Donata, Laura e Lorenza: "Essere donne e religiose è una sfida ulteriore"
Comunità Monastica di Tartiglia, Arezzo 2018 lug. 13 MPEG colour sonoro
L'omosessualità start 00:17:23end 00:25:57 Le religiose affrontano il tema dell'omosessualità e dell'amore in tutte le sue forme, presentato come principio di devozione per l'altro a prescindere dalla componente del genere e della sessualità.trascrizione LAURA: "Di questo [riguardo all'omosessualitàiamo senz'altro debitori alla Chiesa Battista che abbiamo incrociato un po' nel nostro cammino comunitario. Una chiesa senz'altro aperta e che riflette in modo serio su questa realtà perché una difficoltà oggi, anche per il contenuto, per la lettera della Bibbia, perché poi anche la Bibbia va interpretata, una delle difficoltà oggi è proprio essere credente omosessuale, perché l'omosessualità è frutto certamente di una cultura, frutto di una storia, nella Bibbia è condannata se noi la prendiamo alla lettera. Ecco. Ora tutto questo pesa su un vissuto di Chiesa che ha sempre letto, soprattutto la Chiesa cattolica che ha letto l'omosessualità come qualcosa al massimo da tollerare, ma non da esercitare. Quando noi abbiamo incrociato la Chiesa Battista abbiamo visto un pensiero, proprio un modo di pensare, di leggere la Bibbia anche per aprirsi a questa tematica, che poi è brutto dire tematica, a queste persone di fatto, più o meno credenti, perché anche questo però proprio per accoglierle, per imparare a capire cosa vivono, il loro vissuto, il loro tipo di amore e a rifletterci insieme. Questo per noi all'inizio non è stato semplice da assumere, perché ognuno arriva con il suo bagaglio e tutto, per poi capire perché anche su quello la Bibbia va interpretata, va conosciuta, va letta in modo serio, non in modo superficiale. Bisogna proprio incontrare l'altro, il fratello, la sorella omosessuale, proprio alla luce della parola di Dio, cogliendo l'amore che questa persona vuole vivere e non dicendogli "puoi viverlo fino a qui e poi qui no", ma lasciandosi provocare e lasciandosi interrogare. Che diritto ho io di dire: "il tuo amore è sbagliato, il mio è giusto"? Prima di dirlo devo prendermi per lo meno la scomodità di ascoltarti, ma ascoltarti nel profondo, e molto spesso arrivi a dire: come posso io dire che è sbagliato? Dio stesso non si permette di dire sbagliato, o è deviato o è malato. E tutto questo supportato anche da conoscenze, perché poi tutto questo ti porta a fare un lavoro serio di conoscenza psicologica, di quelle che sono le strutture psicologiche, la struttura antropologica, le scienze umane, non ti puoi accontentare di mettere un bollino sulla persona alla luce di un passo biblico e basta. Tutto questo se tu vuoi davvero incontrare il fratello o la sorella, anche in questa differenza profonda anche nel suo modo di amare, ti sollecita a una serietà anche nel conoscerlo e nel volerlo accettare e ascoltare."
LORENZA: "Sì, anche perché quello che dovrebbe muoverci, in quanto cristiani, non è tanto la morale, ecco, ma quel principio di incarnazione per cui Gesù Cristo è venuto ad annunciarci un amore diverso, un amore altro, quindi in base anche a questo principio, in quanto cristiani, dobbiamo saper cogliere anche amori che sono differenti dai nostri schemi o semplicemente dalla nostra storia, dalla nostra cultura. Quindi c'è una riflessione seria in quanto cristiani che non possiamo non fare. Questo implica una fatica indubbiamente, a dovere scardinare alcune idee, preconcetti, però è questo il bello di una crescita non solo umana ma anche cristiana cioè un continuare a oltrepassare i propri schemi, i propri pregiudizi, i propri preconcetti."
NICOLETTA: "Come un abbattimento dei tabù!"
LAURA: "Certo, che li abbatti nel momento in cui, e questa è la rivelazione grande della Bibbia, guardi non tanto il valore ma l'altro. L'unico valore che c'è nella Bibbia è l'altro, è la vita dell'altro. Quindi se tu ti apri alla vita dell'altro e la prendi sul serio, la ascolti, la accogli, la conosci, la custodisci anche, questo è il grande insegnamento che Dio ha fatto con noi ma che ci chiede di farlo tra di noi, perché è questo il modo in cui Lui fa arrivare questo messaggio a tutti, quindi anche con queste persone. Non c'è il valore ma c'è l'Altro nella Bibbia."
NICOLETTA: "Era la paura a fermare questa possibilità di conoscenza e di apertura? Sono delle paure?"
LAURA: "Sì paure, sai anche abitudini, perché poi, almeno io vengo da una storia molto normale, non posso dire di aver avuto paure. Io penso che sono - come dire - pensieri, concetti che per abitudine tramandiamo come un sapere consolidato e inattaccabile. Ci prendiamo poco la briga, anche nelle nostre Chiese, ma anche nelle nostre comunità, di lavorarci su questi concetti, su queste credenze, alla luce del Vangelo. Del resto è la difficoltà che ha avuto Gesù, no? "Si è sempre fatto così" e invece il fatto di dire "va bene, si è sempre fatto così, ma adesso alla luce della vita, di quello che comprendiamo, di quello che viviamo, la parola di Dio ci dice così ma anche cosà perché è una Parola Viva che anche per oggi mi dice qualche cosa di nuovo, mi insegna qualcosa di nuovo". La nostra fede, la fede cristiana non è un pacchetto preconfezionato lì, che vale per tutti i tempi. E' un messaggio di vita che ci viene dato e che va aggiornato sulla vita di tutti i giorni, di tutti i tempi, con le conoscenze che abbiamo, con il vissuto che abbiamo, insieme, anche questo è bello, farlo insieme, proprio per rispondere alle domande che la vita ci pone. Ecco. Questo è un aggiornamento continuo quindi più che paura a volte è anche l'abitudine, poi la pigrizia. Poi certo dietro c'è sicuramente la paura, è faticoso aggiornare, è più comodo dire "è così, si fa così". E' più rassicurante."
LORENZA: "Si scombussolano tante cose, quindi indubbiamente ecco la paura c'è, tu hai un qualche cosa in cui hai messo una tua sicurezza - diciamo così-, è buono... nella Chiesa cattolica lo vediamo molto questo, questa difficoltà di aprire, di interrogarsi su tanti temi della vita. Adesso mi sembra di vederla un po' questa apertura, con questo nuovo Papa che cerca di leggere queste realtà, però il cammino è lungo, ecco."]]>soggetto Bibbia religione tabù amore omosessualità soggetto donna comunità accoglienza maternità femminilità religione parità di genere Bibbia femminismo gerarchia ecclesiastica religione omosessualità Chiesa Battista amore Bibbia tabù religione Concilio Vaticano Secondo gerarchia ecclesiastica femminilità parità di genere laicità fondamentalismo stereotipi Chiesa cattolica religione desiderio scelta maternità responsabilità cura