Marta Cavicchioni: "Vorrei lasciare prospettive e possibilità"
Roma 2023 nov. 27 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
Eredità materiale e spirituale start 00:10:31end 00:13:29 Marta Cavicchioni riflette sul tema dell'eredità in mancanza di figli e in mancanza di una struttura familiare di riferimento. Esprime il suo desiderio di lasciare attraverso tutta la sua produzione artistica possibilità e prospettive per altre persone impegnate in percorsi di attivismo e di ricerca di sé.trascrizione MARTA CAVICCHIONI: "Cosa lasceremo, e a chi e in che modo possiamo lasciare quello che abbiamo fatto o che abbiamo di più caro?
Tipo Bruno [la sua biciclettaa chi lo lascerò se mi succede qualcosa, no?
E in che forma, in che modo costruire questa cosa quando non hai appunto delle persone direttamente insomma, che la struttura sociale ha detto a cui affiderai queste cose ma a volte anche affettivamente, insomma, ti fa piacere che un figlio o una figlia abbia delle cose a cui tieni.
Questa è una bella domanda, io mi sono... cioè sicuramente dobbiamo costruire appunto ritorniamo a quella cosa delle piccole tribù.
Credo che io vorrei che tutte le cose che ho prodotto possano creare una possibilità alle altre persone.
Quindi non lo so, più che tenerle, nonostante tutto, io direi vendete tutte le mie opere e speriamo che le comprino a tantissimo per dare la possibilità a un'altra persona di fare un percorso di attivismo che sostenga le altre donne,
le altre persone marginalizzate, che ponga altre domande ancora più profondamente, ancora più in là, spingendosi ancora più avanti per tentare di arrivare al profondo di noi, e di potersi esprimere per quello che siamo.
Una roba che teoricamente dovrebbe essere semplicissima, invece è complessissima.
Lo sarebbe comunque anche fuori da tutta una serie di strutture, perché comunque... però, diciamo che noi su questo proprio ancora abbiamo insomma degli strati talmente forti che ci dobbiamo lavorare tantissimo.
E quindi quello e lasciare... io vorrei lasciare possibilità e non so a chi.
Cioè, forse non mi serve sapere a chi, direttamente, però vorrei lasciare delle possibilità.
Non faccio arte per me, anzi io ogni volta che mi pongo a fare arte ho bisogno di un momento in cui mi ripulisco delle mie tensioni, ma proprio non le voglio mettere lì. Cioè, quelle sono le mie. Voglio tenere invece tutte quante le intuizioni che ho, anche vivendo nelle tensioni.
E quella roba lì è una cosa che posso condividere perché sono prospettive e possiamo unirci.
È un po' come... scopro una cosa che io non conoscevo e nessuna persona me l'aveva data.
E vorrei che per quel poco che posso fare io con il mio lavoro vorrei darla anche alle altre persone. Già, no? Dire: "c'è questa possibilità"."
English:
MARTA CAVICCHIONI: "What will we leave, and to whom and in what way can we leave what we've done or what we care the most about? For example, Bruno, to whom will I leave it if something happens to me, right?
And in what form, how to build this thing when you don't have people directly connected, recognised by the social structure to whom you will entrust these things. But sometimes also for a matter of affection, you're happy that a son or daughter will have things you care about.
That's a good question, I often... Surely, we have to build something, going back to the idea of small tribes. I think I would like that all the things I produced could create a chance for other people. So I don't know, rather than keeping them, I would say sell all my works hoping they will be bought at a high price to give the opportunity to another person to do a path of activism that supports other women, other marginalised people.
Someone who would dare to question even more in depth, pushing even further to try to get deep inside of us, and to be able to express for who we are.
Something that theoretically should be very simple, but that instead it is very complex. It would be even outside a whole series of structures, because anyway... However, let's say on this we still have such thick layers that we have to work a lot on it. That's one thing. I would like to leave opportunities, and I don't know to whom. Maybe I don't need know to whom, directly, but I'd like to leave some opportunities.
I don't make art for myself, on the contrary, every time I set out to make art I need a moment in which I cleanse myself of my tensions. Totally, I don't want to put them there. I mean, those are mine. I want to keep instead all the insights I have, even living in tensions. And that stuff is something that I can share, because they are perspectives and we can come together. It's kind of like... I discover something I didn't know and no one had given it to me. And I would like, with as much I can do with my work, I'd like to give it to other people as well, saying there is this possibility."]]>soggetto eredità arte Ente e ruolo Lucha y siesta