Kathia: "Non ho mai immaginato di essere chiamata mamma"
Cagliari 2014 gen. 16 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
Le altre donne start 00:03:36end 00:05:16 Kathia parla del rapporto con le altre donne che hanno scelto di avere figli e dei pregiudizi che possono esserci da entrambe le parti.trascrizione KATHIA: "Una cosa che fa soffrire di non essere madre sono gli sguardi delle altre donne. Quando ti chiedono: "hai figli?", io tranquillamente rispondo: "no, non ne ho". Però so già che si forma il silenzio, le persone abbassano lo sguardo e si rattristano, perché la prima cosa che pensano è: "non può averne, deve avere qualche problema fisico". Allora io attendo un attimo, e poi sorrido e cerco di metterle a loro agio e spiego che in realtà è una scelta mia. La seconda domanda è: "ma tuo marito lo sa?". Io resto basita perché a me sembra assurdo che il compagno della tua vita non sappia che tu hai fatto una scelta così importante. Allora spiego che è la prima cosa che ho detto a lui, quando forse stavamo insieme da due o tre mesi. Adesso stiamo insieme da trent'anni quindi penso che ci siamo spiegati abbastanza. Per me è difficile capire questo atteggiamento delle donne, questo accanimento nel voler essere madre, e loro non capiscono questo mio accanimento nel non volerlo essere. Ed è una cosa che mi fa sentire un po' incompleta in questo, perché ho visto le donne quanto sono felici quando hanno un bambino e penso che io quella felicità non la proverò mai. Mi sento felice di non essere madre, ma forse, chissà, sarei stata molto più felice ad esserlo. Solo che a me la natura non ha dato questa opportunità; mi chiedo: "come mai a me no e le altre si?"."
English:
KATHIA: "Something that hurts me a lot, about not being a mother, is the other women's gaze. When they ask, "Do you have children?" I answer lightly, "No, I don't". But I know that people fall silent, they look down and become sad, thinking straight away, "She can't have them, she must have health issues". I let a moment pass, and then I smile and try to put them at ease, telling them that it was my choice. The second question is, "Does your husband know"? I fall speechless, because I think it's crazy, if your life partner is not aware of such an important decision. So I explain that it was the first thing I told him, when we had been together barely three months. We've been together thirty years, so we've made ourselves clear enough. I find very difficult to understand this kind of women's approach, this frenzy about having children at all costs, and they can't see why I stubbornly do not want them. It makes me feel incomplete somehow, because I see how happy women are when they have children, and I think I will never feel that kind of happiness. I am happy not being a mother, but I might have been much happier if I were. Nature did not endow me with this opportunity, and I ask myself, "Why not me?"soggetto donne imbarazzo marito felicità egoismo scelta giudizio sociale