Laura, in occasione del convegno sulla maternità organizzato a Washington nel 2019 per la festa della donna, racconta brevemente cosa ha significato per lei essere prima lunàdiga e poi madre.
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Ecco la trascrizione completa del video:
LAURA: « Allora ci tenevamo molto ad avere anche la voce di Lunàdigas in questo convegno sulla maternità che abbiamo organizzato qui a Washington in occasione della festa della donna del 2019, anche del mese della storia delle donne, che si celebra qui negli Stati Uniti d’America. Il convegno su “Trauma & Recovery Challenges to Motherhood in Contemporary Literature and Culture”, dal mio punto di vista doveva avere anche la voce delle Lunàdigas, quindi di chi sceglie di non essere madre, con tutte le problematiche a cui va incontro chi fa questa scelta nella nostra società, in particolare nella società italiana. »
NICOLETTA: «Qual è la tua posizione a questo riguardo? Io mi ricordo che tu hai detto: “Io sono mamma, ma fino a un momento prima ero Lunàdiga”. »
LAURA: « Sì, è vero. La mia posizione è questa: trovo sia molto interessante, penso che l’esperienza di ogni donna sia diversa. Io quando ero molto giovane ero convinta che avrei voluto avere un figlio prima dei ventotto anni. Ricordo che l’avevo già detto al mio ragazzo, che poi è diventato mio marito, e lui non era d’accordo, diciamo. Gli sembrava troppo presto, e poi dopo ho cambiato idea. Mi sono resa conto che il destino delle donne non era soltanto quello di diventare madri. Mi sono occupata di altre cose, ho scritto la mia tesi di dottorato, ho viaggiato per il mondo. E poi devo dire che la nostra bambina, quindi il desiderio di avere un figlio è arrivato relativamente tardi, dopo i quarant’anni. Mia figlia è nata che avevo già quarantuno anni. Per cui sì, devo dire che ho vissuto vari stati d’animo legati alla questione della maternità e non maternità. »
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