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Letizia: "Non penso di essere una metà che deve essere riempita dall'altra metà"



Lunàdigas nella musica start 00:05:46end 00:09:45 Letizia elenca alcune donne senza figli nel panorama musicale jazz e rock.trascrizione LETIZIA: "Allora, c'è una tradizione di donne che possiamo dire libere, ma anche il concetto di libertà… non è che non fare figli ti porta più libertà, è che è più complicato quindi sei anche meno libera di fare le tue scelte, devi giustificarle o in qualche maniera devi essere così tanto forte che la non giustificazione delle tue scelte ti può costare molto. Questa tradizione che io vedo nella musica, soprattutto in quella americana, afro-americana, che è quella alla quale sono più vicina: questa donna che non si vede madre, che si vede generatrice di qualcosa che può anche non essere un'altra vita, o che magari è un'altra vita ma una vita culturale, una vita artistica, di altro tipo, c'è sempre stata e sempre ci sarà, ed è sempre stata ammirata. E' una cosa strana, che vedi distante, che ti intimorisce ma comunque, in senso etimologico, che ti attira anche, quindi queste donne hanno fatto nei secoli musiche bellissime, hanno scritto poesie bellissime; vedo tanta musica possibile per Lunàdigas. Molte Lunàdigs sono state musiciste, artiste. Ci sono delle musiciste degli anni Venti - Madeini, Alberta Hunter, "Blues Wimen" - che hanno portato alla ribalta nei loro dischi questo concetto della donna forte, assertiva, che non ha bisogno di uomini ma se li prende quando vuole, che senz'altro non è dipendente da niente e da nessuno e sicuramente non fa figli. Loro sono quelle che mi sono venute in mente per prime, ma c'è una tradizione di poetesse, di musiciste, di cantanti molto spesso, che trasmettono questa forte individualità, questa singolarità che le distacca dalle altre donne - ma ci sono anche tante artiste che sono mamme, non le voglio mettere in due piatti della bilancia diversi, fatto sta che molte donne che hanno deciso di non fare figli molto spesso o sono delle artiste o vogliono creare qualcosa di alternativo. Pensavo anche a Monteverdi, alla sua idea del solo: quando una voce singola si stacca dalla polifonia, anche questo è un concetto di singolarità espressa con forza, e a parte la questione delle voci femminili e maschili in ambito Barocco, anche questa mi sembra una possibilità, un solismo possibile per illustrare questa idea delle Lunàdigas. Ma poi ci sono tante cantanti - mi viene in mente il jazz perché è il bacino da cui pesco più volentieri, ma insomma - anche le rockers degli anni Sessanta, Janis Joplin, mi sembrano tutte delle Lunadigàs."soggetto streghe musica libertà persone citate Joplin, Janis (cantautrice) Hunter, Alberta (cantautrice)


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