relazioni di molti altri tipi, ma non quella della maternità"
Collegio di Sant'Anselmo, Roma 2015 mar. 19 MPEG colour sonoro
La maternità start 00:00:00end 00:01:58 Marinella Perroni si confronta con il concetto di maternità, da lei non vissuta né in senso biologico né in senso spirituale, e interpretata come un rapporto duraturo e di cura tra madre e figlio/a, a parti nel tempo invertite.trascrizione MARINELLA PERRONI: "Io non sono madre biologica e nemmeno ho mai pensato di trasferire la maternità dal piano biologico al piano spirituale. Non mi sento madre, mi sento di aver stabilito relazioni di molti altri tipi, ma non quella della maternità.
Io non ho mai avuto l'impressione onestamente di aver giocato questo registro; poi, chiaro, quando mi sono ritrovata ad essere una persona importante, significativa per persone più piccole, è possibile che ci siano stati anche ma direi più nei toni di responsabilità che di maternità probabilmente.
Io credo che la maternità intanto sia un rapporto duraturo, e sia un rapporto che proprio impone di instaurare un clima di reciproca presa di distanza e di reciproca invece intersezione. Perché è chiaro che più è lungo il rapporto di maternità e più si deve accettare di invecchiare rispetto ai propri figli, ma si deve anche accettare è così, invece all'inizio il rapporto di tutela, di protezione, di responsabilità si ha della madre rispetto al figlio, ma se si va avanti molto spesso invece si deve anche accettare il contrario, quindi è un rapporto molto storico direi, quello della madre, assolutamente non occasionale o occasionato e quindi ha una continuità che ha dei pro e dei contro evidentemente. E che impone, secondo me, dei ritmi, alla relazione, particolari."soggetto responsabilità cura maternità soggetto responsabilità maternità legittimazione famiglia religione suora giudizio Gesù società patriarcale patermità genere ruolo sociale eredità spirituale sterilità famiglia scelta