Silvia: "A 13 anni ho saputo che non avrei avuto figli"
Leverano (Lecce) 2023 nov. 17 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
Differenze tra Francia e Italia start 00:12:24end 00:17:12 Silvia racconta delle differenze che percepisce tra Italia e Francia in ambito sociale e in particolare lavorativo rispetto alle donne con figli. .
Riflette inoltre su come le aspettative sociali influiscano non solo sulla sessualità ma sulla vita relazionale delle donne. Infine non trova un'espressione francese per indicare le donne nubili.trascrizione SILVIA: "Ho l'impressione che l'ingiunzione che pesa sulle donne in Francia è molto di più al giorno d'oggi quella professionale. Per questo le donne hanno sempre bambini più tardi - diciamo c'è anche un sistema istituzionale che permette, cioè l'asilo nido... come si vede la differenza anche tra la Francia e la Germania: la Francia rimane un paese che sostiene molto la maternità e dunque anche la carriera professionale delle donne che scelgono di essere madri. Però comunque ho l'impressione che le donne mettono spesso più al secondo piano la famiglia e l'espressione della loro maternità rispetto al lavoro che rimane sempre al primo piano. Io ho un'amica psichiatra che è diventata madre sei mesi fa e sta già al lavoro: con la baby-sitter che si occupa del bambino di sei mesi, però con una propensione anche, appunto, a considerare che l'utilità sociale che ha è di essere psichiatra, non è di essere madre e che la parte della maternità è quasi la sua isola deserta, il suo posto segreto dove può respirare, essere un po' meno, diciamo, al confronto con le realtà difficili che affronta. Però è più ipocrita perché comunque quello che a me la società italiana sta rivelando è una realtà che io magari in Francia potevo fare finta di non vedere, ma che è presente in modo molto subdolo su tutte le donne.
E appunto c'è un giudizio sociale, c'è un giudizio morale fortissimo e ci sono questi momenti dove ti ritrovi con gli amici di una vita che stanno in coppia da una vita, che stanno lì, che l'ultima tappa è solo avere figli e comprarsi la casa e tu sei sempre quella strana perché hai storie con uomini diversi, viaggi ovunque, non è ben chiara la professione, il divenire professionale. Dunque, secondo me ci sono differenze, però differenze di sfumature, non tanto di natura, cioè di dove lo sguardo sociale verrà a bastonarti di più. Però è vero che mi sento molto diversa dalle donne italiane che incontro perché spesso è anche solo la questione della sessualità o della relazione immediatamente sei categorizzata, devi definire - la definizione della donna è poi praticamente la definizione dell'uomo a cui appartiene o con chi sta o con chi non sta, se è single. La tristezza di tantissime ragazze che vedo di trent'anni perché non stanno in relazione, che si attaccano a delle relazioni tossiche pur di stare in coppia, pur di avere una proiezione sul fatto di corrispondere alla norma sociale... questo è abbastanza forte come constatazione. Però nello stesso tempo mi rendo conto che mi confronto con me stessa: che cosa voglio, chi voglio essere; con chi, con che tipo di persona desidero stare, che accetti, diciamo, nella complessità della mia situazione, quello che sono.
In Francia, se ci penso, penso immediatamente al termine spregiativo che viene associato agli uomini, ossia "vieux garçon": vecchio ragazzo appunto; per le donne il fatto che non esiste o il fatto che non ci penso, che non mi viene in mente... come se non esistesse, rivela bene l'ambiguità in rapporto alle donne in Francia, ossia non esiste una donna cèlibataire, che è una donna celibe, però non c'è manco il disprezzo italiano, cioè non viene proprio considerato questa cosa qua è appunto più ipocrita."soggetto giudizio sociale carriera lavoro maternità senso di colpa sessualità definizioni lingua