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Kathia: "Non ho mai immaginato di essere chiamata mamma"



La libertà di non essere madre start 00:01:04end 00:02:21 Kathia descrive come il non essere madre la faccia sentire libera di esprimersi e pienamente padrona di se stessa, in armonia con la scelta condivisa dal marito.trascrizione KATHIA: "Il non essere madre mi procura un senso di felicità enorme, mi fa sentire un senso di libertà a trecentosessanta gradi: la libertà di vivere la mia vita e non la sua, quella di un ipotetico bambino; libertà di muovermi; libertà soprattutto di essere me stessa, e quindi di essere triste, malinconica, arrabbiata, senza alcun vincolo. Tempo fa mi hanno prospettato l'opportunità di togliermi l'utero, una cosa che per qualsiasi altra donna sarebbe stato un dramma. Io ho sorriso, il mio viso si è illuminato e ho pensato: che liberazione! Poi non se ne è fatto più nulla, però questo episodio, ripensandoci, mi ha fatto capire quanto questa mia inclinazione alla non-maternità sia radicata in me stessa e molto naturale. Appartiene proprio alla mia natura.
La scelta è stata agevolata anche dal fatto che mio marito comunque non ha mai voluto figli. Però nel momento in cui mi ha chiesto di sposarlo, io gli ho ribadito ancora una volta - perché ne abbiamo parlato tante volte - : "sappi che non cambierò mai idea" - perché sapevo già di altre coppie dove uno dei due, per quanto deciso, alla fine aveva optato per avere figli, essendo una cosa naturale per l'essere umano."

English:
KATHIA: "Not being a mother makes me feel extremely happy, makes me feel a total sense of freedom.
Freedom to live my life and not his or hers, a potential child. Freedom to move and be myself, whether sad, melancholic, or even angry, without strings attached. Some time ago I was told I should have my uterus removed, something than any other woman would have felt as a tragedy, whereas I smiled, my face lit up and I thought, "What a relief!" I didn't go through with it, but thinking back, it made me understand how my tendency to non-motherhood, is very natural for me and how it is deeply rooted. It really belongs to my own nature. My choice was supported by my husband, who never desired children. All the same, when he proposed to me, I have told him again as we talked about it many times, "I will never change my mind". Because I knew of other couples, who although very firm at first, one in the end decided to have children, being of course very natural for human beings."
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