Sarah Diehl: "La maternità idealizzata è una prigione per le donne"
Berlino (Germania) 2015 - 2015 Archivio Vivo Lunàdigas MPEG colour
Lavoro e cura start 00:04:22end 00:12:07 Sarah Diehl analizza la divisione non equa dei ruoli di genere nella società: sulla base di presunte e ingiustificate argomentazioni biologiche e psicologiche, il ruolo di cura spetta alle donne e non è equamente distribuito tra i generi, oltre a non essere retribuito. L'autrice esorta a una autentica parità di genere e a un'eduzione complessiva alla cura. Denuncia inoltre come la donna, emancipata lavorativamente, debba vivere la maternità in termini prestazionali e meritocratici. La società sottopone le donne, madri o non madri (così come gli uomini che si occupano de figli), a un continuo giudizio.trascrizione SARAH DIEHL: "Bisogna osservare l'immagine della donna nella nostra società. E che tipo di lavoro o attività o quali ruoli le donne dovrebbero ricoprire nella nostra società.
È molto chiaro, la donna dovrebbe rimanere in casa, essere legata alla casa dal bambino, una "caregiver" che lavora gratuitamente per tutti noi in qualche modo.
Riguardo a questa narrazione secondo cui le donne possono farlo meglio perché sono, per così dire, biologicamente meglio attrezzate per questo, questo è ciò che le viene richiesto per la sua capacità di amare e così via, è semplicemente normalizzata. La donna può farlo, la donna lo fa, è lì per questo.
E in effetti, ci sono considerazioni riguardo la divisione di genere del lavoro. Quindi chi ricopre determinati ruoli nella nostra società?
E questo è cambiato negli ultimi duecento, trecento anni. Questa divisione del lavoro nel nucleo familiare, dove l'uomo esce, va al lavoro, è in politica, è nella sfera pubblica domina l'intera faccenda. E la donna dovrebbe stare a casa, prendersi cura dell'uomo, dei bambini e, per così dire, far funzionare l'intera situazione, ma non pagata. Senza riconoscimento, senza compenso, senza una previdenza sociale. Solo attraverso il marito, cosa che crea una dipendenza folle, che si traduce anche in una totale dipendenza.
Questa è una divisione del lavoro di genere, che vogliamo nella nostra società. Anche questo è un fattore economico.
E questo succede perché è sempre spiegato attraverso l'amore e la biologia, ed è così difficile per le donne allontanarsi da esso, di allontanarsi e dire: "si tratta di cose completamente diverse". Si psicoanalizza per potersi esprimere in tutta questa retorica in cui ci si sente in trappola. Ma in realtà si tratta di lavoro.
Chi lavora in questa società? Chi viene educato per svolgere questo lavoro? Dire che le donne sono più capaci di fare un lavoro di cura, ovviamente, è una cosa senza senso.
In qualche modo è qualcosa che ti arriva addosso perché l'immagine delle donne è strutturata in modo tale che le donne sono viste come più emotive e più sensibili, più capaci di prendersi cura degli altri e così via. Ovviamente non è vero. Gli uomini possono farlo bene come le donne.
E trovo anche che il prendersi cura in generale sia un bel valore per una società. Ma dovrebbero farlo tutti. Voglio dire, bisognerebbe essere educati a vederlo come un valore positivo per se stessi. Naturalmente deriva da questo anche il fatto che il prendersi cura sia considerato come un lavoro femminile, proprio costituzionalmente, che avviene anche in condizioni molto precarie. Come è possibile questo? È mal pagato, mal protetto. Non è proprio riconosciuto.
Quindi questo problema di come in una società ci si possa prendere cura l'uno dell'altro redo che in generale sia un po' sottovalutato, perché all'interno della famiglia nucleare lo si vede come lavoro femminile.
Bisogna riconoscere quanto vale davvero e di quanto ne abbiamo bisogno. Ognuno di noi ha bisogno di cure e amore.
Nella nostra società avere un lavoro stipendiato è percepito come autonomia. Ecco perché per l'emancipazione delle donne è risultato molto chiaro che se le donne vogliono avere autonomia, devono anche svolgere un lavoro retribuito, devono anche avere un lavoro. Ma questo non le esenta dal dover avere figli e avere cura di questi bambini, prendendosene cura perfettamente, proprio come si fa con il lavoro retribuito.
Quindi, nel frattempo, in realtà la maternità è stata quasi trascinata in questa meritocrazia.
La maternità fa parte della donna di successo o della biografia del successo femminile ed è anche vista come meritevole di ottimizzazione, proprio come il lavoro retribuito. Ed è proprio per questo, credo, che tutto è visto sotto questo aspetto della "prestazione".
Tutto ciò che facciamo, ciò che proviamo, come sono organizzate le nostre vite, in questa visione meritocratica la maternità è come un lavoro retribuito.
Penso che dietro a questo c'è questa immagine della donna, che può essere multitasking. Questa è la tipica immagine di una mamma. La mamma può fare tutto. La mamma è lì per tutti. La mamma non ha bisogni per se stessa. No. È totalmente altruista e si occupa di tutto. E se necessario, lavorerà part-time, ovviamente, o lavora ancora ed è da sola e deve farcela.
Questa è l'idea di quello che presumibilmente fanno le donne. Davvero, è sovrumano.
Ma questo è ciò che viene richiesto alle donne e poi rimproverato se non ci riescono. Ed è assolutamente così. Quindi, in questo momento, non si perdona la donna che decide di rimanere a casa, ovviamente. Ma questo non libera la donna da queste richieste, da quello che deve fare a casa. E penso che sia un problema molto grande.
Noto sempre che nel complesso dibattito sull'uguaglianza, che abbiamo sempre in qualche modo adattato, si ritenga che l'uguaglianza sia raggiunta quando gli uomini e donne svolgono un lavoro retribuito allo stesso modo. Quindi ora anche le donne possono avere un lavoro. I diritti di uguaglianza sono raggiunti solo attraverso le pari opportunità di lavoro. Ma in qualche modo è stato dimenticato, che l'uguaglianza funziona solo quando anche gli uomini fanno quello che le donne hanno fatto prima. Vale a dire, lavori domestici, educazione dei figli e tutto il lavoro di cura.
Perché uguaglianza oggi significa solo che le donne possono fare quello che fanno gli uomini. Ma non il contrario, che gli uomini facciano ciò che fanno le donne. E questo è il punto cruciale sul tema dell'uguaglianza, per questo falliamo.
E questo funziona intorno all'idea di biologia o a come si strumentalizza la nostra idea di biologia. Perché gli uomini non possono farlo bene. Solo le donne possono farlo. Sono fatte meglio per questo, per prendersi cura dei bambini e della famiglia. Questo perché non abbiamo posto ulteriori domande.
E ora questa idea insieme alla meritocrazia sarà, ovviamente, un modello enorme, da cui le donne non possono uscire, dove devono fare tutto. E questo, ovviamente, non è fattibile.
Trovo anche interessante vedere quanto sia difficile per gli uomini dedicarsi a questo lavoro di cura. Ci sono un sacco di uomini che sono fantastici e lo sentono come una vocazione, e desiderano realmente essere più coinvolti nella famiglia. Ma gli sarà reso tutto molto difficile. Sarà difficile per loro sul lavoro. In altre parole: cosa sono autorizzati a fare come padri per qualsiasi lavoro di cura? In che modo questo è consentito o meno?
D'altra parte, in realtà, anche gli uomini hanno molta pressione sulle spalle, che in qualche li fa sentire demascolinizzati o sentono di doversi giustificare con i loro amici, se all'improvviso si occupano troppo della casa, se puliscono e spolverano o curano il bambino.
Credo che anche gli uomini ne soffrano. Quindi cosa fa questa idea della mascolinità per loro? Ed è per questo che penso... Penso che gli uomini debbano fare questo lavoro da soli, lottare per uscirne. Non può essere nostro compito anche liberare gli uomini.
Posso vedere che questo è difficile per molti uomini. Potrebbero provare a fare le cose da soli ma gli sarà reso tutto molto difficile."
English:
SARAH DIEHL: "You have to look at the image of women in our society. And what kind of work or activities or what roles women should fulfill in our society. That's very clear, the woman should just stay at home, should be stuck at home with the child, a caregiver working for free for all of us somehow. And the story goes that women can do it better, because they are, so to speak, biologically better equipped for it. This is demanded of her, because of her capacity for love, so this continues to be normalized.
It is of course assumed that women can do that, does that, the woman is there for it. And actually, there are simply considerations behind it for a gender division of labour. Such as who fulfills certain roles in our society? And that has changed in the last 200, 300 years. This division of labour in a family household, the man goes out, does his job, he is in politics, he is in the public he dominates the whole thing. And the woman should just stay at home, takes care of the man, take care of the children and keeps the whole place running, but unpaid.
So without recognition, without compensation, without great social security. Only through the husband, which creates an insane dependency. It simply results in greater dependency. And that is the gendered division of labor that we want in our society. That's also an economic factor. And because of that... because this is always explained through love and biology, it's very hard for women to move away from it, to step away from it and say, "Wait, this about completely different things."
So you psychologize around it, so that I will feel trapped in all this rhetoric. But it's actually about work. Who does this work in our society? Who is being educated here, to do this work?
Because, the idea of women being more capable of caring is, of course, complete nonsense.
I mean, clearly, because our image of women is structured in such a way that women are more emotional and more sensitive, to take care of others and so on. That's not true. Men can do that just as well as women.
And I also find caring in general is a beautiful value also in a society. But please, all should also do it, all should be educated, in a way that they see it as a positive value for themselves.
I think the terrible thing that has naturally developed from this, is, of course, about caring in itself, because it's just like a female form of work and, incidentally, one of the reasons why it takes place under very poor conditions. If one can afford it at all, it is poorly paid and secure, it's not really acknowledged. So this whole problem of how in a society, how can we take care of each other.
In general, this has simply been somewhat overlooked as we always dismissed it as women's work in the family household, and that's why we need recognition of it's worth and how much is needed. Every single one of us needs care and love.
Paid work is perceived as autonomy, or as a space of autonomy. The motivation was clear for women's emancipation: if the women want to have autonomy, they also have to do paid work, they must also have a job. But that didn't release them from the demand that they have to have children and must also care perfectly for these children, just as they would do with paid work.
So in the meantime, I would actually say that motherhood was almost dragged into into this meritocracy. Motherhood is part of the successful woman, or the female success biography and is also seen as worthy of optimization, just like paid work. And that's really why, I think, everything is now seen under this performance aspect. Everything we do, everything we feel, how our lives are organised, in this aspect of the meritocracy, motherhood as well as paid work.
I think that behind this there is this image of the woman that can multitask. That's this typical picture of a mom. Mom can do it all. Mom is there for everyone. The mother herself has no needs. No. She is totally selfless and takes care of everything. And if need be, she will part-time work, or if she works and is on her own she can still manage that. This idea of what women supposedly do, that's really... superhuman. But that's what is demanded of women and if they fail they get reproached. Because of this idea of perfection, you don't forgive the woman now, if she just stays "only" at home, of course.
The woman is not exempt from these demands, that she also has to do everything at home. I think there is a really big problem, I notice it again and again in the discussion about equal rights, that we have always somehow come to terms with the fact that equal rights are only achieved when men do paid work just as women. So women can now also have jobs. Equality rights are only achieved through equal job opportunities. But somehow what was completely forgotten, that equality only works when men do too, what women have done before. Namely, housework, child rearing and all the care work.
Because equality only means the women can now do what men do. But not the other way around, men also do what women do. And that's the crucial point on the issue of equality, why we also fail at it. And that works around our idea of biology or how we instrumentalise our idea of biology. Because men can't do it right. Only women can do that.
They're just kind of better made for this, to look after children and the household. That's because we have not questioned further.
And now that plus meritocracy will, of course, be a huge model, from which women can't get out, where they have to do everything. And that, of course, is not feasible.
I also find it interesting to see how hard it is made for men to do this caring work. There are a lot of individual men, they're really great and feel it like a call, and really want to get more involved in the family. But it will be made very difficult for them. It is made very difficult for them to eat at work. In other words, what they are allowed to do as fathers to do any caring work at all. How this is secured or not.
On the other hand, actually men also have a lot of pressure to deal with, that they somehow become emasculated or that they have to justify themselves to their mates, if all of a sudden they do too much housework if they clean and dust or look after the baby. So, I think that men also suffer from it. So what this idea of masculinity does to them.
That's why I think, I think the men have to do this work themselves, to fight their way out of it. It cannot be our duty also to liberate the men. But I can also see that this is hard for many men. Where they might like to try things themselves. And it will be made very difficult for them."
Deutsch:
SARAH DIEHL: "Man muss sich anschauen, wie das Frauenbild in unsere Gesellschaft, und was für Arbeiten oder Tätigkeiten oder was für Rollen Frauen erfülle sollen, in unsere Gesellschaft.
Es ist nämlich ganz klar, die Frau soll einfach im Haushalt durch das Kind an das Heim gebunden sein, die Fürsorgearbeit um sonst, gratis, für uns alle irgendwie leisten... und über diese Erzählung dass sie es besser kann, weil sie sozusagen biologisch dafür besser ausgestattet sei, wird das von ihr abverlangt, weil das eben, auch mit ebenso Liebesfähigkeit usw, einfach normalisiert wird.
Es wird selbstverständlich davon ausgegangen, die Frau kann das, die Frau macht das, die Frau ist dafür da. Und tatsächlich sind dahinter aber einfach Überlegungen von geschlechtlicher Arbeitsteilung,
also, wer erfüllt den gewissen Rollen in unserer Gesellschaft, und das hat sich wirklich in den letzten 200, 300 Jahren so rauskristallisiert.
Diese Arbeitsteilung in der Kleinfamilie, der Mann geht raus, macht seinen Job, er ist in der Politik, ist in der Öffentlichkeit dominiert da das ganze Geschehen, und die Frau soll eben zu Hause bleiben, sich um den Mann kümmern, sich um die Kinder kümmern und sozusagen den ganzen Laden am Laufen halten, aber unbezahlt, also ohne ohne Anerkennung, ohne Kompensation, ohne große soziale Absicherung auch, also nur durch den Ehemann, was ja auch... eine ganz große Abhängigkeit zur Folge hat. was hier auch eine ganz große Abhängigkeit einfach zufolge hat.
Das ist die geschlechtlichste Arbeitsteilung, die wir in unserer Gesellschaft haben wollen.
Und es ist ja auch ein ökonomischer Faktor einfach... und deswegen, weil das aber über Liebe immer erklärt wird und über Biologie, ist es halt so schwer für Frauen, sich davon zu entfernen, also davon einfach wegzutreten und zu sagen: Moment mal, Leute hier geht es um ganz andere Dinge, also ihr psychologisiert hier rum, damit ich mich in dieser ganzen Rhetorik halt so gefangen fühle.
Aber tatsächlich geht es ja einfach um Arbeit. Wer macht die Arbeit in der Gesellschaft? Und wer wird hier wie erzogen, um diese Arbeiten zu erfüllen?
Ja, weil... also dass das Frauen mehr in der Lage seien für Fürsorgearbeit, ist natürlich vollkommen nach Quatsch.
Ja. also ich mein, das wird Ihnen halt zugeschanzt, weil unser ganzes Frauenbild so aufgebaut ist, dass Frauen eben emotionaler sind, und sensibler sind, für um sich für andere zu kümmern usw, das ist nicht wahr, ich meine, das können Männer genauso gut wie Frauen, und ich finde auch Fürsorglichkeit generell ist ja ein wunderschöner Wert auch in einer Gesellschaft, aber denen sollen Bitteschön alle erfüllen und alle sollen noch dazu, ich sage mal, erzogen werden, dass sie das als positiven Wert für sich nehmen.
Weil ich meine, das fatale, was natürlich auch daraus entwickelt hat, ist natürlich, dass eben Fürsorge an sich, weil es eben so als weibliche Arbeit, so nebensächlich konstituiert, im Grunde, dass sie eben auch unter sehr schlechten Bedingungen stattfindet, also wie man das überhaupt leisten kann.
Es ist schlecht bezahlt, es ist schlecht abgesichert, es wird nicht wirklich anerkannt, also diese ganze Problematik von in einer Gesellschaft, wie können wir eigentlich uns umeinander kümmern?
Ich glaube, das ist halt generell einfach so ein bisschen unter den Tisch gefallen, weil wir das immer in diese Kleinfamilie als Frauenarbeit so abgetan haben deswegen die Anerkennung, was das eigentlich wert ist und wie sehr wir das brauchen, also jeder Mensch von uns braucht Fürsorge und Liebe.
So dass in unserer Gesellschaft Lohnarbeit als Autonomie oder so als Raum der Autonomie wahrgenommen wird. Und deswegen ist es ja das Logo, dass eben ach der Frauen Emanzipation war klar, wenn die Frauen Autonomie haben möchten, müssen Sie auch Lohnarbeit machen, müssen sie auch einen Job haben, aber das hat sie ja nicht entlassen von dem Anspruch, dass sie auch Kinder haben müssen und sich auch um diese Kinder genau perfekt kümmern müssen, wie eben sie es auch um die Lohnarbeit tun, deswegen würde ich sagen, dass Mutterschaft fast schon reingezogen wurde in diese Leistungsgesellschaft, also Mutterschaft ist Teil der erfolgreichen Frau oder der weiblichen Erfolgsbiografie.
Und wird genau so als sozusagen auf auf Optimierungswürdige gesehen wie eben die Lohnarbeit.
Und deswegen ist es auch wirklich, also, alles wird mittlerweile unter diesem Leistungsaspekt gesehen, alles was wir tun, alles was wir fühlen, was wie unser Leben gestaltet wird, wird unter diesen Aspekt der Leistungsgesellschaft gesehen, Mutterschaft genauso wie Lohnarbeit.
Ich denke, dass dahinter wirklich dieses Bild der Frau die Multitasking kann. Das ist ja dieses typische Bild der Mama. Die Mama schafft alles, die Mama ist für alle da, die Mama selber hat keine Bedürfnisse, nein, die ist total selbstlos und kümmert sich um alles und zur Not kümmert sie sich natürlich auch noch um Teilzeitarbeit oder geht auch noch arbeiten und ist alleinerziehend, das schafft sie auch noch, also diese Idee was Frauen alles schaffen angeblich ist wirklich das ist übermenschlich, aber das wird von Frauen verlangt und Frauen dann auch vorenthalten oder vorgehalten wenn sie das nicht schaffen.
Deswegen du hast vollkommen recht, man verzeiht der Frau ja auch nicht jetzt, wenn sie nur "zu Hause" bleibt, ganz klar... aber das entlässt die Frau ja nicht von diesen Ansprüchen, was sie alles zu Hause leisten muss, und ich denke, ein ganz großes Problem einfach, das merke ich immer wieder bei der ganzen Diskussion um Gleichberechtigung, ist halt das wir haben uns immer irgendwie darauf eingerichtet, dass Gleichberechtigung dann geleistet sei, wenn Menschen genauso wie Frauen Lohnarbeit machen.
Also die Frauen können jetzt eben auch Jobs haben, und sind eben also, Gleichberechtigung wird eben nur so über diese Jobmöglichkeit irgendwie verrechnet.
Und dabei wurde aber irgendwie total vergessen, dass Gleichberechtigung nur funktioniert, wenn Männer auch das machen, was Frauen vorher getan haben, nämlich eben Hausarbeit, Kindererziehung, und die ganze Pflegearbeit, weil eine Gleichberechtigung heißt bei uns nur, die Frauen können jetzt das machen, was Männer tun, aber umgekehrt halt nicht, die Männer tun auch, was Frauen tun, und das ist die ganze Crux an der Frage der Gleichberechtigung, warum wir auch daran scheitern.
Und das funktioniert halt über unsere Idee von Biologie oder wie wir unsere Idee von Biologie halt instrumentalisieren, weil die Männer können das ja nicht richtig,
die Frauen können ja nur, die sind halt irgendwie dafür besser gemacht, sich um eben Kinder und Haushalt zu kümmern, so weil wir das eben nicht hinterfragt haben weiter und das jetzt plus eben Leistungsgesellschaft und natürlich ein riesiges Kuddelmuddel, wo die Frauen gar nicht mehr raus können, wo sie eben alles leisten müssen, und das ist natürlich nicht machbar.
Ich finde es auch interessant, so zu sehen, wie schwer es Männern gemacht wird, diese Fürsorgearbeit zu übernehmen.
Es gibt sehr viele individuelle Männer, die sind wirklich toll sind und haben auch dieses Verhängnis, und wollen wirklich sich mehr in der Familie engagieren, aber es wird ihnen auch sehr schwer gemacht. Es wird ihnen Essen sehr schwer gemacht von eben Arbeitsstrukturen, also wie, was ihnen erlaubt wird, als Vater überhaupt Fürsorgearbeit zu leisten, wie das abgesichert ist oder eben nicht auf der anderen Seite glaube ich auch, dass tatsächlich Männer auch mit sehr viel Druck umgehen müssen, dass sie irgendwie "entmännlicht" werden oder dass sie sich ihren Kumpels gegenüber irgendwie rechtfertigen müssen, wenn sie auf einmal zu viel Haushalt machen und dann mit einem Baby, also das ist einfach, glaube ich auch, dass Männer ja auch darunter leiden, also, was diese Idee von Maskulinität ihnen antut.
Deswegen denke ich ja auch, ich denke schon, die Männer müssen diese Arbeit auch selber leisten, sich daraus zu boxen, das kann jetzt nicht auch noch unser Job sein, dass wir die Männer auch noch befreien, aber ich sehe durchaus auch ein, dass das schwer ist für viele Männer ist oder wo dass sie selber vielleicht die Dinge gerne probieren würden es wird ihnen sehr schwer gemacht. Einfach so."soggetto lavoro maternità giudizio sociale educazione cura diritti