Alexandra, trentenne proveniente da Cuenca, esprime con forza la sua decisione di non avere figli: una scelta ponderata e consapevolmente definitiva. Le ragioni del suo posizionamento dipendono in gran parte dal suo senso di responsabilità politica e dalle pressioni esterne che avverte su di sé. Il peso della sua famiglia numerosa e le domande che le vengono rivolte, confermano la volontà di proseguire su questa strada, incentivata dai suoi solidi valori femministi.
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Ecco la trascrizione completa del video:
ALEXANDRA: «Mi chiamo Alexandra Bueno, ho trent’anni e vengo da Cuenca. Sono qui per parlarvi della mia esperienza, del perché non ho deciso di avere figli, del perché non sono stata madre. Uno dei motivi principali è perché non me la sento, non mi sento bene ad essere madre. Non credo che sia uno dei miei obiettivi, visto che ho altri obiettivi nella vita, come viaggiare, studiare, leggere, scrivere. Ci sono molte cose…Inoltre, sento che una deve averne una grande consapevolezza perché allevare un essere umano non è cosa facile. Non è come avere un cagnolino o un gattino, comporta molta responsabilità su cosa insegnerai a tuo figlio per renderlo un grande essere umano. Poiché ancora, come vediamo nel mondo, ci sono molte disuguaglianze, c’è molta corruzione. Ci sono molte cose che non si superano e tutto ciò ha anche a che vedere con l’avere figli. Ci sono volte in cui una si sente attaccata, poiché per esempio, quando sono insieme ai miei amici, molti dei miei amici alla mia età sono già sposati, hanno più di un figlio. Quindi, pensano sempre che una biologicamente non ha più tempo, perché ho trent’anni e spesso mi dicono: “E quando i figli?” O quando mi sposo, ma nemmeno sposarmi è nei miei piani. Nessuna delle due cose lo è. E c’è sempre la gente che dice che una è egoista, che non vuole averli, che dovrebbe avere un figlio per conoscere l’esperienza e quel genere di cose. Ma in realtà non capiscono che non tutti abbiamo lo stesso obiettivo nella vita, che non tutte le donne hanno bisogno di essere madri per sentirsi realizzate. I miei genitori, quando ho detto loro che non volevo avere figli, sono rimasti molto sorpresi. Hanno sempre pensato che…tutti i loro figli avrebbero dato loro nipoti e ho detto loro che ho intenzione di non avere mai figli. Loro pensano che sia una tappa che sto attraversando, che a un certo punto dirò “è ora, voglio avere figli”. Ma io ho decisamente deciso di non averli mai. Come ho detto, per me è tanta responsabilità crescere un essere umano che a parte questo, non… Beh, stavo parlando dei metodi contraccettivi, è anche molto difficile andare in una clinica o da un medico e dirgli: “ho deciso di non avere figli”. E non avendo avuto figli, ti dicono subito “mi dispiace”, ma con noi è differente il non avere figli. In un certo senso ti stanno costringendo a dire “sì, ad un certo punto avrò figli”. Se succede di rimanere incinta e una è costretta a prendere delle decisioni sull’aborto e altre cose… molti medici sono a favore e altri contro, ma gli stessi che sono diciamo contro l’aborto non vogliono darti nemmeno i contraccettivi. Non voglio avere figli e non ti aiutano in questo. Nonostante la mia età ho avuto esperienze in cui non è stato facile neanche cercare un metodo contraccettivo, perché molti di questi hanno effetti collaterali che possono colpirti. Quindi, penso che in quel genere di cose si dovrebbe anche lavorare sul piano medico in modo che anche i medici inizino ad aprirsi di più verso le scelte delle donne che non vogliono avere figli, che hanno deciso definitivamente di non averli. E noi possiamo accedere liberamente a tale opzione e poterci fare la procedura per non avere più figli.
Vengo da una famiglia con due sorelle, loro hanno figli. Beh, dei miei quattro fratelli, tutti hanno figli. Sono l’unica che non ha figli e come dicono i miei genitori, continuano ad aspettare il giorno in cui cambierò e dica che avrò un figlio. Nonostante io abbia espresso che la mia decisione è non essere mai madre. In realtà ho parenti, ma non molto vicini, [senza figli]. La maggioranza dei miei parenti, non sono per niente legati al movimento, dal momento che sono femminista, e in realtà non ho nessun parente che sia femminista, o che sia disposto ad aprirsi verso questo punto. In realtà, per me è stato molto difficile essere l’unica femminista della famiglia, e che vede in un altro modo la vita di una donna, la sessualità di una donna, per cui ancora la società a volte non è disposta a darle spazio. Quindi sì, è stato difficile in questo senso, perché quando vai ad una riunione familiare devi spiegare a tutti perché non vuoi essere madre, perché loro sono i primi che ti chiedono: “Quanti anni hai? Quando ti sposi? E che aspetti ad avere figli?” Perché? No, dico, non voglio averli, non sento il bisogno di averli per sentirmi bene, per essere completa. Quindi, in questo senso, a volte è pesante che amici e parenti facciano sempre pressione dicendomi “devi avere un figlio”. E io ci scherzo dicendogli: “Non so se mi daranno i pannolini, il latte per allattarli, tutto il resto, perché è così non so.” Forse così prendono un po’ più di coscienza.»
Spagnolo:
ALEXANDRA: «Mi nombre es Alexandra Bueno, tengo 30 años y soy de Cuenca. Estoy aquí para hablarles de mi experiencia del por qué no decidí tener hijos, porque no he sido madre. Una de las razones principales es porque no me siento, no me siento bien siendo madre, no creo que es una de mis metas, ya que tengo otras metas en la vida, como viajar, estudiar, leer, escribir. Hay muchas cosas y…Aparte, siento que una tiene que tener una conciencia muy grande porque criar un ser humano no es una tarea fácil. No es como tener un perrito o un gatito, es tener mucha responsabilidad sobre qué vas a enseñarle a tu hijo para que sea un gran ser humano. Ya que todavía, como vemos en el mundo hay muchas desigualdades, hay mucha corrupción. Hay tantas cosas, que esas cosas no se superan y también tiene que ver con la crianza. Hay veces en que una se siente atacada, ya que en una reunión de amigos en mi caso, muchos de mis amigos a mi edad ya están casados, tienen más de un hijo. Entonces, siempre piensan que a una biológicamente se le está acabando el tiempo porque tengo 30 años y suelen decirte “Y los hijos para cuándo?” O incluso casarte, y tampoco casarme está en mis planes. Ninguna de las dos cosas. Y siempre la gente que dice que una es egoísta, que no quiere tenerlos, que debería tener un hijo para saber la experiencia y ese tipo de cosas. Pero en realidad ellos no entienden que no todos tenemos la misma meta en la vida que no todas las mujeres necesitamos ser madres para sentirnos realizadas. Pues mis padres, cuando yo les dije que no quería tener hijos, se sorprendieron mucho. Ellos siempre han pensado que… que todos sus hijos iban a darles nietosy yo les dije que en mis planes está no tener hijos nunca. Y piensan que es una etapa por la que estoy pasando, que algún momento voy a decir sì hora, quiero tener hijos. Pero yo definitivamente he decidido no tenerlos nunca. Como dije, para mí es tanta responsabilidad criar a un ser humano que aparte de eso, no… Bueno, decía sobre los métodos anticonceptivos, que también es muy difícil ir a una clínica o un médico y decirle, he decidido no tener hijos. Y al no tener hijos, lo primero que le dicen “lo siento”, pero no podemos porque todavía no has tenido hijos. De cierta manera te están obligando a que diga “sí, algún momento voy a tener hijos”. Si puede llegar incluso a pasar que una puede quedarse embarazada y una puede llegarse a tomar decisiones sobre aborto y otro tipo de cosas. Muchos médicos hay que están a favor y otros en contra, pero los mismos que están digamos en contra del aborto no te quieren dar tampoco ese método que tú dices, no quiero tener hijos y no te ayudan con eso. A pesar de mi edad he tenido experiencias donde no ha sido fácil buscar también un método anticonceptivo, porque muchos de esos tienen efectos secundarios, en los cual es a una le afecta. Entonces, pienso que en ese tipo de cosas también se debería trabajar en el plano médico para que los médicos también comiencen a abrirse más hacia las opciones de las mujeres que no quieren tener hijos, que han decidido definitivamente no tenerlos. Y nosotros podamos acceder libremente a esa opción y podernos hacer el procedimiento para ya no tener hijos.
Vengo de una familia que tengo dos hermanas, ellas tienen hijos, mis dos hermanas. Bueno, de mis cuatro hermanos, todos tienen hijos. Soy la única que no tiene hijos y como dicen mis padres, siguen esperando hasta el día que yo cambie y diga que voy a tener un hijo. A pesar que yo haberles expresado que mi decisión es no ser madre nunca. En realidad tengo parientes, pero no muy cercanos. En realidad, de la mayoría de mis parientes, para nada están o se relacionan con el movimiento, ya que yo soy feminista, y no tengo en realidad ningún pariente que sea o feminista, o que siquiera está dispuesto a abrirse hacia este punto. En realidad, para mí ha sido muy difícil ser la única feminista de la familia, y que ve de otra manera la vida de una mujer, la sexualidad de una mujer, para lo cual todavía la sociedad a veces no está dispuesta a darle espacio. Entonces, sí ha sido difícil en ese sentido, porque una cuando va a una reunión familiar tienes que explicar a todo el mundo por qué no quiere ser madre, porque ellos son los primeros que te preguntan, “Cuántos años tienes, cuándo te vas a casar y para cuándo los hijos te estás quedando?” ¿Por qué? Digo no, o sea, no quiero tenerlos, no siento esa necesidad de tenerlos para sentirme bien, para estar completa. Entonces, por esa parte es a veces, si es abrumador que los amigos y los familiares estén siempre intentándole a una como presionar para decirle “debes tener un hijo”. Y yo se lo bromear diciéndolo, no sé si me van a dar para los pañales, para la leche, para su crianza, para todo, porque así no sé, tal vez ellos toman un poquito más de conciencia.»
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