skip to Main Content

Marinella Perroni: "Non mi sento madre. Sento di aver stabilito relazioni di molti altri tipi, ma non quella della maternità"



La maternità nell'Antico Testamento start 00:10:14end 00:15:03 Marinella Perroni discute il concetto di maternità sulla base di come emerge nell'Antico Testamento: in una società fortemente patriarcale Dio rivela il suo intervento facendo generare figli a donne sterili; tuttavia le scrittura narrano anche di donne di cui si ignora la presenza di figli.trascrizione MARINELLA PERRONI: "Allora, la Bibbia non può essere ridotta a una realtà univoca e unitaria. La Bibbia, la sua grande forza, la sua grande bellezza, è che rappresenta, anzi descrive, attraversa, ripensa, elabora 1300 anni di storia, di storia umana vissuta nel tentativo di dare ad essa senso con un riferimento forte, alla divinità trascendente, personale, tribale, di popolo, e poi messianica, di questo dio che si rivelava.
La Bibbia non contiene assolutamente una visione della maternità. Tanto meno si può cercare di ridurla a un codice di come vivere la maternità. Certamente la Bibbia, raccontando storie di vita, racconta molte storie di maternità nell'Antico Testamento. L'Antico Testamento anzi presenta la maternità come linea di demarcazione tra l'ordinario e lo straordinario. E siccome lo straordinario è il luogo dell'azione di Dio, e l'ordinario è il luogo della fedeltà, dell'obbedienza, è chiaro che una maternità, per esempio di una sterile, diventa l'assoluto segno dell'intervento e dell'azione divina. Perché le donne senza figli in una società patriarcale sono inevitabilmente reiette, sono inevitabilmente considerate fuori gioco dal punto di vista sociale. Allora è chiaro che se Dio deve far sentire il suo intervento, lo fa sentire lì dove ciò che dovrebbe essere normale invece è punito. Spesso si ritiene che sia stato punito dalla sterilità. Già, per esempio, non è vero che tutte le donne bibliche sono madri però. È anche vero che poi ci sono figure molto importanti e molto forti che sono protagoniste dei racconti biblici senza essere madri.
Naturalmente la tradizione interpretativa le lascia molto da parte, perché serve di più la figura della matriarca che conferma la visione patriarcale della famiglia e della donna che non per esempio queste donne giudici, queste donne condottiere. Noi di Miriam, la sorella di Mosè, non sappiamo che abbia figli per esempio, e comunque non entra nella storia biblica per il motivo dei figli. Mentre alcune entrano per il motivo dei figli come sterili o come donne feconde, alcune entrano nella storia biblica assolutamente per ruoli, invece: per ruolo sociale, penso alla profetessa Hulda che non si dice se ha figli o non ha figli, perché non è quello l'importante. Ma questo viene sempre un pochino lasciato da parte nella storia dell'interpretazione. O meglio, oggi forse siamo in grado di percepirlo e di capirlo e di dare quindi anche un significato a tutto questo, perché se in una storia così radicalmente patriarcale, come quella del popolo d'Israele nelle diverse fasi della sua esistenza, ci sono donne di questo tipo, vengono riconosciute, e addirittura vengono narrate - perché noi sappiamo che il grande scarto è tra chi la storia la fa e chi la storia la narra, quindi le donne l'hanno sempre fatta, ma non è mai stata narrata -, lì invece vengono narrate nonostante tutte le premesse, beh - voglio dire - è anche questo un dato importante per dire certamente la maternità in una storia, in una cultura patriarcale, agricola… chiaro che la benedizione che viene da Dio sono i figli, questo il salmo lo dice ed era profondamente sentito, una cultura patriarcale e agricola ha bisogno di figli ,quindi non c'è dubbio. E c'è anche poi tutta l'idea che non è soltanto la sopravvivenza della specie, ma è la sopravvivenza del popolo che è garantita dalla maternità quindi, oltre che le trasmissioni ereditarie eccetera…"
soggetto religione Antico Testamento società patriarcale sterilità persone citate Hulda (profetessa ebraica) [persona citata] Miriam (sorella di Mosé e Aronne) [persona citata] Mosè (liberatore del popolo d'Israele dall'Egitto) [persona citata] soggetto responsabilità maternità legittimazione famiglia religione suora giudizio Gesù società patriarcale patermità genere ruolo sociale eredità spirituale sterilità famiglia scelta


Back To Top