Silvia: "Se sei lesbica e sei madre è più facile l'accettazione sociale"
Cagliari 2016 mag. 05 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
L'eredità start 00:20:06end 00:23:09 Silvia racconta come lei e la compagna Fabiana, in attesa della legge sulle Unioni Civili, si preoccupino di lasciare un'eredità equa alle loro figlie, di cui vengono descritte gelosie e dinamiche.trascrizione NICOLETTA: "Nella vostra famiglia se si parla di eredità, è un tema tra voi? Come lo risolvete? Come ne parlate?"
SILVIA: "Ne parliamo eccome perché nella nostra famiglia si pone il problema di poter lasciare la nostra eredità in maniera più o meno equa alle nostre figlie. Ne parliamo purtroppo per ora. Quando è nata la nostra seconda figlia, abbiamo allora no, all'inizio quando avevamo solo due figlie abbiamo comprato casa insieme, e abbiamo fatto testamento incrociato, pensando così di equilibrare un po' le cose tra le nostre figlie. Poi è nata la terza e quindi aspettavamo che ci approvassero la legge e nel frattempo stiamo discutendo su che cosa fare. Abbiamo preso informazioni per fare un deposito, soprattutto per la più piccola, perché la più piccola sarebbe la più penalizzata. Si pone il problema sì, di come far sì che le nostre figlie abbiano un'eredità equa perché poi tutto è complicato ed anche noi abbiamo difficoltà a capire. Speravamo nella legge, anche per risolverci questo tipo di problemi.
Parlando di eredità ci diciamo sempre che noi confidiamo che, comunque vadano le cose, le nostre figlie riescano a trovare un accordo, a mettersi d'accordo. Poi mio fratello, che è avvocato, mi dice: "Non confidate mai!". Sì, ma noi le stiamo crescendo nell'amore, poi loro si vogliono tanto bene. Quando è nata Sara, la nostra seconda figlia, la più grande aveva tantissimo desiderio di avere una sorella o un fratello e quindi - come dire - è stata accolta nel migliore dei modi, proprio nell'aspettare... Anche lei pensava non sarebbe arrivata, i genitori erano separati, quindi lei non lo metteva in conto, e quando è arrivata anche per lei è stato un miracolo. Lo raccontava, era fierissima e hanno costruito un bellissimo rapporto fino a quando non è nata la più piccolina, per cui adesso questa relazione tra queste tre sorelle, tra queste tre donne è complicata.
Nei confronti della piccolina sono due mammine. Sia l'adolescente che quella di sei anni fanno da mammine alla più piccolina: "E' bellissima è bravissima è cucciola" e iniziano a litigare tra loro. Sono gelose l'una dell'altra. Però poi, quando stanno lontane più di un giorno: "Mi sei mancata, ti voglio bene!". Baci e abbracci e dopo dieci minuti stanno litigando, esattamente come fanno le sorelle e i fratelli in tutte le famiglie. Noi diciamo: "Noi vorremmo crescervi in modo che voi un domani possiate in qualche modo prendere quello che è nostro e mettervi d'accordo". Facciamo questi discorsi a casa, sì."soggetto eredità