Elba Teresa: "Con un figlio non avrei avuto la forza e la libertà di generarmi"
Montevarchi 2012 apr. 28 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
Il giudizio sociale start 00:21:36end 00:28:25 Elba Teresa racconta di aver percepito l'orologio biologico verso i 40 anni ma di aver superato il momento rendendosi conto di non aver bisogno di un figlio per sentirsi completa. Ammette di aver sentito ostilità e pregiudizio in quanto donna sola e extra-comunitaria soprattutto in Italia dove il femminile per ragioni di tradizione cattolica è più associato a figure salvifiche.trascrizione ELBA TERESA: "Dopo ho avuto una ricaduta quando mi sono innamorata un'altra volta, a più di quarant'anni. Lì ho avuto la ricaduta, che hanno tante donne, adesso fino a quando biologicamente ho avuto una ricaduta nel senso: "bueno, se non ho un figlio adesso, non ce l'ho?". Però sempre nella soglia dell'essere innamorata, quindi in una situazione di non consapevolezza, una situazione di non consapevolezza, ossia l'innamoramento è un'esperienza stupenda però che non è determinante, quelle cose che si possono fare o scegliere in uno stato di innamoramento, dopo non è detto che rappresentino una questione di base, no?
Allora lì sono stata fortunata, non l'ho avuto. Sono stata tentata. Dopodiché ritrovandomi già... credo che lì è stato il momento della vera presa d'atto, dove ho scelto ulteriormente e scelgo ogni volta che mi sento, ossia che mi rendo conto che non ho bisogno, non ho avuto bisogno, non ho bisogno di avere un figlio per sentirmi essere al mondo. Non dico sentirmi donna, perché per me l'essere donna non passa per essere madre, al contrario. Io sempre mi sono sentita una donna e sono stata contenta di esserlo però non mi sono sentita mai minorata per non essere madre, non è che mi manca un figlio, sento che non mi manca, mi mancano tante altre cose ma non avere un figlio fisico, carnale. Quello che sì, nella mia condizione di donna diversa, diversa perché non ha scelto la famiglia tradizionale, avere dei figli, io l'ostilità l'ho sentita tanto da tante donne e da tanti uomini e da tante persone. La diffidenza, no? Il poco di buono, una donna che non ha una famiglia tradizionale, non ha figli chi è? Questa cosa sì, però l'ho sentita sempre nel primo impatto dopo quando le persone mi conoscono a me interessa quello, chi mi apprezza è che mi conosce però non è facile vivere in una società
In cambio a Londra questa cosa non la ho sentita, questa cosa l'ho sentita qui soprattutto, perché quando ero giovane in Argentina Guarda, ti dico questo: una donna che non ha figli, una donna diversa, una donna sola, me lo hanno detto allora mi hanno detto questo, perché io sono donna sola e straniera, extracomunitaria.
"Voi extracomunitarie venite a rubarci i lavori e gli uomini!" Ti immagini che ci invitano a cena? Se pensano di noi che rubiamo gli uomini, i mariti, il lavoro: ti invitano a cena? dopo certamente, non siamo donne affidabili. Allora la Madonna, la madre, la Madonna, la madre questo bisogno dell'immaginario di tutte queste figure salvifiche, che dopo di funzione salvifica non ne hanno nessuna in cambio noi non siamo rassicuranti. Per nulla perché stiamo dicendo, testimoniando che si può vivere veramente bene, diversamente, essere e stare bene; io a volte sono anche felice, quello non vuol dire che non soffro, ho tutti i mali anche, però anche tutti i beni mi posso permettere, perché ho imparato dai mali. Io ho imparato dal male, mi sono potuta permettere di imparare da tutto il male, da tutta la sofferenza che ho vissuto. Però se tu vivi pensando che il male va evitato, che male ha a che fare con l'altro, che il Papa, che la Madonna, che è meglio stare accanto alle persone che ti salvano, che ti danno, che ti riscaldano: allora noi siamo un ostacolo terribile per tutto questo, perché siamo la coscienza della vita e della morte che non si escludono, che vanno lì di pari passo.
Mi ricordo quando sono andata al teatro a vedere Garcia Federico Lorca che ha questa sensibilità per parlare delle donne incredibile: Yerma è la storia di una donna sterile che in quanto sterile viene cacciata dalla famiglia, dal marito, da tutti. Quindi la donna che non può procreare, una donna quindi da rifiutare, da lapidare come l'adultera, come la prostituta, come la...
Bueno, sì, io ho vissuto, quando ero giovane, trovavo alcune delle mie compagne molto preoccupate per il tema "figli sì, figli no", quindi mi domandavano, a una età dove, diciamo a una certa mia età, mi domandavano: "Ma a te non preoccupa il fatto che non avere figli?"
"No". A me il fatto di non avere dei figli non mi ha fatto sentire mai che mi mancava qualche cosa. Sono stati gli altri, io sentivo che era problema degli altri, forse, un problema dell'altro, un problema che mi portava l'altro, non un mio problema. Però dipende dall'educazione, dalle classi, perché una cosa è le donne di una certa classe, la classe dominante è un conto, la classe povera un altro, la classe media ossia, è una questione di classe, di biologia, di valori, per cui la cosa è diversa. Però io appartengo a una generazione dove, per fortuna sì, già la discriminazione non era così forte per noi donne che abbiamo deciso di non avere dei figli."
English:
ELBA TERESA: "I had a sort of relapse, when I fell in love again, in my 40s. That's when I reconsidered it, like many other women, until you biologically can. I gave it some thought again such as: "If not now, when?" But always when I was in love, so in a state of mind not totally rational. Not rational. Falling in love is a wonderful experience but it's not a determining factor. The things you choose to do when you're in love don't necessarily represent a fundamental matter. So back then I got lucky and I missed the opportunity.
I was tempted, but... Then, finding myself already... I think that's when I've actually realized. I chose again. And I keep choosing every time. I realize that I never needed to have a child in order to feel fulfilled. Not feeling a woman, I don't think you need to be a mother in order to be a woman. Quite the opposite. I always feel like a woman and I'm glad to be one. I never felt that I was a lesser person because I never had a child. I don't regret not having children. I don't. I regret many other things but not having a child of my own. However, I felt myself classified as a different woman. because I didn't choose to have a traditional family and children. I really felt hostility coming from many women, from many men, people in general. The skepticism. I was a bad person, because what's a woman who doesn't want a traditional family? That, I felt. I always felt it in the beginning, mainly.
When people get to know me... I care that people who know me can like me. But it's not easy to live in a society... I haven't felt this way in London. I've felt it here mainly, as when I was young, in Argentina... "A childless woman", "different", "alone", that's what they said about me. That's what I've been called: I'm alone, foreign, or rather a non-EU immigrant. "You foreign women come to steal our jobs and our men!" Do you think they invite us to dinner?
They think that we steal men, husbands, jobs. Would they invite you to dinner? Certainly, we aren't reliable women.
Our Lady, the Mother... There's this need to have redeeming figures, that actually don't have a redeeming function. By contrast, we are not reassuring. Not at all. We are the living proof that it's possible to have a good life by living differently, and it's possible to feel good. Sometimes, I'm even happy that doesn't mean that I don't struggle. I went through bad things, but also good things. That's because I've learned from the bad things. I had the chance to learn from all the bad that happened, from all the suffering.
If you think the bad things must be avoided at all costs, that bad things come from the others, that the Pope, that Our Lady... That is better to be with people who can rescue you and redeem you, in this case we are a terrible obstacle, because we're aware that life and death don't exclude each other, they go side by side. I remember when I went to the theater to see Garcia Federico Lorca. He has this incredible awareness when talking about women. Yerma: it's a tale about a sterile woman, and as such she is rejected by her family, her husband, everyone. So, the woman who is unable to procreate, is to be rejected, to be stoned as an adulteress, a prostitute...
So, yeah... When I was younger I saw some of my friends very worried about the "child, no child" topic. Reaching a certain age they asked me: "Aren't you worried about not having children?" Not having children never made me feel like I was missing something. It wasn't me, it was more of an issue for others. The problem was brought to me by the others, it wasn't my own. Yet...It depends on education, on social classes, because one thing is being a woman of a certain class. Ruling class is one thing, the poor class another, the middle class yet another. It's a matter of class, of ideals, of values which makes a difference. Luckily, I belong to a generation where the discrimination wasn't so strong against women who decided not to have children."soggetto razzismo giudizio sociale persone citate Garcìa Lorca, Federico (poeta) [persona citata] Maria di Nazareth (madre di Gesù) [persona citata]