Lidia Menapace: "Non si può essere indipendenti nella testa se si dipende nei piedi"
Libreria delle Donne (Bolzano) 2014 ott. 28 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
La battaglia per il divorzio start 00:20:13end 00:26:27 Lidia Menapace parla di matrimonio nella Costituzione italiana e della battaglia per il riconoscimento del divorzio. Racconta della sua esperienza come Consigliera Comunale a Roma e delle battaglie politiche contro le disposizioni della Chiesa Romana.trascrizione LIDIA MENAPACE: "Se dovessi pensare a me stessa, devo cominciare da prima, perché prima c'è stato il grande scoglio del divorzio, il primo grande tema che ha suscitato l'attenzione non soltanto delle donne ma in generale della società. È servito per dire ecco, adesso vogliono anche il divorzio, vi ricorderete - no non potete ricordare perché siete per vostra fortuna giovani - ma le idiozie volgari che ha detto Fanfani su questa cosa qua, dicendo "vogliono il divorzio così scapperanno con il primo giovanotto che passa", diceva agli altri mariti, delle cose veramente incredibili che abbia potuto dirle un presidente del Consiglio, famoso professore universitario e tutto quanto.
Allora, prima la faccenda del matrimonio, questa storia che nella Costituzione Italiana di fatto si è tentato di inserire addirittura l'indissolubilità del matrimonio, e non è passato per uno, due voti; hanno votato contro le donne, le donne erano poche, ma insomma abbiamo rischiato anche questo.
E poi nella Costituzione Italiana stessa, che è vero che è molto bella ma non è molto laica, perché c'è un Articolo 7, che io sarei molto contenta se qualcuno ne chiedesse l'abrogazione, l'unico articolo che vorrei veramente cambiare, che inserisce nella Costituzione Italiana, con valore quindi costituzionale, i Patti Lateranensi; significa che in sostanza la legislazione di quell'unico Stato assoluto che ancora esiste in Europa che si chiama Stato del Vaticano vale per la nostra Costituzione. Bel problema veramente!
Io sono stata Consigliera Comunale a Roma, la considero la più bella delle mie avventure politiche perché il Campidoglio è una sede straordinaria, ci sono passati i più grandi, Andreotti , erano tutti lì, e mi ricordo quando, essendo il Consigliera Comunale a Roma, essendo la Presidente della commissione Cultura del Campidoglio, mentre Assessore alla Cultura era Nicolini, Nicolini inventò l'Estate Romana, che fu una cosa straordinaria, e tra l'altro sotto il segno dell'effimero, perché quando lui cominciò a usare gli antichi avanzi romani, le grandi cose, il Colosseo insomma, i grandi monumenti romani per farci degli spettacoli allegri e che passavano di moda facilmente, effimeri, il Vaticano protestò. Protestò perché l'effimero offende il carattere sacro di Roma Città Eterna e presentò proprio una domanda e si dovette fare un dibattito in Consiglio Comunale in Campidoglio. Le donne del femminismo romano che occupavano Governo Vecchio, che era la vecchia sede del Governo Pontificio, affidarono a me il compito di difendere in Consiglio Comunale la legittimità di quella occupazione, tutto quello che riguardava insomma questa faccenda, per cui mi trovai così, e una delle prime occasioni fu questa - sembra che la prenda molto alla lontana, ma bisogna prenderla da lontano, perché la causa dell'aborto ha radici molto profonde.
E allora Nicolini intervenne dicendo: "ha ragione il Campidoglio, questa argomentazione è seria" - lui era uno molto ironico quindi si capiva già che meditava qualche battuta - "però mi pare che a questa loro preoccupazione abbia dato già la risposta Sant'Alfonso de' Liguori - si sono messi tutti i democristiani a impallidire perché non sapevano neanche chi fosse - che invece, siccome noi l'eterno non lo conosciamo, l'unica strada per conoscerlo è passare per l'effimero".
Non è vero, cioè è vero ma non l'ha detto Sant'Alfonso. Il quale Sant'Alfonso de' Liguori è un divertentissimo e allegro Santo napoletano, quello che ha scritto tutte le canzoncine di Natale italiane, cioè "Tu scendi dalle stelle/o Re del cielo", quello lì - adesso abbiamo imparato tutti "Stille Nacht" ma allora c'erano le canzoncine anche italiane di Natale e alcune erano graziose, quelle di Sant'Alfonso erano anche belle; quella lì cioè "Tu scendi dalle stelle/o Re del cielo/e vieni in una grotta/al freddo e al gelo" c'era tutto quello che ci doveva essere, ed è anche ninna nanna, una pastorale, una di quelle cose lì.
Allora tutti impallidiscono e Nicolini si rivolge a me e dice: "è vero?" e io, con grande faccia tosta, dico: "sì certo, sostiene per l'appunto che uno degli aspetti della teologia negativa è che non potendo noi direttamente definire qualche cosa che riguarda Dio, ci arriviamo attraverso il negativo; esaminando tutto il negativo capiamo cosa può essere, quindi il rovesciamento".
Allora basta, vincemmo allegramente questa campagna, ma per dire che anche il matrimonio, che uno pensa che è un rito, no, è un sacramento e quindi avvolge il matrimonio non di un valore di istituzione sociale, che può anche avere le sue regole - può esserci una legge che dice che non si possono fare due matrimoni mentre una moglie è ancora viva, mentre nell'Islam sì, fino a quattro si possono avere, quindi ci sono già delle cose da regolamentare che riguardano i costumi vigenti in un determinato popolo - però anche per quello si dovette lottare a lungo e molti: "ma insomma però questa cosa, poi succederà davvero, come dice quello scappa e così ", allora mi ricordo che io dissi: "allora usiamo anche noi delle battute forti dicendo "vogliamo finirla con il matrimonio ergastolano": io sono contro l'ergastolo, anche quello matrimoniale", se rispondi in questo modo si comincia a vedere come una battuta e non venivi lapidata in piazza - certo, è un po' birichina, un po' svergognata, non tiene conto del bon ton, di come si dovrebbe comportare veramente una signora per bene - però intanto ridiamo tutti. Ma questa cosa non si poteva ripetere né sulla violenza sessuale né sull'aborto perché non si possono fare sulla violenza sessuale o sull'aborto delle battute come sul divorzio."
English:
LIDIA MENAPACE: "If I had to think about myself, I must start from the beginning, because the first hurdle was with divorce, the first major issue that aroused the attention not only from women but from society as a whole. They started saying, "now they also want a divorce". You might remember - or maybe not as luckily you are too young, the vulgar nonsense that Fanfani said about this, saying women want divorces they will run away with the first young man. He said that to the other husbands, it is unacceptable coming from a Prime Minister, a famous university professor. So, first there was the marriage, which for the Italian Constitution they tried to introduce the indissoluble matrimony. And they also made it. The only ones against were the few women. We risked to loose this too In the Italian Constitution, which is very beautiful but not very secular, there is Article 7, which I wish someone would fight for its repeal, the only article that I would really like to change, which includes into the Italian Constitution, the Lateran Pacts granting them constitutional value. It basically means that the legislation of that one absolute state that still exists in Europe called Vatican City state applies to our Constitution. Quite a problem!
I was a City Councilor in Rome, which was the most beautiful political adventure because the Campidoglio is amazing, all have been there, Andreotti... they were all there. I remember when, as I was City Councilor in Rome, and President of the Culture Commission, while Nicolini was Culture councilor. Nicolini invented the Roman Summer, which was an extraordinary happening under the sign of the ephemeral. When he began to use the Roman ruins, the great things, such as the Colosseum, the great Roman monuments to make joyous shows that went easily out of fashion, ephemeral, the Vatican was not happy. They protested because the ephemeral offends the sacred nature of Rome, the Eternal City. They officially opened a debate, which had to be held in the City Council. Women of the Roman feminism collectives who occupied Via del Governo Vecchio, which was the old seat of the Pontifical Government, entrusted me with the task of defending in the City Council the legitimacy of that occupation and everything related to this matter. I found myself with this task, and this was one of the first occasions. You may think that I am beating around the bush, but the debate on abortion has very deep roots. Nicolini stepped in: "The Capitol is right, this is a serious matter". He was very ironic so it was clear that he was preparing some witty remark. "I think that Sant'Alfonso de 'Liguori has already addressed your concerns". The Christian Democrats turned pale as they had no idea who he was "He says that since we cannot know the Eternal, the only way to know it is to experience the ephemeral ". It is not true, or rather but it was not St. Alfonso who said it. Sant'Alfonso is a very amusing and cheerful Neapolitan saint, who wrote all the Italian Christmas songs, such as "From Starry Skies Thou Comest". Now we have all learned' Silent Night' but then there were also Italian Christmas songs and some were lovely. Sant'Alfonso's ones were also beautiful. From starry skies descending To a manger in winter's icy sting it contained everything, and it is also a lullaby, a pastoral. Then everyone turns pale and Nicolini turns to me: "Is it true?" And I, a bit cheeky said: "Exactly, he says that one of the aspects of negative theology is that since we cannot directly define something concerning God, we can understand it through its opposite; by examining the negative side, we can see what it can be, upside down ". Enough with this. We happily won this campaign.
This was to say that even marriage, which one thinks is a rite, instead it is a sacrament hence it envelops marriage not with the value of social institution, which can have its rules, such as a law preventing men to marry twice if the wife is still alive, while Islam allows men to have up to four wives. There are ways to regulate the customs of a specific population, but we had to fight for long and many said, "yes but this thing, then it will really happen... she will run away..." I remember that I said that we should use strong words saying 'enough with marriage as a life sentences?' I'm against life imprisonment, also in a marriage. If you use this tone people will see it as a joke and you don't get stoned in the square. They might say you are a bit wicked and shameless, lacking bon ton, a decent lady should not behave like that in the meantime we all laugh. But the same approach could no be applied either with sexual violence or with abortion because you cannot make jokes about sexual violence or abortion as on divorce."soggetto matrimonio divorzio Chiesa cattolica religione persone citate Sant'Alfonso de Liguori [persona citata] Nicolini, Renato (politico) [persona citata] Fanfani, Amintore (politico) [persona citata]