Michela racconta della sua vita e delle sue idee riguardo la maternità, affrontate con la famiglia e le amiche.
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Ecco la trascrizione completa del video:
MICHELA: «Io sono Michela, ho 20 anni e in un futuro vorrò fare questa esperienza di avere una famiglia e di portare avanti una gravidanza e mettere alla luce una creatura che potrà diventare mio figlio o mia figlia, che mi darà tante soddisfazioni nella mia vita futura.
La mia famiglia da qualche anno si è separata; io vivo da quel momento, dalla separazione, sempre con mia madre: è sempre stata presente, ma anche mio padre nonostante sta lontano e tutto quanto, in un’altra famiglia, anche lui è sempre presente nella mia vita e tutte e due mi vogliono bene nello stesso modo e in ogni occasione, in ogni momento della mia vita bello o brutto loro ci saranno sempre come ci sono sempre stati.
Il ruolo, quello che noto di più, è quello di mia madre perché da sola ha cresciuto due figlie piccole; anche se ci stava sempre mio padre, però molto raramente, quindi da sola in una casa a portare avanti una famiglia, un lavoro e tutto quanto: a venirci a prendere da scuola, a portarci a fare sport e tutto quanto, se volevamo uscire ci ha sempre accompagnato ed era sempre presente con noi. Quindi come persona io la ammiro molto perché è molto forte e ha superato molte prove della sua vita tranquillamente e con tutta la grinta che ha sempre avuto e quindi io la ammiro e magari da grande diventare come lei! L’unica pecca, eccola, è che visto che è molto presente nella mia vita alcune volte si intromette nella mia vita, però vabbè è la mamma, le mamme sono tutte così quindi… va bene.
Mio padre, vabbè, fa il ruolo secondario di quello che c’è, però non lo prendo mai come un punto di riferimento ecco.
Mia madre a me e mia sorella ci ha sempre lasciato molto tempo libero su questa scelta: le piacerebbe, in un futuro, avere dei nipotini, quello cioè come tutte le donne che hanno avuto figli, le piacerebbe anche diventare nonna, però non ci dà mai il blocco, degli ostacoli del tipo: “dovete per forza avere dei figli” eccetera eccetera.
Io una volta glielo dissi a mia madre – anche se non è vero, volevo soltanto vedere la sua reazione, e le dissi – : “Mamma io non voglio avere dei figli miei, cioè biologici, ma vorrei adottarli”, volevo vedere com’era la sua reazione, lei ha detto: “Basta che tu sia felice, sarò felice anche io. La tua scelta è più importante del mio pensiero”. E questa cosa mi è piaciuta come risposta.
Per mia sfortuna e per sfortuna anche di mia madre non abbiamo più parenti da questo lato della famiglia, cioè io non l’ho mai conosciuta la madre di mia madre quindi non ho mai avuto il piacere di parlarci e avere una conversazione, ma ho un’altra donna importante della mia vita, è la madre di mio padre: lei è stata la tipica donna, quella… la casalinga, che accudiva i figli. Però anche lei è una donna che ha una personalità molto forte e non si tiene dentro nulla anzi, quello che pensa lo dice tranquillamente, anche se alcune volte ha i suoi timori come tutte le persone ma cerca di affrontarli anche lei in modo molto tranquillo. Pure lei mi piace come punto di riferimento, è abbastanza forte e le voglio un sacco di bene; è l’unica nonna che ho, quindi sì.
Nella mia famiglia da parte di mia madre, c’è la sorella, mia zia: lei non ha avuto una famiglia, non ha messo al mondo dei figli, è stata una sua scelta personale; più che altro da parte mia, io penso che sia una scelta egoista cioè non perché lei non voleva mettere al mondo dei figli, ma perché lei è egoista, guarda soltanto le cose proprie e ha pensato: “visto che io guardo soltanto le cose mie, non posso mettere al mondo delle persone a cui non potrò dare lo stesso… le stesse considerazioni che do a me stessa” quindi ha fatto bene, almeno non ha fatto delle scelte sbagliate nel mettere al mondo delle persone che potevano diventare… che ne so, che la potevano odiare come mamma, che la potevano abbandonare eccetera eccetera. Però come zia è bravissima, lo devo ammettere. Però ha fatto bene. Questa è una scelta coraggiosa da una parte.
Questo argomento è difficile che… quando si esce in gruppo come con le mie amiche, esca naturalmente questa domanda o questo argomento. Però capita molto spesso e ognuna ha dei propri pensieri; più che pensieri sono previsioni del loro futuro, altre mie amiche pensano che, in questo momento, a vent’anni, si vogliono godere la vita, vogliono fare tutte le loro esperienze e semmai decideranno se affrontare una famiglia o no; altre mie amiche partono già dalla famiglia e tutto quanto, che loro vorrebbero subito fare una famiglia anche a vent’anni, non ci sta nessunissimo problema, e io mi trovo sempre nel mezzo in cui io non lo vedo come un obbligo, ma lo vedo più come un’esperienza.
Ecco io ora sto vivendo l’esperienza di andare all’università, potevo scegliere come potevo non sceglierlo, e la stessa cosa la vedo anche con la maternità. Vedere queste ragazze che a vent’anni già vogliono avere dei figli oppure che hanno già dei figli e tutto quanto un po’ mi mette timore, non so come spiegarlo, però ognuno è libero di fare le proprie scelte; se loro sono contente di avere già una famiglia a vent’anni, sono contenta per loro; chi vuole farlo a trent’anni oppure non lo vuole proprio fare sono sempre contenta per loro perché sono felici della propria scelta. È una decisione propria avere dei figli o no, anche adottati o fatti biologicamente, quindi è difficile che si trovi sempre una… come posso dire, un punto di incontro tra le ragazze, ecco.»
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