Elisabetta: "Non voglio avere nessuna etichetta: sono donna"
Collegno, ex Istituto Psichiatrico (Torino) 2015 mar. 27 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
La famiglia d'origine start 00:14:24end 00:16:16 Parlando della sua famiglia d'origine, Elisabetta racconta in particolare della figura di una prozia che visse come limite il matrimonio e la maternità.trascrizione ELISABETTA: "Non ci sono delle donne nella mia famiglia che mi hanno fatto sentire come un limite il fatto di non essere sposata e di non avere figli. Devo dire che mia mamma ogni tanto mi confida che le sarebbe tanto piaciuto essere la nonna dei miei figli. Questo però, evidentemente, non è stato possibile e non me lo ha mai fatto sentire come un peso. Anzi, devo dire che la sorella di mia nonna che è morta a centosette anni, quando, lei si è sposata molto giovane, perché si viveva in famiglia patriarcale e dunque molto presto bisognava uscire dalla propria famiglia per poter andare in un'altra famiglia, cioè, i maschi della famiglia davano, consegnavano le femmine della loro famiglia ad un'altra famiglia, e devo dire che, mia zia, la sorella di mia nonna, che è morta a centosette anni, lo ha sempre vissuto con un po' di tristezza questo, lei non avrebbe voluto sposarsi e non avrebbe voluto avere poi cinque figli, di cui tre ha visto morire essendo lei stata così longeva.
Quando io ero ragazzina mia zia, che era veneta, mi chiedeva spesso se ero fidanzata o no a seconda dei momenti e io a seconda dei momenti dicevo o si o no e lei mi guardava e mi diceva: "Te fa ben, perché se ti te fa l'amor con uno non te pol pì far l'amor con tutti i altri" questa cosa quando io avevo quindici anni, devo dire, mi ha faceva molto ridere. Ecco, credo che questa frase è una frase che mi ha accompagnata molto nella mia vita."
English:
ELISABETTA: "There aren't any women in my family who made me feel uncomfortable for not being married and have no children. I must say that my mum tells me from time to time that she would have loved to be my children's grandmother. Clearly this has not been possible, but she never made me feel uneasy. I must say that my grandmother's sister, who died when she was 107, she got married very young, because you lived in a patriarchal family, and so you had to leave your family very soon, in order to join another family. That is to say, the men of the family gave, surrendered the women of their family to another family. I must say that my aunt, my grandmother's sister, who died when she was 107, felt rather sad about this. She would have rather not married nor have five children, of whom three she saw them die, since she had lived so long.
When I was a young girl, my aunt, who was from Veneto, often asked me if I was engaged, depending on the moment. I would reply, depending on the moment, either yes or no. She used to look at me telling me, "Good for you, because if you make love with one, you can no longer make love with all the others". This thing I must say, at the age of 15, made me really laugh. Right, I think that these few words, are words that have been with me all my life."soggetto famiglia d'origine madre zia adolescenza