skip to Main Content

Paola: "L'impegno come comadre ha dato molta più forza al mio femminismo"
Paola Ecuador
Cuenca (Ecuador) 2018 ott. 10 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour



Le ragioni della scelta e i giudizi sociali start 00:00:00end 00:05:05 Paola racconta la sua vita e in particolare le origini del suo attivismo all'interno dei movimenti giovanili nella città di Cuenca, in qualità di militante femminista: inizia così a riflettere sulla possibilità di non diventare madre, scelta che viene apertamente criticata nel contesto universitario in cui è immersa. Paola racconta come la concezione della maternità in quanto libera scelta determini anche il suo posizionamento politico: restituire potere all'individualità delle donne rispetto al controllo del proprio corpo e della propria sessualità.trascrizione PAOLA: "Ciao, sono Paola Hidalgo, sono Cuencana. Beh, sono nata a Loja, una città a sud dell'Ecuador, e vivo a Cuenca da quando ho cinque anni. Ora ho trentatré anni. Lavoro da quando ho diciassette anni nel movimento giovanile. Sono stata in vari movimenti giovanili e sono stata anche coinvolta nel movimento femminista di Cuenca.
Le iniziative che abbiamo fatto negli ultimi anni sono state poche e di breve durata. Tuttavia, queste iniziative mi hanno aiutato a rafforzare il mio pensiero femminista e anche a indagare più in profondità. Ho deciso di non voler avere figli all'età di sedici anni: mi interrogavo molto sul tema della maternità, del perché noi donne dobbiamo seguire sempre un cammino, una rotta già prestabilita. No? Perché non dovremmo metterlo in discussione? Tuttavia, le mie argomentazioni erano ancora piuttosto fiacche, diciamo così, perché avevo bisogno di leggere, dovevo indagare di più, coinvolgermi con più persone che condividevano la mia linea di pensiero. Sono arrivata all'università e la mia posizione veniva spesso messa in discussione. Tutti pensavano che avessi avuto qualche trauma nella mia infanzia, o che ero troppo giovane per decidere di non diventare madre. Sono arrivati a dirmi che forse avevo avuto qualche brutta esperienza con mio padre, e che per questo aveva deciso di non essere mamma. Hanno fatto alcuni giochi psicologici che non avevano molto a che fare con la mia decisione, e con il dire, "beh, non vuole essere mamma perché non vuole e basta. No? Tuttavia, con il passare del tempo, dopo aver letto molto di più sul femminismo, sul diritto di decidere, l'autodeterminazione del nostro corpo, ho capito che era quello che volevo e che il tema della maternità è una costruzione culturale e sociale. Maggiormente qui a Cuenca, dove siamo super legate al tema di Maria, "il marianismo" è ovunque, la Vergine Maria. Le donne sono complete solo quando sono madri. E te lo chiedono sempre, sai? Perché non vuoi? Hai avuto qualche brutta esperienza? La tua decisione viene sempre legata, infrangendo quel canone stabilito, è sempre collegato a brutte esperienze che avresti potuto avere in passato. Certo che alcune donne potrebbero aver avuto brutte esperienze, ma ogni decisione è differente, no? E per molte ragioni diverse. Tuttavia, credo che il tema della maternità parta dal pensiero sovversivo, dall'invertire la norma prestabilita per le donne. Noi donne abbiamo un percorso prestabilito da seguire, da quando nasciamo, da quando siamo adolescenti, da quando raggiungiamo la giovinezza già sappiamo cosa succederà dopo. Quindi capovolgendo questa norma siamo portate a trasgredirla e dire non voglio essere mamma. Perché la maternità non sarà una delle realizzazioni che ho in mente per la mia vita. Io mi sto realizzando professionalmente, giorno dopo giorno mi sto realizzando anche personalmente, e penso che siano cose con un valore politico, perché il non essere madre è per me una scelta politica. Posso sostenere le maternità desiderate, posso anche sostenere il tema della decisione delle donne a diventare madri o a non esserlo. Ma penso che sia pienamente una decisione individuale, e non deve essere un'imposizione, perché la maternità tanto quanto tutto ciò che riguarda la sessualità femminile, passa per il nostro corpo, ci attraversa la pelle. E penso che solo noi possiamo decidere a partire da questo, delle cose che ci attraversano come donne, della discriminazione che ci tocca, del tema dei diritti che non sono soddisfatti, del tema della poca libertà di autodeterminazione del corpo, della sovranità sui nostri corpi. Ci sono molte cose che forse le persone non capiscono quando si parla di decisione di non essere mamma. Ma io credo che sia un forte posizionamento politico che parte dall'individualità."

English:
PAOLA: "Hi, I'm Paola Hidalgo, I'm Cuencana. Well, I was born in Loja, a southern city in Ecuador,and I live in Cuenca since I was 5 years old, I am 33 now. Since I was 17, I've been working in the youth movement.I've been in some youth movements and I also got involved in the feminist movement in Cuenca. The initiatives we have had for a few years now have been few and short-lived. However, these initiatives have helped me to reinforce my feminist thinking and also to do a lot more research. I decided not to be a mother at the age of 16. I questioned a lot the subject of motherhood, of why women should always follow a path, a direction that's already established. Right? And why shouldn't we question that? However, my arguments were still a bit weak, let's say, because I needed to read further, I needed to do more research, engage with more people that agree to my way of thinking. I got to college and because of my thinking I was quite questioned. Everybody thought I had suffered some trauma in my childhood. That I was too young to decide not to be a mother, they also told me that maybe I had some bad experience with my father, and that because of this I had decided not to be a mom.They played some psychological games which had not much to do with the decision itself or the subject of saying, "well, she doesn't want to be a mom and that's that, period. Right?" However, some time later when I read a lot more about feminism, about the right to decide, women's sovereignty over their bodies, I realized that's what I wanted and that the theme of motherhood is a cultural and social construction.Even more so here in Cuenca, where we're super related with the theme of Mary, "marianism" all the time, the Virgin Mary. Women are complete when we get to fulfill the role of mothers. And they always ask you that, don't they? Why don't you want to, I mean, did you have any bad experiences? Your decision is always connected, or the breaking of that established canon, is linked to bad experiences that you may have had in the past. Of course some women may have had bad experiences, each decision is different, isn't it? And there may have been many reasons. However, I think the topic of motherhood comes from subversive thinking, overturning the established rule for women. As women, we have a certain established path since we were born, since we were teenagers, since we reached youth, knowing what's going to happen next. So, overturning the norm, you transgress the norm saying I don't want to be a mom. Because motherhood is not going to be one of my life's fulfillments. I'm relized professionally, day after day I am fulfilling myself as an individual, and I think that this is something that you have to take in a political sense because this is my political stand, not being a mom. I can support the desired motherhood, I can also support the topinc of women deciding to be mothers or not. But I think it's totally up to a personal decision and it should never be imposed, because motherhood as well as anything else related to female sexuality,go through our body, they go through our skin. And I think only us can decide starting from it, from the things that go through us as women, from the discrimination we suffer, from the issue of rights that are not fulfilled, from the little freedom we have over our body to decide, from body sovereignty, and all that. There are many things that maybe people don't understand when talking about deciding not to be a mom. But I think it's a strong political stand, an individual one."

Español:
PAOLA: "Hola, soy Paola Hidalgo, soy Cuencana. Bueno, nací en Loja, una ciudad al sur del Ecuador, y vivo en Cuenca desde que tengo 5 años,tengo 33 años. Trabajo desde que tengo 17 años en el movimiento de organización juvenil. He estada en algunos movimientos de organización juvenil y también me involucré en el movimiento feminista en Cuenca. Las iniciativas que hemos tenido desde hace algunos años han sido pocas y de corta duración. Sin embargo, estas iniciativas me han ayudado a reforzar el pensamiento feminista y también a investigar mucho más.Yo decidí no ser madre cuando tenía 16 años. Me cuestionaba muchísimo el tema de la maternidad, de porqué las mujeres debemos seguir siempre un camino, un rumbo que ya está establecido. ¿No? ¿Y porqué no debemos cuestionar eso? Sin embargo, tenía todavía mis argumentos,así como un poco flojos, digamos así, porque me faltaba leer mucho, me faltaba investigar más, involucrarme con más personas que estén de acuerdo a la línea de pensamiento que yo tenía. Llegué a la universidad y por mi pensamiento era bastante cuestionada. Todo el mundo pensaba que tenía algún trauma en mi niñez. Que era muy joven como para haber decidido no ser madre,también me dijeron que yo había tal vez tenido alguna mala experiencia con mi padre, y que por esto había decidido de no ser mamá. Hicieron algunos juegos medio psicológicos que estaban distantes al tema de decidir y al tema de decir, bueno, sí, ella no quiere ser mamá porque no quiere y punto.¿No? Sin embargo pasó el tiempo cuando ya leí mucho más de feminismo, de derecho a decidir, de soberanía del cuerpo de las mujeres, me di cuenta que eso es lo que quiero y que el tema de la maternidad es un tema de construcción cultural y social. Más aún aquí en Cuenca, donde estamos súper relacionadas con el tema de María, el marianismo todo el tiempo, la Virgen María. Las mujeres somos completas cuando llegamos a cumplir el rol de madres. Y siempre te preguntan eso, ¿no? ¿Por qué no quieres, o sea, tuviste alguna experiencia mala? Siempre va ligado tu decisión, o romper ese canon establecido, va ligado a malas experiencias que pudiste haber tenido en el pasado. Claro que algunas mujeres pudieron haber tenido malas experiencias y pues las decisiones son variadas, ¿no? Y son por muchas razones. Sin embargo, yo creo que el tema de la maternidad va desde el pensamiento subversivo, desde revertir la norma establecida para las mujeres. Las mujeres tenemos ya cierta línea establecida desde que nacemos, ya desde que somos adolescentes, desde que ya llegamos a la juventud y ya sabemos qué es lo que va a pasar luego. Entonces con ese revertir la norma y portarte transgredir a la norma y decir no quiero ser mamá. Porque la maternidad no va a ser una de la realizaciones que tenga en mi vida.Yo me estoy realizando profesionalmente, me estoy realizando también día a día personalmente y creo que son cosas que los debes tomar de forma política, porque este es un posicionamiento mío político, el no ser mamá. Yo puedo apoyar las maternidades deseadas, puedo también apoyar el tema de la decisión de las mujeres a ser madres o a no serlos. Pero creo que plenamente es una decisión, y no pasa nunca por una imposición,porque la maternidad, tanto como todos los temas que pertenecen a la sexualidad femenina, pasan por el cuerpo, nos atraviesan la piel. Y creo que sólo nosotras podemos decidir a partir de ello, de las cosas que nos atraviesen como mujeres,de la discriminación que nos atraviesa,del tema de los derechos que no son cumplidos,del tema de la poca libertad en nuestro cuerpo para decidir, de la soberanía corporales, entonces. Hay muchas cosas que quizá las personas no entiendan cuando se habla de decisión de no ser mamá. Pero yo creo que es un posicionamiento político fuerte desde la individualidad."
soggetto padre scelta trauma femminismo università adolescenza realizzazione giudizio sociale maternità corpo sessualità controllo libertà religione diritti


Back To Top