Lucy, con la sua consueta ironia e arguzia, e grazie alla voce di Vanessa Podda, parla di cosa vuol dire essere una Lunàdiga. Lei sì che sa cosa vuol dire avere sempre dei ragazzini tra i piedi!
La raccolta scritta Monologhi impossibili, raduna le voci, le parole e le idee di tante donne (e uomini) reali e immaginarie, accomunate dalla scelta di non aver avuto figli.
Un bel gruppo di lunàdigas ante litteram.
I Monologhi impossibili, attraverso un viaggio nel Tempo, danno voce sia a reali personaggi storici vissuti in altre epoche quali eroine, dive del cinema, artiste, poetesse, mistiche, banditesse e altre, sia a figure del Mito e dei fumetti, e ancora alle donne e agli uomini della letteratura antica e moderna.
Donne (e uomini) forti e risolute, celebri e non solo, che siano state anche involontariamente un riferimento per la scelta di essere Lunàdigas.
Il titolo Monologhi impossibili si riferisce esplicitamente alla famosa serie radiofonica degli anni Settanta intitolata Le interviste impossibili e da quella prende spunto per far parlare, in forma scritta, donne di tutte le epoche. Frida Kahlo, Dora Maar, Vittoria Colonna, Jane Austen, Barbie, Marilyn Monroe, Dorothy Parker, Maria Callas, Camille Claudel, Rosa Luxemburg, Lucy Van Pelt, Dafne, Hélène Kuragina, Jean D’Arc, Coco Chanel, Francesca Alinovi e molte altre meravigliose donne lunàdigas, tali ancor prima che questa definizione fosse stata inventata.
Il libro Monologhi impossibili rappresenta il contributo che l’autore Carlo A. Borghi ha voluto offrire al progetto Lunàdigas – che lo comprende – per sottolineare quanto la scelta di non esser madri sia stata elaborata e ragionata in modo profondo da tutte le persone che l’hanno abbracciata.
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Ecco la trascrizione completa del video:
LUCY VAN PELT: « Ehi ragazze! Avvicinatevi un po’ qui, al banchetto di aiuto psichiatrico a prezzi modici. Mi intrometto un momento per una raccomandazione: badate che queste donne cosiddette lunàdigas non la dicono mica tutta, eh. Possono anche non raccontarla giusta. Tengono sempre per loro qualcosa di segreto e di non detto, capito? Una parte in ombra che non vogliono mai illuminare come il lato oscuro della luna che nessuno può vedere. Io lo dico chiaro: non sarò mai una ragazzina-madre, ho altro da fare; non prenderò nè il diploma di maturità e neanche quello di maternità. Vi do un consiglio: mettete a loro agio queste donne lunàdigas. Che poi – lo dico con parole chiare – altro non sono che rami secchi, va bene? Così magari si rilassano un po’. Io sono Lucy Van Pelt dei Peanuts, lunàdiga carismatica. Cinque centesimi, prego! »
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