Lidia Menapace: "Non si può essere indipendenti nella testa se si dipende nei piedi"
Libreria delle Donne (Bolzano) 2014 ott. 28 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
Il padre start 00:14:42end 00:17:52 Lidia racconta dei suoi nonni e di suo padre, di come egli abbia influito sulle sue scelte politiche. Affonda poi una critica alla Grande Storia, che spesso dimentica le piccole persone e cose che hanno contribuito a realizzarla.trascrizione LIDIA MENAPACE: "Mio padre in che senso ha influito? Ha influito moltissimo per le scelte politiche, perché io sono nata in Piemonte, a Novara, città che è nota soltanto per una famosa sconfitta che gli austriaci ci inflissero, la fatal Novara' eccetera. Però la mia famiglia non era monarchica, mio padre era un mazziniano, e quindi questo significava molto: significava avere in famiglia stranamente una libertà maggiore di quella che avevi dalla politica fuori e anche un invito a essere, a seguire delle idee anche non tanto convenzionali, nel senso che io tornavo a casa e mi chiedevano sempre: "cosa hai fatto a scuola oggi?" e mi ricordo una volta che dissi: "la maestra mi ha spiegato Vittorio Emanuele II, Padre della Patria" e mio nonno paterno, che era anche lui un vecchio mazziniano brontolone anche lui, dice: "molto Padre della Patria, metteva incinte tutte le ragazze che trovava", così che dal cavallo di Padre della Patria Vittorio Emanuele II è crollato rovinosamente a terra come è ovvio; io ho cominciato ad avere dei Savoia un'opinione molto critica, per non dire altro. Così quando un'altra volta tornai a casa da scuola e la nonna mi chiede, dissi: "mi hanno spiegato il Generale Cavalli", nessuno sa chi è il Generale Cavalli ovviamente - allora faccio una piccola parentesi: Novara è una città di poche Glorie e quindi tutte quelle poche che ha le spaccia moltissimo - questo Generale Cavalli ha inventato la rigatura interna dei cannoni che serve perché i cannoni arrivino meglio sull'obiettivo, ma non lo sa nessuno, infatti quando io dico: "Generale Cavalli" tutti dicono: "ah, che colta la Menapace!", invece l'origine di questa mia cultura strabiliante è che io torno a casa e dico: "mi hanno insegnato il Generale Cavalli" e mia nonna: "ma cos'è, che cosa è?", allora io spiego: "ha inventato la rigatura interna dei cannoni", allora la nonna ragiona un momento: "per ammazzare meglio!" perché i cannoni mirano meglio, io dico: "eh, sì" e la nonna dice: "ma cosa ti insegnano a scuola?"
Quindi comincia l'atteggiamento critico anche verso quello che ti insegna la scuola e non che i professori hanno sempre ragione.
"Perché non ti hanno insegnato chi ha inventato la paniscia?": la paniscia è un famoso risotto che facciamo noi, quindi io ho sempre avuto l'opinione che, va bene, gli egiziani hanno fatto le piramidi
ma di come si nutrivano? cosa mangiavano? dove dormivano?
E mi sono sempre detta quanto più utile e anche interessante sarebbe la storia se quando compare un popolo ci dicessero anche cosa faceva, come campava, non che è stato sconfitto o ha vinto gloriosamente una battaglia campale, avrà fatto anche quello, ma per arrivarci doveva pur stare al mondo. Quindi questa storia della paniscia, del risotto, è rimasto per me sempre un simbolo: fino a quando non avremo liberato la storia di tutto quel sovrappiù pesantissimo e inutile delle glorie militari, delle sconfitte, delle date, della famosa battaglia, della famosa dinastia, non conosceremo neppure lontanamente la storia."
English:
LIDIA MENAPACE: "How did my father influence us? It influenced me a lot for my political choices. I was born in Piedmont, in Novara, a city known only for a famous defeat by the hands of the Austrians, 'the fatal Novara'. But my family was not monarchist, my father was a Mazzinian, this meant a lot: it meant having strangely enough at home a greater freedom than in politics, and also an invitation to pursue unconventional ideas. For example, when I got home from school, they used to ask me: "what did you do at school today?" and once I said: "the teacher told us about Vittorio Emanuele II, Father of our Nation" and my paternal grandfather, who was a grumpy old Mazzinian too, said: "literally Father of the Nation, he got pregnant all the girls who crossed his path". Clearly, for me, from being our Father of the Nation Vittorio Emanuele II ruinously got off his high horse, and I began to be very critical towards the House of Savoy, to say the least. Another time I came home from school and I said to my grandmother: "The teacher taught us about General Cavalli". Obviously, no one knows who General Cavalli is. A brief aside: Novara is a city of few glories, therefore we brag about the few ones we have.
This General Cavalli invented cannons' internal rifling that is needed to make guns reach their target better, but nobody knows about it. When I mention General Cavalli, "Menapace is so well-read! "Instead, the origin of this amazing culture of mine is that once I go home and say:
"I have learned about General Cavalli ", and my grandmother," What is this?" I explain he invented the internal rifling of cannons My grandmother says: " to kill better, then! " because the guns aim better, and I say: "Yes, I suppose," and she says: "what on earth do they teach you at school?" So there was a critical attitude also on what they teach you, because teachers are not always right. "Why didn't they teach you who invented paniscia?" Paniscia is a famous risotto we make, so I've always thought that yes, Egyptians built the pyramids, but how did they eat? Where did they sleep? And I always told myself how much more useful and even interesting history would be if, when we learn about one people, we could learn what they did, how they lived, not whether they were defeated or gloriously won a field battle. They might have done that too, but had to learn first how to survive. So this story of the paniscia risotto, for me it has always been symbolic: unless we free history of all that very heavy and useless surplus of military glories, defeats, dates, famous battles and dynasties, we won't know true history."soggetto padre scuola nonno nonna famiglia d'origine persone citate Mazzini, Giuseppe (politico e patriota risorgimentale) [persona citata] Cavalli, Giovanni (generale militare) [persona citata] Savoia, Vittorio Emanuele II (re d'Italia) [persona citata]