Il Cerchio del Melograno: "Sui rami secchi"
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Le ragioni della scelta - testimone 3 start 00:58:42end 01:05:30 Una donna (testimone 3) racconta delle dinamiche familiari che l'hanno portata a scegliere di non avere figli, dei giudizi sociali subiti, del rapporto con gli animali e della relazione con le amiche che hanno figli.trascrizione TESTIMONE 3: "Intanto veramente grazie di questo modo di procedere, per il far vedere questo problema sul quale almeno io non è che mi ci sia soffermata tante volte in modo così socievole e socializzante, perché di solito ne ho parlato solo con lo psicologo in terapia e con un'altra modalità, assolutamente diversa. E la vedevo sotto una forma tragica, una tragedia proprio terribile, per un periodo di tempo non era tanto il fatto che non avessi avuto un figlio, ma mi chiedevo -io non la so mettere sul sociologico e culturale, non sono brava come voi- ma pensavo che esistesse l'istinto materno, e quindi mi dicevo: "ma se da che mondo è mondo esiste questa spinta che porta non solo a procreare ma anche ad amare, affezionarsi a una creatura, allevarla, perché io non la sento?". E mi ero fatta un problema su una cosa che forse non c'è. Però non credo sia stata la cultura familiare a farmela avere, anche perché la mia mamma era come la sua, per una figlia sola era disfatta. Ho visto le foto, aveva una faccia lunga, triste, ve le vorrei portare. Poi ho visto anche quelle del giorno del matrimonio: lei era triste uguale, e tutti gli altri ridevano. Ora invece ride, è contenta. Il marito ce l'ha sempre. Però io credevo esistesse davvero questo istinto, e mi ero fatta questo film, di genere drammatico, in cui a casa mia era successo qualcosa di indicibile, di gravissimo, per il quale non si sentiva questa spinta che so, i miei che mi chiedevano un nipotino, o felici a questo pensiero, o anche solo il fatto che io mi sposassi e potessi avere una relazione, non è mai stata nemmeno ipotizzata questa cosa. E io sono rimasta lì per tanti anni e mi sono sentita come un oggetto del loro desiderio, come se io dovessi sopperire a questa loro mancanza di vitalità e di progetto, però non facendo un altro progetto ma tenendo insieme quella cosa lì, per tutta la vita fare quello. Poi fare quello che diceva lei, e trovare chi sono, cosa voglio, è stata un'altra nascita, un'altra auto-procreazione, quindi come fai a fare una procreazione su una procreazione su una procreazione? Cioè sono convinta che delle persone riescano a trovare sé stesse anche avendo dei figli, ma mi ero fatta l'idea che era veramente una cosa brutta non avere questa spinta verso gli esseri umani. poi però me ne sono resa conto, aiutata anche da amici, che si può veramente vivere questa relazione d'amore e coltivare le proprie cose anche con un gatto, io gli voglio un bene della madonna con un gatto, con un cane, un coniglio, non per banalizzare, ma il vicino di casa, le relazioni che puoi instaurare tante volte. Non lo so, non voglio banalizzare, generalizzare, però Forse l'ultima cosa che volevo dire è che tutte le volte si litiga con i miei amici perché ci sono molte mie amiche che non hanno avuto figli, di cui una ha dodici gatti e vive completamente con loro, immersa totalmente in questa ricerca di come fare le casette - davvero, ve lo giuro, è una persona che esiste e forse qualcuno di voi la conosce- però tutte le volte che quelle che hanno figli iniziano a parlare dei loro figlioli e noi ogni tanto vogliamo dare dei consiglio, arriva sempre il momento in cui ti dicono "eh, ma te che ne vuoi sapere, visto che non ce l'hai". E allora la mia amica che non ce li ha, ha detto un giorno: "senti, io ne posso capire molto più di te, perché te sei coinvolta fino a qui e non vedi altro che quella cosa, io che sono da fuori ti faccio vedere anche un'altra realtà", come anche nel video che ha fatto vedere lei, che a un certo punto, non ricordo bene la frase precisa, però si sente dire che questa persona è immersa in un tipo di rapporto di possesso così forte che a volte diventa Comunque diventa un argomento comune da spartire tutti insieme, io mi sento di aver contribuito, non dico all'educazione, ma alla condivisione di alcune cose delle figlie dei miei amici. Magari non li sento miei figli, però sento che questa cosa del sentire la proprietà va superata."soggetto famiglia d'origine madre istinto materno amiche animali domestici giudizio sociale educazione