Emna: "Non sognavo una famiglia, ma una casa tutta per me"
Tunisi (Tunisia) 2017 set. 08 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour sonoro
Famiglia d'origine - il padre start 00:00:00end 00:09:03 Nella sua nuova casa, Emna si presenta e racconta la composizione e il rapporto con la sua famiglia d'origine, soffermandosi in particolar modo sul padre, figura assente, irresponsabile e violenta che ha segnato la sua infanzia e adolescenza.trascrizione EMNA: "Sono Emna, ho ventisei anni, abito a Ennasr da più di una decina d'anni. Sono originaria della città di Korba, nel Capo Bon, ma sono nata e sono cresciuta a Tunisi.
Mia madre abita a Ennasr, dove vivo anche io adesso, ma abito da sola.
Parlavamo prima delle mie sorelle e di casa mia, parlavamo di come la mia famiglia sia un po' "ricomposta", diciamo mia madre vive con mia sorella e suo figlio; mia sorella è divorziata, anche i miei sono divorziati.
Quando abbiamo cominciato a parlare di questa composizione un po' strana, spiegavo che mio fratello è in Canada, un'altra sorella è sposata e vive nel mio quartiere.
Qui siamo a casa mia, la mia nuova casa, è da un mese che ci vivo. Frida Kahlo è qui con me in casa.
Non vivo molto lontana dai miei genitori, dico i miei genitori, ma loro non sono insieme. Mia madre vive con mia sorella grande e suo figlio quindi già qui abbiamo una figlia abbastanza speciale.
Vivevo con loro prima, fino a due anni fa diciamo, poi ho deciso di vivere da sola, è una scelta che ho fatto da sola.
Un giorno ho deciso di andare a vivere da sola, ho iniziato a vivere da sola, ma con altre persone, ho vissuto l'esperienza di vivere con degli amici.
Questa è una nuova esperienza in cui vivo da sola in questa casa ma in realtà non sono lontana da casa di mia madre che si trova a circa due minuti a piedi da qui.
Questo è quello che l'ha convinta a lasciarmi vivere da sola, almeno sa che non sono troppo lontana.
Non è che non fosse d'accordo ma come ogni mamma tunisina pensa che sua figlia viva con lei per sempre, che non uscirà di casa finché non andrà a vivere con suo marito, il percorso classico diciamo.
Quindi... quando le ho detto che volevo vivere da sola non è rimasta scioccata, mi conosce, sa che sin da piccola sono una persona molto solitaria.
Parlo di mia madre e non di mio padre... perché è piuttosto complicato, diciamo.
Ho vissuto in una famiglia in cui c'erano un sacco di problemi tra mia madre e mio padre soprattutto per me, che sono la più piccola delle mie sorelle.
Sono nata e cresciuta in mezzo ai problemi, sono stata la più toccata tra tutte le sorelle visto che ero piccola e sono cresciuta in mezzo ai problemi, non è la stessa cosa avere tredici o quattordici anni. Quindi sono cresciuta con un certo distacco verso mio padre, lontana da lui e molto vicina invece a mia madre.
Ma sono cresciuta molto solitaria, non passavo molto tempo nemmeno con le mie sorelle, ero sempre in camera da sola, non interagivo molto con le persone. Sono cresciuta con un certo distacco verso mio padre.
I problemi hanno continuato ad aumentare. Crescendo, i problemi crescevano con me.
Sono arrivata ad un punto in cui quasi non lo riconoscevo come padre, ho iniziato a parlare solo di mia madre.
C'è mia madre e lui quasi non esiste per me, perché è stato un padre assente, totalmente assente sin dall'infanzia.
Ci scherzavamo tutti i giorni con le mie sorelle, che se avessero chiesto a mio padre in che classe eravamo, non l'avrebbe saputo.
Ma in realtà era rivelatore della sua assenza dalle nostre vite rispetto alle cose che facevamo, in che classe eravamo, gli amici, tutte le cose della vita. Quindi siamo state tutte e quattro molto più legate a nostra madre con intensità diverse ovviamente. Questo ha incrementato la distanza da nostro padre anche quando siamo cresciute, le mie sorelle prima di me. Anche se sentiva che eravamo più attaccate a nostra madre, nostro padre non provava ad avvicinarsi a noi ma utilizzava piuttosto l'autorità.
Abbiamo iniziato a litigare di più con lui, non gli andava bene niente e quando litigavamo tirava fuori la storia "io sono vostro padre", ma questo portava solo ad allontanarci, finché non ha influenzato anche la loro relazione di coppia.
I miei sono separati oggi, si sono separati quando avevo ventiquattro anni. Io sono la più piccola delle sorelle.
Finché ero a casa non interagivo quasi più con lui, abbiamo passato anni a litigare e a non parlarci. Per esempio abbiamo litigato quando ero in quarta superiore e ci siamo riparlati di nuovo quando facevo la maturità credo, anche se vivevamo nella stessa casa.
È sempre andata così, questa era la quotidianità. Era strano quando ci parlavamo o quando andava bene. Fino alla maturità e anche dopo all'università, era una relazione piuttosto "diplomatica", lui non sapeva niente di quello che facevo, me ne fregavo di quello che faceva lui. Poi io ho iniziato a lavorare al secondo anno di università, il lavoro mi richiedeva di essere sempre fuori, tornavo spesso a mezzanotte o anche più tardi. Non lo vedevo mai.
Per evitare di dire cose troppo filosofiche, era una persona violenta con mia madre, negava le sue responsabilità. Era difficile tenere unita una famiglia con una persona così irresponsabile.
Aveva iniziato ad avere problemi sul lavoro, già da quando avevo cinque anni circa era andato in fallimento, è anche andato in prigione per un periodo breve, tipo due settimane, una sorta di custodia cautelare. Da quel momento è stato l'inferno, non si è mai ripreso, mia madre ha fatto di tutto per sostenerlo e per trovare delle soluzioni. Era andato in fallimento negli anni '90, da lì sono iniziati i veri problemi."
Français:
EMNA: " Je suis Emna, j'ai 26 ans, j'habite à Ennasr depuis plus d'une dizaine d'années. Je suis originaire de la ville de Korba, au Cap Bon, mais je suis née et j'ai grandi à Tunis.
Ma mère habite à Ennasr, où je vis aussi maintenant mais j'habite seule.
Nous parlions avant de mes surs et de ma maison, nous parlions de comment ma famille soit un peu "recomposée", disons ma mère vive avec ma sur et son fils; ma sur est divorcée, mes parents sont aussi divorcés.
Quand nous avons commencé à parler de cette composition un peu étrange, j'expliquais que mon frère est au Canada, une autre sur est mariée et habite dans mon quartier.
Nous sommes ici chez moi, ma nouvelle maison, j'y habite depuis un mois. Frida Kahlo est ici avec moi. Je ne vis pas très loin de mes parents, je dis à mes parents, mais ils ne sont pas ensemble. Ma mère vit avec ma grande sur et son fils donc déjà ici nous avons une fille assez spéciale. Je vivais avec eux avant jusqu'à il y a deux ans disons, puis j'ai décidé de vivre seule, c'est un choix que j'ai fait toute seule.
Un jour, j'ai décidé d'aller vivre seule, j'ai commencé à vivre seule, mais avec d'autres personnes, j'ai vécu l'expérience de vivre avec des amis.
Cette est une nouvelle expérience où je vis seule dans cette maison mais en réalité je ne suis pas loin de la maison de ma mère qui se trouve à environ deux minutes à pied d'ici.
C'est ce qui l'a convaincue à me laisser vivre toute seule, mais elle sait que je ne suis pas trop loin. Ce n'est pas qu'elle n'était pas d'accord mais comme toutes les mamans tunisiennes elle pense que sa fille vive avec elle pour toujours, qui ne quittera pas la maison jusqu'à ce qu'il aille vivre avec son mari, le parcours classique, disons.
Donc, quand je lui ai dit que je voulais vivre seule elle n'a pas été choquée, elle me connaît, elle sait que je suis toujours été une personne très solitaire.
Je parle de ma mère et pas de mon père... parce que c'est assez compliqué, disons. J'ai vécu dans une famille où il y avait beaucoup de problèmes entre ma mère et mon père surtout pour moi, car je suis la plus petite de mes surs.
Je suis née et j'ai grandi au milieu des problèmes, j'ai été la plus touchée entre toutes les surs puisque j'étais petite et j'ai grandi au milieu des problèmes, ce n'est pas la même chose si tu as treize ou quatorze ans. J'ai donc grandi avec un certain détachement envers mon père, loin de lui et très proche de ma mère.
Mais j'ai grandi très solitaire, je ne passais pas beaucoup de temps ni avec mes surs, j'étais toujours seule dans ma chambre, je n'interagissais pas beaucoup avec les gens.
J'ai donc grandi avec un certain détachement envers mon père. Les problèmes ont continué à augmenter, et les problèmes grandissaient avec moi. Je suis arrivée à un point où je ne le reconnaissais presque pas comme un père, je n'ai commencé à parler que de ma mère. Il y avait ma mère et il n'existait presque pas pour moi, parce qu'il était un père absent, totalement absent depuis l'enfance.
On plaisantait tous les jours avec mes surs, que s'ils avaient demandé à mon père dans quelle classe nous étions, il ne l'aurait pas su. Mais en réalité, c'était un révélateur de son absence de nos vies par rapport aux choses que nous faisions, dans quelle classe nous étions, les amis, toutes les choses de la vie. Nous avons donc été toutes les quatre beaucoup plus liées à notre mère avec des intensités différentes bien sûr.
Cela a augmenté la distance par rapport à notre père même quand nous avons grandi et mes surs avant moi, même s'il sentait que nous étions plus attachées à notre mère, n'essayait pas de nous approcher mais il utilisait plutôt l'autorité.
Nous avons commencé à nous disputer davantage avec lui, rien ne lui convenait et quand nous nous disputions. il tirait l'histoire "Je suis votre père", mais pas forcement pouvait-il s'imposer, et cela ne faisait que nous éloigner, jusqu'à ce qu'il ait influencé également leur relation de couple.
Les miens sont séparés aujourd'hui, ils se sont séparés quand j'avais 24 ans, je suis la plus jeune des surs.
Tant que j'étais à la maison je n'interagissais presque plus avec lui, nous avons passé des années à nous disputer et à ne pas nous parler. Par exemple, nous nous sommes disputés quand j'étais dans la quatrième supérieure et on sait parlés de nouveau quand je faisais ma maturité je crois, même si nous vivions dans la même maison. Ça a toujours été comme ça, c'était le quotidien. C'était bizarre quand on se parlait ou quand c'était bien. Jusqu'à la maturité et même après l'université, c'était une relation plutôt " diplomatique ", il ne savait rien de ce que je faisais, je me fichais de ce qu'il faisait. Puis j'ai commencé à travailler en deuxième année d'université, le travail me demandait d'être toujours dehors, je revenais souvent à minuit ou même plus tard. Je ne l'ai jamais vu.
Pour éviter de dire des choses trop philosophiques, il était une personne violente envers ma mère, il niait ses responsabilités.
C'était difficile de garder une famille unie avec une personne aussi irresponsable. Il avait commencé à avoir problèmes au travail, déjà depuis que j'avais environ 5 ans il avait fait faillite, il est aussi allé en prison pendant une courte période, a peu près deux semaines, une sorte de garde à vue. Depuis ce moment, c'était l'enfer, il ne s'en est jamais remis.
Ma mère a tout fait pour le soutenir et trouver des solutions. Il avait fait faillite dans les années 90, c'est à partir de là que les vrais problèmes ont commencé."
English:
EMNA: "I'm Emna, I'm 26 years old, I have lived in Ennasr for more than ten years. I am originally from the city of Korba, in Cap Bon, but I was born and raised in Tunis.
My mother lives in Ennasr, where I live too, although I now live on my own. We talked before about my sisters and my house, we were talking about how my family is somehow "recomposed". Let's say my mother lives with my sister and her son; my sister is divorced my parents are divorced, too. When we started talking of this rather strange composition, I was explaining that my brother is in Canada, another sister is married and lives in my neighborhood.
Here we are at my house, my new home, I've been living here for a month. Frida Kahlo is here with me.
I don't live very far away from my parents, I say my parents, but they're not together. My mother lives with my older sister and her son, so we have already a pretty special daughter. I used to live with them before until two years ago, let's say, then I decided to live on my own, it's a choice I made.
One day I decided to go live alone, I started living on my own, or rather sharing with other people, I lived the experience to live with friends. Living alone in this house is a new experience, but I'm actually not far from my mother's place which is about two minutes walk from here.
That's what convinced her to let me live alone, at least she knows I'm not too far away. Not that she disagreed with it, but like any Tunisian mother she thinks her daughter must live with her forever, that she will not leave home until she goes to live with her husband, the classical path, let's say. So... when I told her that I wanted to live alone she wasn't shocked, she knows that I have always been a very solitary person.
I'm talking about my mother and not my father because it's pretty complicated, let's say.
I lived in a family where there were a lot of problems between my mother and my father, especially for me, as I'm the youngest of my sisters. I was born and raised in the midst of trouble, I was the most touched among all the sisters since I was little and I grew up in the midst of problems, it's not the same thing when you are 13 or 14. So I grew up feeling detached from my father, far away from him and very close to my mother. But I grew up very lonely, I didn't spend much time not even with my sisters, I was always in the room alone, I didn't interact much with people. I grew up feeling very detached from my father.
Problems continued to escalate, the problems grew with me. I've gotten to a point where I almost didn't recognize him as a father, I started talking only about my mother. My mother was here and he almost didn't exist for me, because he was an absent father, totally absent since childhood.
We joked every day with my sisters, that if they had asked my father what class we were in, he wouldn't know.
But it was actually revealing of his absence from our lives regarding the things we did, what class we were in, the friends, all things in life. So all four of us were much closer to our mother with different intensities of course.
This increased the distance from our father even when we grew up and my sisters before me, even though he felt like we were more attached to our mother, he wasn't trying to get close to us but rather used authority.
We started to argue more and more with him, he didn't like anything and when we fought he always brought out the story "I am your father." but you cannot impose to be a father. That only drove us away, until it has influenced their relationship as a couple. My parents are separated today, they separated when I was 24, I'm the youngest of the sisters.
As long as I was at home I hardly interacted with him anymore, we spent years arguing and not talking to each other. For example, we fought when I was in fourth grade and we only talked to each other again at my Baccalaureate, even though we lived in the same house. It's always been like this, this was everyday life. It was actually weird when we talked to each other or when things were okay.
Until I left school and even after university, it was a rather "diplomatic" relationship, he didn't know what I was doing, I didn't care what he did. Then I started working during the second year of university, the job required me to always be outside, I often came back at midnight or even later. I never saw him. To avoid getting too philosophical, he was very violent with my mother, denying his responsibilities. It was hard to keep a family together with such an irresponsible person.
He had begun to have problems at work, since I was about 5 years old he had gone bankrupt, he also went to prison for a short period of time, like two weeks, a kind of pre trial detention. From that moment on it was hell, he never recovered, my mother has done everything to support him and to find solutions. He had gone bankrupt in the 1990s, that's where the real problems started."soggetto sorelle infanzia madre padre famiglia d'origine famiglia persone citate Kahlo, Frida (artista) [persona citata]