Fausta e Luisa, due infermiere, raccontano le loro vite di donne senza figli per cause e scelte diverse ma accomunate dal dilemma del futuro.
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Ecco la trascrizione completa del video:
LUISA: «Sono Luisa, ho quarantasette anni e faccio l’infermiera. Quando mi è stato proposto di fare quest’intervista ho ripercorso la mia esperienza: sono sposata già da tredici anni; i primi anni ho pensato alla mia carriera, quindi al lavoro, e quando ho deciso, poi, di avere un figlio questo non arrivava. Quindi con mio marito abbiamo deciso di iniziare l’iter dei vari controlli ed è stata una cosa molto brutta scoprire di non potere avere figli senza una causa. Questo, all’inizio, mi ha fatto stare molto male.
Quando mi è stata proposta questa intervista ho rivissuto quello che praticamente ho fatto tanti anni fa, quindi i vari controlli, le varie visite, e mi ha fatto un pochino riflettere che, probabilmente, questo desiderio di diventare mamma non c’è stato perché ho deciso poi, alla fine, di lasciar perdere e di non indirizzarmi verso un’adozione.»
FAUSTA: «Io sono Fausta, ho quarantasette anni, sono un’infermiera. Quando è stato proposto anche a me di fare questa intervista ho riflettuto un attimino sul percorso della mia vita.
Forse, da giovane, ci tenevo tanto ad avere dei figli, a vent’anni, ventidue anni. Poi ho fatto delle scelte che sicuramente mi hanno portato anche a pensare ad altro, infatti sono diventata crocerossina. Sono partita all’estero tante volte; sono partita nei paesi arabi, a Baghdad, a Nassiria durante la guerra e questo mi ha appagato veramente tanto. Lì, forse, effettivamente parlando con i ragazzi e le ragazze arabe mi sono resa conto che alla domanda: “quanti figli hai?” – e allora avevo anche trent’anni, trentacinque anni – dicevo “neanche uno” e loro: “Ma come è possibile? io ne ho cinque, ne ho sei, ne ho otto”. Effettivamente non avevo neanche una risposta: “come mai?” – mi dicevano – , “una ragazza come te non ha figli, non si è sposata?”. Non sapevo mai cosa rispondere. Meno male che in inglese non mi capivano bene quindi riuscivo un pochino a non dare la risposta.
Ho un compagno che ho incontrato diciamo a quarant’anni, non da giovanissima; ci abbiamo pensato anche noi a fare un figlio ma non è arrivato e adesso a quarantasette anni viviamo serenamente, non ci pensiamo più tanto a questo fatto.
Noi abbiamo adottato dei cagnolini e un gatto quindi il nostro amore un po’ si è riversato su di loro.»
LUISA: «Io ho riversato invece l’amore per i bambini verso i miei nipoti. Ho degli splendidi nipoti, due già “grandetti”, tre piccoli e uno in arrivo e quindi cerco di manifestare il mio amore verso i bambini con loro.
Anch’io ho degli animali, come Fausta, un rottweiler e un pastore tedesco che mi riempiono la vita di gioia e quindi quando rientro a casa loro mi saltano addosso, mi leccano, mi “giocano” e quindi io sono contenta lo stesso.»
FAUSTA: «Pensandoci bene ho tante amiche nella mia stessa situazione, quasi tutte senza figli, quindi forse non è un caso, ma effettivamente è il fatto di avere tempo a disposizione, di essere più indipendenti, di riuscire a organizzarci meglio la vita senza figli, quindi…»
LUISA: «Mi rendo conto che comunque dentro di me c’è questo vuoto che non sono riuscita a realizzare il fatto di diventare mamma, di avere un bambino e sì, ci sono delle persone che comunque scelgono di non averne. Non gliene do nessuna colpa perché comunque ognuno di noi se lo deve sentire dentro il fatto di diventare mamma o meno. La mia non è stata una scelta, è stata una fatalità, il destino non so come definirlo.»
FAUSTA: «Anche per me non è stata una scelta proprio scelta, è stata una condizione, sono state le circostanze che mi hanno portato a non avere figli però non l’ho vissuta male… diciamo… continuo a vivere. Ci ho pensato su, però non per questo non continuo a percorrere la mia vita nel modo in cui mi sembra che sia giusto per me. Ognuno è libero di fare le proprie scelte, di scegliere di diventare mamma, di scegliere di non avere figli. La vita è bella proprio perché si fanno delle scelte e ognuno è libero.
Le motivazioni? Il più delle volte non è stata proprio una scelta, è stata sempre una casualità il fatto che comunque in questi ultimi anni è difficile anche trovare un compagno, una persona con cui veramente decidere di portare avanti una famiglia, di avere una persona, decidere con quella persona di fare un percorso di vita lungo e impegnativo come può essere avere figli. Spesso capita che anche gli uomini, i ragazzi questo impegno non se lo vogliono assumere quindi, a quel punto, è giusto non costringerli e continuare così a fare la propria vita.»
LUISA: «Per il fatto di non aver avuto figli quindi… cercherò di trasmettere quello che non ho potuto fare con loro, di trasmetterlo ai miei nipoti e quindi lasciare a loro un buon segno di me e un buon ricordo.»
FAUSTA: «I nipoti alla fine sono quelli che ci rimangono, almeno pensiamo che ci possano anche… effettivamente chi ci seguirà da anziane Luisa?»
LUISA: «Loro … i nipoti, speriamo.»
FAUSTA: «Dici? Spesso non lo fanno i figli, chissà se lo faranno i nipoti. Ma speriamo. Altrimenti ci guarderemo noi due insieme?»
LUISA: «Può darsi!»
FAUSTA: «Ecco, ok!»
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