Sarah Diehl: "La maternità idealizzata è una prigione per le donne"
Berlino (Germania) 2015 - 2015 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour
La retorica del ruolo delle donne start 00:00:00end 00:04:22 Sarah Diehl presenta gli interrogativi che hanno motivato la scrittura del suo libro "Die Uhr, die nicht tickt": perché una donna senza figli è considerata egoista e poco amorevole ed egoista? Quanto è difficile non subire il peso del giudizio della narrazione sociale sessista che impone ruoli normativi? Anche il monito "te ne pentirai" rappresenta per l'autrice una delle azioni per spaventare le donne e non allontanarle dal loro ruolo ideale di madri.trascrizione SARAH DIEHL: "Sono Sarah Diel, ho trentanove anni e circa tre anni fa ho scritto questo libro, Die Uhr, die nicht tickt. La domanda chiave era: perché le donne senza figli hanno un'immagine così negativa? Come è collegato questo con un'immagine di donne a cui vogliamo davvero attenerci? Perché le donne devono attenersi a determinati ruoli?
Se una donna non fa figli, è vista come non amorevole, come egoista. E cose simili. La mia domanda era: perché? Quale immagine delle donne vogliamo mantenere? Come affrontano il tema con le donne stesse? Come le donne definiscono la mancanza di figli per se stesse?
La domanda è: essere madri ha un ruolo così importante nella loro vita?
Una grande motivazione mi ha mosso nello scrivere questo libro perché nella mia cerchia di conoscenti tante donne sono proprio come me, donne cresciute con il pensiero femminista e che sono coinvolte nel movimento delle donne. Tante di loro si interrogano sui figli o hanno dubbi su se stesse sul perché non vogliono figli, molto più di me. Per me è stato semplice.
Perché io posso liberarmi da queste aspettative esterne così facilmente e loro invece sono così severe con loro stesse?
Non mi immagino in qualche modo più libera di loro, ma la cosa mi interessava, perché anche le donne che sono molto sicure di sé in realtà interiorizzano tutta questa retorica sessista, vista attraverso l'immagine della donna.
Tuttavia, è così che stanno le cose, si preoccupano per questo e non vogliono mollare. E hanno molti dubbi su loro stesse.
Come sono le donne che non vogliono figli? Non riescono a prendere le distanze dalla cosa. Ciò che c'è dietro è quindi incredibilmente potente. In questa narrazione c'è qualcosa che non va nella donna senza figli, è di questo che si preoccupano le donne. E le donne hanno problemi ad allontanarsi da questo e starne alla larga e non mettersi in discussione. E penso che sia qualcosa in generale, a prescindere da cosa si dice spesso.
Anche a me viene posta la domanda, è così, sei costantemente interrogata, sul perché non vuoi figli. E poi devi dirlo, non è sempre chiaro, la gente fa stupidi commenti.
A volte addirittura in certi ambienti che ti sei scelta, dove scegli tu stessa i tuoi amici, ti ritrovi a sentire le stesse domande.
Nell'ambiente di lavoro è differente perché lì non puoi scegliere le persone.
La domanda è anche che impatto ha questo sulle donne, perché questa immagine di sé persiste a causa di questa narrazione che la donna senza figli è poco amorevole, è egoista, pensa solo a se stessa, è troppo ambiziosa e c'è qualcosa che non va. Questo tipo di storie ti toccano, ti toccano profondamente. E sono ovunque in questa visione pseudoscientifica delle donne senza figli. Sono molto, molto dominanti.
Ed è per questo che penso che sia molto difficile anche per le donne avere un'immagine di se stesse molto positiva, se decidono di non avere figli. In particolare verso i trent'anni quando cominciano tali domande. Magari dopo non è un problema, tutto si normalizza.
È così, sono felice e senza rimpianti, cioè ci sono donne che hanno scelto e non se ne pentono.
Questa narrazione che il pentimento deve arrivare nella vecchiaia, non è così. Quindi penso che sia l'ultimo tentativo in qualche modo di spaventare le donne sulla trentina, facendole proiettare nel futuro, dicendo che se ne pentiranno, che staranno male. Ora è la tua ultima possibilità e la pressione diventa sempre più grande.
Penso che sia anche... come una di quelle... come si chiamano... una profezia che si autoavvera.
Come fosse l'ultima spiaggia, così vogliono spaventare le donne, dicendo che non saranno felici senza un figlio."
English:
SARAH DIEHL: "I'm Sarah Diehl, I'm 39 years old and about three years ago I wrote this book, "Die Uhr, die nicht tickt". The key question was: why childless women have such a bad image. Also how is this connected with an image of women, that we really want to stick to, why women must stick to certain roles. If a woman doesn't, she is seen as unloving, as selfish and the like. That's how she is portrayed. My question was: why is that? Why we capture the image of women? How do women deal with this themselves? How do they define childlessness for themselves?
Does it even play such a big role in their life, that's the question. A great motivation to write this book. For me personally, the question was why in my circle of acquaintances where many women are quite like me, so, women who have grown up with feminist thinking and who are involved in the women's movement, but they question themselves about children or have self-doubts about why they don't want children, much more than myself. It was easy for me.
Why can I free myself from these external expectations from the outside so easily while they still struggle a lot with them.
I don't imagine myself somehow as much freer than them, but I was just interested, why even women who are very self-confident actually internalize this whole sexist rhetoric, seen through this image of women.
Nevertheless, it's the way it is, they are preoccupied with this and won't let go. And they have a lot of self-doubt.
What are they like, those who don't want children? They can't distance themselves from it.
So, what lies behind is an insane power struggle. So in this narrative, about women with no children, there's something wrong with them, that's what women are concerned with. And women have problems to move away from it and to stay away from it and not to question yourself. And generally speaking, this is what is often said, I too am asked the question.
Is that really the case, that you are constantly questioned, because you don't want children?
And then you have to say, yes, that's not always so clear, you always get stupid comments.
Especially when you are in certain circles when you want to decide for yourself, where you choose your friends yourself and then get asked those stupid questions.
It's bad at work, where you can't always choose the people. But the question is also how much this affects women themselves, because they are fed up with these images stitched to them, because of this narrative where a childless woman is unloving, she is selfish, she thinks only of herself, she is too ambitious, there's something wrong.
These kind of stories they also do something to you, they affect you. And they are just everywhere in this pseudoscientific view of childless women. They are very, very dominant. And that's why I think it is also very difficult for women to get a very positive self-image, if they decide to be childfree.
Especially when you are in your 30s, when such questions arise. Maybe afterwards, that's not a problem, when everything has normalized, and that's just how it is and they are happy with no regrets. That is, women who have chosen they don't regret it. So, this narrative wants you to regret it when you get older, This just isn't so. This is kind the last attempt to somehow scare women in their 30s, projected them into a future where you will regret this, where you will feel bad. And now is your last chance this time pressure is being built up.
I think it also has... it is like one of those, what do you call it, self-fulfilling prophecy. And I sometimes feel like it's the last resort, how people want to scare women, that they cannot be happy without a child."
Deutsch:
SARAH DIEHL: "Ich bin Sarah Diehl, ich bin 39 Jahre alt und ich habe vor ungefähr 3 Jahren dieses Buch geschrieben, "Die Uhr, die nicht tickt", und da geht es halt um die Frage, warum die kinderlose Frau so ein schlechtes Image hat, und wie das zusammenhängt mit einem Frauenbild, an dem wir unbedingt festhalten wollen, wo die Frau eben bestimmte Rollen zu erfüllen hat, und wenn sie das nicht tut, wird sie eben als lieblos, als egoistisch und dergleichen dargestellt.
Und meine Frage war, warum ist das so, an welchem Frauenbild wollen wir eigentlich festhalten. Wie gehen Frauen damit eigentlich selber um? Also wie definieren Sie Kinderlosigkeit für Sie selbst? Und das spielt überhaupt eine große Rolle in ihrem Leben, diese Frage?
Eine große Motivation, dieses Buch zu schreiben, war vor allem für mich persönlich die Frage, warum in meinem Bekanntenkreis so viele Frauen sind, die durchaus so sind wie ich, also alles eher so, auch Frauen, die mit feministischen Gedanken groß geworden sind und sich auch in der Frauenbewegung verorten.
Aber diese Frage nach den Kindern, unter diese Selbstzweifel, warum sie keine Kinder möchten, viel mehr beschäftigt hat als mich.
Für mich war, einfach so eine Beschäftigung, warum kann ich mich so, von diesen Erwartungshaltungen von außen, so eher befreien und sie struggeln da noch so, damit man nicht... ich imaginiere mich irgendwie als viel freier als sie, sondern mich hat einfach interessiert, warum selbst Frauen, die halt sehr selbstbewusst sind und die eigentlich wirklich diese ganze... auch sexistische Rhetorik, hinter dem Frauenbild durchschauen
trotzdem ist es sie so an, beschäftigt sie das und es lässt sie nicht los und sie haben unglaublich viele Selbstzweifel.
Wie sind sie drauf, dass sie keine Kinder wollen, also sie können sich nicht davon so distanzieren, weil dahinter liegt es dann schon ganz klar eine wahnsinnige Wirkungsmacht also das ist, eben diese Erzählung, dass die kinderlose Frau, mit der irgendwas nicht stimmt, und das beschäftigt Frauen auch, und Frauen haben Probleme davon wegzugehen und sich bei sich zu bleiben und eben sich nicht in Frage zu stellen.
Und ich denke, das ist eben generell einfach etwas, was auch immer gerne gesagt wird, von wegen also... auch mir wird ja die Frage gestellt: "ist das wirklich so, dass du andauernd angemacht wirst, weil du keine Kinder willst?"
Und dann muss man auch sagen, ja, das ist nicht immer so klar, dass man immer blöde Sprüche bekommt.Aalso gerade wenn man sich auch in gewissen Zirkeln dann selber befinden möchte, wo man sich seine Freunde selber aussucht und dann hat man auch solche blöden Fragen eher nicht, außer im Arbeitsumfeld, wo man sich nicht immer die Leute aussuchen kann...
Aber die Frage ist ja auch, wie sehr macht das Frauen selbstfertig, weil ihr Selbstbilder davon angepresst wird, weil nämlich diese Erzählung, die kinderlose Frau ist eben lieblos, die ist egoistisch, die denkt nur an sich, die ist zu ehrgeizig, die ist... mit der stimmt was nicht...
Das sind ja schon so Erzählungen, die machen ja auch was mit dir als, mit dir selber und die wabern halt überall in diesem pseudowissenschaftlichen Blick auf kinderlose Frauen so rum, also die sind sehr sehr dominant einfach.
Und deswegen glaub ich, es ist auch für Frauen sehr schwer, ein sehr positives Selbstbild zu bekommen, wenn sie sich dafür entscheiden, kinderlos zu sein. Also gerade eben so in den 30ern, wenn diese Fragen anstehen. Hinterher, ist das alles kein Problem mehr, wenn ich das eben alles ne normalisiert hat und es ist dann halt so, und die sind halt glücklich und bereuen nichts, also Frauen die sich dafür entschieden haben, die bereuen das auch nicht.
Also diese Erzählung, dass die Reue kommen muss im Alter, das stimmt einfach nicht.
Also das ist, glaube ich, der letzte Versuch, Frauen irgendwie Angst zu machen in den 30ern vor allem, dass immer gesagt wird, in die Zukunft projiziert wird, du musst das bereuen, du wirst dich schlecht fühlen, und jetzt ist die letzte Chance... dieser Zeitdruck, der da aufgebaut wird, ich glaube, der hat ja auch, also der hat halt so, wie nennt man das... selbsterfüllende Prophezeiung einfach so... und manchmal habe ich das Gefühl, es ist so das letzte Resort, wie Leute dann Frauen doch noch Angst machen wollen, dass sie nicht glücklich werden können ohne Kind."soggetto egoismo pentimento maternità pressione giudizio sociale