skip to Main Content

Associazione Orlando: "La ricchezza delle narrazioni sulla non maternità"



Testimonianza di Gioia start 00:08:33end 00:13:43 Gioia esprime la necessità di interrogarsi sul tema, ancora tabù, di non avere figli e sulla condizione della donna senza figli, spesso considerata mancante, oggetto di giudizio sociale anche nel rapporto con amiche o colleghe con figli. Gioia racconta la sua esperienza personale di donna senza figli e femminista.trascrizione GIOIA: "Il tema mi ha interessato molto perché è un tema tabù, non se ne parla mai; e quindi, come tutte le cose che… invece la maternità è un tema molto complesso. Ed è vero quello che hanno detto anche altre, che, in realtà, nessuno ti dice perché ha fatto dei figli. È comunque un tema che è difficile da esprimere, però dei punti sicuri, secondo me, ci sono.
La donna che non fa dei figli è vista come una persona strana, forse anche la pecora che non fa dei figli è lunatica, non so perché mi viene la parola lunatica, forse è collegato: sei strana, sei una donna mancante, ecco. E allora, di fronte a questa cosa, io non mi sono mai sentita strana, io ho scelto di non fare dei figli ma come me c'erano tantissime donne in quel periodo. Non so se anche adesso vale questo discorso… quindi io non mi sentivo anormale. Addirittura, come dicevo a Franca, a me m'ha sfiorato tardissimo, avevo talmente scelto a quattordici anni, credo, e la scelta era che non volevo fare la casalinga. Non so perché io, questo è un tema molto forte, non so perché la casalinga io la attaccavo e chiaramente la spinta a far della carriera, io riuscivo bene negli studi, dicevo: "perché io non devo lavorare come un uomo, guadagnare come un uomo, far carriera come un uomo?"
È chiaro che tutto quello oscurava… col senno di poi ho visto tante, tante donne che hanno fatto una splendida carriera e che hanno dei bellissimi figli; quindi, il discorso non torna poi tanto, però il fatto che ci fossero altre mie amiche che non hanno fatto dei figli e che incontro ancora, ripeto della mia generazione... e vi dico che il primo documento che io ho fatto con le donne, le prime femministe, il primo volantino che abbiamo fatto era sulla non maternità. È una cosa che a me colpì molto, quindi già ebbi subito questo impatto con pensieri che avevo fatto da sola: "non voglio fare la mamma, non voglio fare la casalinga", e queste qui che anche loro discutevano. E discutevano perchè la critica era "non è naturale fare dei figli". Il fatto che io… solo a trentacinque anni vagamente mi è sfiorata l'idea che forse potevo fare un figlio, forse avevo censurato prima questo desiderio o non desiderio, non so neanche come definirlo… però mi ha fatto capire che non è poi tanto così naturale, non c'è una naturalità del desiderio di voler essere mamma. Io non sento mai nessuna che mi dice: "voglio un figlio per questo e per questo e per questo". Càpita, oppure come vedo al cinema o alla televisione: "decidiamo di fare un figlio". Cose molto banali, ecco. Su un tema così complesso c'è sempre banalità per questo è interessante il vostro lavoro, il vostro progetto, perchè una si deve interrogare, insomma, sia sul perchè non lo fai che… le motivazioni possono essere tantissime e la casualità di chi decide di fare un figlio… quindi secondo me interrogarsi fa solo bene, ecco; e soprattutto evitare questi giudizi che vengono dati.
Devo dire che io non ho mai sentito… non mi sono mai sentita menomata perché non ho fatto un figlio rispetto ad un'altra che ha dei figli, però sicuramente delle differenze ci sono, nella vita sociale, perchè anche sul lavoro c'è la differenza!
Noi - mi ricordo - si chiamava la "sindrome di Cenerentola": quando si faceva le riunioni - io lavoro in un ente pubblico - alle quattro e mezza le donne schizzavano via. Io che non avevo figli mi inventai che avevo una madre malata perchè volevo schizzare via anche io, perchè dopo rimanevo lì… per dirti che ci sono dei condizionamenti, anche se io mi sentivo tranquilla perché tante mie amiche non lo avevano fatto, però nelle circostanze poi pagavo il fatto che ero diversa dalle altre.
Oppure, se tu vedi, non so: non ti puoi azzardare a fare un giudizio su dei bambini che vengono educati male che ti dicono: "Tu non hai figli non lo sai". Oppure l'altro aspetto, quello dell'invidia, alle volte sei anche invidiata, delle volte fai un po' compassione, non so una che mi diceva: "ah, tu non sai, la cosa più bella del mondo è fare dei figli". Io dicevo: "ma io ho viaggiato tanto!" mi difendevo, e il fatto che mi dovevo difendere, evidentemente non è tanto accettato. Nello stesso tempo venivo invidiata e venivo invidiata quando i figli sono in adolescenza, che danno dei problemi bestiali, quasi tutti, allora tutte mi dicono: "beata te che non hai dei figli, che non hai questi problemi". Quindi è sempre duplice la cosa, è un aspetto di contraddizione che secondo me è interessante studiare. Ecco questo è un po' quello che volevo lanciare, ecco."

English:
GIOIA: "I was very interested in it, as it's a taboo topic, you never talk about it, so as all things... While motherhood is a very complex subject. And it is true, what others also said, that nobody actually tells you why they had children. It's the same thing, it is something difficult to express. But some defined points are there, in my opinion.
The concept of a woman who does not want children, is seen as a weird person, maybe even the sheep that does not reproduce is lunatic. I don't know why the word lunatic comes to me, perhaps it is connected. You're weird, as a woman you are missing something. Well, considering this, I never felt strange, I chose not to have children. but lots of other women chose this back then. I don't know if this is the same nowadays, but I didn't feel weird. Even, as Franca said, I started to think about it very late, I had taken my choice at fourteen I think, and I chose not be a housewife.
I don't know why, I felt this very strongly. I don't know why for me being a housewife was...and clearly I felt the thrust to have a career. I did well in my studies, I thought, why shouldn't I work, earn, and have a career as men do? Clearly all that blurred out... With hindsight, I've seen many women who had a great career, who have beautiful children, so it's not always like this. But the fact that there were other friends of mine who had no children and who I still meet around... Again, women of my generation... Think that the first document I'v done with the first feminists, the first flyer we made was about non-motherhood. That struck me very much, I had this impact right away,with my own thoughts, I don't want to be a mom, nor a housewife, and these people debated about this topic. The debate revolved around the fact that it's not natural to have children. Thinking that only around 35 I vaguely started considering that maybe I could have a child, maybe I had censored before this desire, not desire, I don't even know how to define it,but it made me understand that it is not so natural. It's not a natural having the desire to be a mother.
I never hear anyone saying: "I want a child for such and such a reason. It happens." Or as portrayed in the movies or in TV: "We decide to have a baby" Very trivial things, here. Such a complex subject is always approached in trivial terms. That's why your work and your project is interesting, because you have to ask yourself, on both why you don't or why you do...
There may be many reasons,for people to decide to have children. I think questioning this can only good. Above all, avoid things like... these judgments that are given. I must say that I never felt any less because I had no children compared to those had. But surely there are some differences in social life, because well, even at work there is a difference. I remember it was called the Cinderella syndrome, when we had meetings, I work in a public agency, at 4:30, women rushed off. Not having children, I made up I had a sick mother, because I wanted to get away too. There is some conditioning. Although I was at peace with it,because many of my friends didn't have them, but in those circumstance, I paid the price for being different. Or else, I don't know, you can't dare to say somethingabout children who are poorly educated:"You don't have children, you can't know." Or the other aspect, that of being envious: sometimes they are jealous, sometimes you are pitied. One who told me, "The most beautiful thing in the world is having children." I said, but I've traveled a lot. I defended myself. Since I had to defend myself, clearly it is not well accepted. At the same time I was envied when the children are in their teens, giving huge problems, almost everyone, they say to me: "Lucky you with no children, you don't have these problems." So it's always twofold, I think it's interesting to analyze this conflicting aspect. This is a more or less... what I wanted to put on the table."
soggetto invidia lavoro amiche giudizio sociale istinto materno scelta femminismo


Back To Top