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Marinella Perroni: "Non mi sento madre. Sento di aver stabilito relazioni di molti altri tipi, ma non quella della maternità"



La sterilità start 00:18:39end 00:20:14 Parlando della possibilità di intitolare il film "Rami secchi", Marinella Perroni esprime la sua posizione contraria alla condanna della sterilità, sia come condizione biologica che come scelta.trascrizione MARINELLA PERRONI: "Io penso che sarebbe stato molto brutto titolarlo così perché la sterilità... a parte che la sterilità può essere ed è probabilmente un'assenza, io mi sento di aver scelto per un tipo di vita, che non è aver scelto la sterilità, io ho scelto un'altra cosa. Allora le donne sterili della Bibbia erano un problema, io non mi sento di essere un problema, né per me stessa né per gli altri, francamente. Le donne nella Bibbia erano un problema proprio perché la generazione come garanzia della sopravvivenza del popolo di Dio, quindi del popolo con cui Dio si relaziona, era fondamentale. Allora la sterilità era una maledizione. Io non mi sento e credo molte insieme a me non si sentono né sterili né maledette. Né tantomeno fuori dal progetto di Dio, nel senso che abbiamo visto che Dio in una cultura diversa, meno uniforme, si manifesta in molti altri modi che non soltanto attraverso la generazione biologica degli appartenenti al popolo. Calcoliamo che noi oggi, anche l'accezione di popolo di Dio la diamo a una realtà assolutamente non etnica, non biologica. Quindi cioè è diventata enorme.
Allora non vedo perché dobbiamo continuare invece a relegare sempre quello che riguarda le donne al circuito stretto di casa e famiglia, no. Sono sterili. No."
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