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Francesca C: "La maternità mi ha fatto sentire disabilitata"



Rapporto di coppia start 00:07:54end 00:12:55 Francesca racconta che l'esperienza della maternità le ha mostrato i limiti della relazione con il partner. Si è sentita depotenziata in un ruolo di cura e non compresa. Di nuovo, Francesca invoca la condivisione delle esperienze tra donne per vivere un sano equilibrio tra responsabilizzazione e evitamento dei sensi di colpa.trascrizione FRANCESCA: "Non so a me appunto ha ferito molto la... Non so, non ho mai pensato tanto all'assenza delle istituzioni. Forse perché appunto [sono partita IVA nel campo artistico, sono abbastanza abituata ad arrangiarmi. Ci sono io, ho fatto la mia scelta, sono responsabile, viaggio, la realtà è questa, ho scelto di di vivere in Italia. È così. L'ho scelto di vivere in Italia, cioè per resistenza e resilienza, non so definirla in altro modo. Cioè, potevo andare in Germania, magari poteva essere veramente una storia diversa, però sono qua. Quindi mi sento responsabile e non delego alle istituzioni. Però invece ho proprio avuto la ferita rispetto a quello che mi aspettavo dalla relazione e quindi da chi ho anche sposato per tutelare, sempre dal punto di vista istituzionale... per i diritti sul figlio e tutelarlo. Sì, tutta una serie di questioni. E lì sì, lì è stato proprio una apertura su una realtà di cui io prima non ero così consapevole, cioè mi sentivo veramente molto, molto libera, molto... indipendente, molto capace di gestire anche emotivamente le relazioni, una relazione con il maschile invece lì è proprio saltato un tappo completamente.
E mi sono proprio vista depotenziata e relegata in un ruolo, mentre per lui era tutto più semplice. E non si poteva neanche utilizzare un linguaggio comune perché quelle cose che io vivevo non erano proprio viste, riconosciute. E ho dovuto agire una parte di me che non avrei mai... cioè proprio della minaccia, della minaccia di una fine, perché a quelle condizioni "anche no". Allora lì sì, c'è stata la possibilità di un lavoro, ma è anche un'altra... insomma, c'è un tempo, c'è una fatica, sicuramente una porta di accesso, una profondità e un altro know-how. Grazie, ma quanti ne devo avere? Preferivo, avrei preferito, insomma, sì un qualcosa di già acquisito. Mi aspettavo questo.
E quindi c'è stata anche tutta una riflessione sempre sulla mia responsabilità. Su quanto io, quanto in generale, perché non è solo una mia questione, è proprio collettiva rispetto alle donne che si pongono, o con cui sono in relazione... che si pongono questa domanda, di una responsabilizzazione su di sé. "Ah, dovevo informarmi prima di come era lui": ma non è possibile, non è fattibile. Veramente un figlio fa saltare completamente tutte le... Sì delle sovrastrutture e si arriva a una mandorla. È proprio una spogliazione, si è davvero a nudo, molto a nudo ed è molto doloroso.
Penso che una comunicazione molto diretta tra donne rispetto alla consapevolezza di una scelta di maternità possa essere molto utile e possa cambiare le prospettive rispetto a una scelta che non ha negazione. È proprio una scelta.
Quindi sì, assolutamente penso questo. Credo che sia importantissimo proprio perché i pensieri formano altri pensieri, no? E con quelle idee pensiamo altre idee, quindi è un generare una nuova storia che ha a che vedere con una collettività, no? Per me, è importantissima proprio la questione del generare parentele. E' il generare parentele, la questione. E quindi non è tanto il figlio o il non figlio, è in quella parentela, in quella chiarezza parentale, di esperienza di donne, ma anche di uomini. Allora sì, si genera il futuro."

English:
FRANCESCA: "I don't know about myself, what hurt me a lot... I don't know, I've never thought so much about the absence of institutions. I mean, that's not... Perhaps because I am a free lancer in the artistic field I'm pretty used to sort things out for myself. I'm here, I made my choice, I am responsible, I travel, this is my reality, I chose to live in Italy. That's it. And I did choose to live in Italy, that is, for resistance and resilience, I can't define it any other way.
I mean, I could have gone to Germany, it might have really been a different story, but I'm here. So, I feel responsible and I do not delegate the institutions.
But instead what really hurt me with respect to what I expected from the relationship, and therefore by whom I also married again to protect from an institutional point of view, same rights over the child and protect him. Yes, a whole range of issues. And yes, there was a... An opening on a reality that I wasn't so aware of before, that is, I really felt very, very free, very... Independent, very capable to emotionally manage relationships with men, instead something really cracked there. And I really saw myself weakened, and relegated to a role, while for him it was easier.
And you couldn't even use a common language as the things that I experienced were not really seen, recognized. And I had to act a part of me that I would never... that is, a threat, threat of an end, because under those conditions, I'd rather not. So yes, there was the possibility of a job, but it's also another... Well, there is a time, there is a struggle, surely, an access door to a depth and to a different know-how. Thanks, but how many should I have? I would have preferred, in short, yes, something already acquired. Did I expect this?
And so there was also a whole reflection always about my responsibility. About how much I, how much as in general, as it's not just my personal issue, but rather collective for the women who question themselves, or those I knew who ask themselves this question, about self-responsibility. I should have inquired before about what he was like, but it's not possible, it's not feasible. A child totally blows up all the.... Yes… All the superstructures and you get to the core. It's really a stripping, you're really naked, stark naked and it's very painful.
I think a very direct communication between women with respect to the awareness of a choice of motherhood can be very useful and can change perspectives with respect to a choice which has no denial. It is really a choice. So yes, absolutely, I think so. I think it's very important because the thoughts inform other thoughts, don't they?
With those ideas we think of other ideas, so it's like generating a new story that has to do with a community, right?
For me, what is very important is generating kinship. The important issue is the generation of kinship. So, it's not so much about having or not a child, it is a question of kinship, it is in that parental clarity, of women's experience, but also of men's. Then, yes, the future is generated."]]>
soggetto partner famiglia cura


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