Marta Cavicchioni: "Vorrei lasciare prospettive e possibilità"
Roma 2023 nov. 27 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
La responsabilità delle scelte start 00:05:46end 00:07:42 Marta Cavicchioni riflette sulla dinamica socialmente violenta per cui ogni devianza dal comune agire o sentire viene aggredita e messa al bando. L'arte, e la creatività innata in tutte le persone, può consentire di dialogare con la complessità del vivere.trascrizione MARTA CAVICCHIONI: "Diciamo che non sono soltanto una donna senza figli.
Sono una donna che sceglie di andare in bicicletta perché è il mezzo che sente più vicino in una società e in una città ostile come Roma.
E quindi sono scelte che poi in qualche modo paghiamo, no?
Insomma, Lunàdigas dà anche un... ci dà una finestra, diciamo, rispetto al personale che viene intaccato quando fai una scelta che non è consona rispetto alle norme sociali, no?
C'è sempre qualcosa che ti aggredisce perché non puoi metterle in discussione,
non devi metterle in discussione.
Non è tanto che aggredisce te, ma quanto quello che rappresenti.
E sempre lì è il motivo per cui per me le immagini sono molto potenti, quindi quello che rappresenti quando ti scontri con una... quando anche solo con il tuo corpo rappresenti una differenza che a volte fa scatenare una violenza, essendo donne, appunto.
Quella cosa dell'utero, del dover procreare, di dover agire in un determinato modo, di non poter essere arrabbiate quando siamo arrabbiate.
Cioè, tutto questo è molto più complesso, no?
Cioè, nel senso... Non è solo una scelta, secondo me, è una complessità che ti apre una prospettiva differente, che è esattamente quello che si fa con l'arte.
Quindi questa creatività noi ce l'abbiamo, ma noi, non solo donne, anche persone che non hanno l'utero o persone che non lo vogliono usare, o persone che non possono usarlo per procreare.
Questa cosa secondo me è fondamentale che la sentiamo."
English:
MARTA CAVICCHIONI: "I'm not just a childfree woman, I am a woman who chooses to ride a bicycle because it is the vehicle I feel closest, in a society and in a city as hostile as Rome.
Therefore, somehow we'll pay for these choices. Somehow, lunàdigas also gives a... It offers us a window, let's say, for our own personal experience affected
when you make a choice which does not reflect the social norms, right?
There's always something attacking you, because you can't and you must not question them. It's not attacking you personally, but what you stand for.
And that's exactly why for me images are very powerful, it's what you represent when you clash with something.
When even just with your body you stand for something different, this sometimes triggers violence, being women. That thing about having an uterus, of having to procreate, having to act in a certain way, not being able to show anger when we're angry. I mean, all of this is much more complex.
I mean... It's not just about one choice, I believe it's a greater complexity that opens up a different perspective, which is exactly what you do with art.
So, we have this creativity.
Not just us women, also people who don't have a uterus, or people who don't want to use it, or people who can't use it to procreate.
For me, it's crucial that we feel this thing."soggetto arte violenza devianza scelta Ente e ruolo Lucha y siesta