skip to Main Content

Nonostante ora sarebbe disposta a dedicarsi a un bambino, Paola racconta la sua scelta di non avere figli, preferendo altro: il viaggio, la scoperta, la libertà e la dedizione agli animali randagi sviluppata fin da piccola in un contesto familiare che ricorda con commozione.

Vuoi ascoltare e leggere altre testimonianze? Sostieni l’archivio vivo di Lunàdigas!

Ecco la trascrizione completa del video:

PAOLA: «Ciao, sono Paola, ho cinquantatre anni e… ho scelto di non avere figli.
È stata proprio una scelta, la mia; che non ne avrei voluto mai in assoluto magari no, però di volta in volta, quando si presentava l’occasione, cioè un compagno, una situazione idonea… sai, il lavoro, le cose… io sentivo che preferivo fare altro: probabilmente viaggiare, girare sempre l’angolo, e pensavo che magari un bambino mi potesse precludere tutte queste cose che secondo me non è che fossero più importanti, in quel momento a me entusiasmavano di più. Ecco, giusto o sbagliato che fosse, era questo il mio pensiero. E magari vedevo la gente intorno a me comunque sposarsi, o comunque appunto mettere su famiglia. Capivo di essere un pochino diversa rispetto alla media, però tanto… voglio dire, non potevo fare le cose perché così poi “rientravo”. Il mio era una sensazione del cuore, dovevo cercare di rispettarla. Non mi son pentita. Non mi son pentita.

Adesso io sono sola, nel senso che non ho un compagno. Non vorrei parlare di sostituzione, però ho degli animali, ma… cani, gatti. Ma io li ho sempre avuti. Vorrei specificare questa cosa: li ho sempre avuti. Quando ero piccola, mio padre era cacciatore per cui io ci son nata in mezzo ai cani. Li portavamo a casa quando li trovavamo nella strada. Ce li facevano rimettere in strada perché non li potevamo tenere tutti. Però questa passione io non so se abbia supplito, però l’ho sempre avuta. Poi via via avevo i fidanzati, però sempre raccattavo i cani e i gatti dalla strada. E adesso, non so perché, però se io rientro a casa e vedo delle codine festose, mi sembra piena di energia la casa, e quindi non mi fanno sentire una solitudine e neanche il bisogno di avere un compagno o dei figli per supplire a questa solitudine. Non so se sto rendendo l’idea.
Qualcuno, nel tempo, ha provato a convincermi a cambiare idea. Vuoi il compagno del momento, che appunto sentiva che era tutto a posto per… e invece io sentivo un qualcosa che mi diceva “no, non è così”. Oppure non lo so… i parenti, gli amici. Però cosa vuol dire cambiare idea? È una cosa che devi sentire, purtroppo. Non è neanche dire: “poi quando sei grande e sei anziana c’è qualcuno così che ti guarda”. Ma quello non mi sembra amore per un figlio. Mi sembra più un atto egoistico, oppure una cosa proprio per tutelarsi. E proprio il desiderio di avere il figlio io non l’avevo. Poi magari mi riscoprivo a giocare con i bambini degli altri però dieci minuti e poi li consideravo degli eroi perché vedi che poi la vita ti cambia quando hai un bambino, non vivi più. Però chiaramente avrà le sue… insomma i suoi vantaggi, voglio dire. L’amore che ti dà, evidentemente, l’interazione che hai con un figlio…
No, non ho mai sentito un giudizio proprio negativo, cioè le mie motivazioni son talmente vere… cioè ti dico una cosa deve nascere dal cuore quindi uno mi può dire: “sì, ami più gli animali dei bambini”, ma no, non è vero, se trovo un bambinetto per strada, messo male… purtroppo, scusate se allargo un attimo, purtroppo qui in Sardegna c’è il problema del randagismo, sembriamo veramente… quindi ogni tre per due raccattiamo… Ma dicono: “ma sei così con le persone?”
“No, le persone non le trovo per strada o comunque faccio un 118!’”
Per cui… sicuramente c’è stato del disprezzo, non lo metto in dubbio, dei giudizi, sono stata giudicata una… non so come dire, una fuori dagli schemi. Ma io non posso fare quello che vogliono gli altri perché così gli altri… tanto non sono, non è la loro vita, è la mia. Per cui non sono pentita, perché ho viaggiato, ho fatto, disfatto, magari adesso a cinquantatré anni ti dico: “mah, forse mi dedicherei a un bambino”, solo che non posso… sarei la nonna adesso. Però va bene così.
Dunque la maternità degli animali… Ti devo allargare il discorso purtroppo sempre parlando qui in questo contesto, in Sardegna c’è tanto randagismo, per cui non posso… attualmente ho sei cani e sei gatti e son tutti sterilizzati. Perché? Son tutti sterilizzati perché non mi posso permettere di far nascere altre creature in una regione dove trovi cucciolate ogni tre per due e non voglio dirvi le fini che fanno. Per cui non sono contraria nemmeno all’aborto, considerando il momento storico così inflazionato di animali. E non sono contraria appunto, non sarei contraria neanche all’aborto fisico. Se una non sta desiderando il bambino, magari è stato un errore, magari doveva usare più precauzioni e non è andata bene… io ti dico: “Tra le due scelte, qual è la più opportuna? Interrompere una gravidanza oppure portare avanti una gravidanza, far nascere una creatura che non stai desiderando?” Non lo so.
Scusate io adesso ho un momento di commozione, perché sto ricordando la mia famiglia, cinque figli, con i genitori in sette. È stato certo molto faticoso immagino da parte dei miei genitori, però li ho sempre visti felici, contenti, io… ci hanno fatto studiare (io non ho studiato però per scelta), e poi per educarci, mandarci a scuola, farci vivere. Io non ho visto tutta questa fatica, lo facevano e basta. E quindi avrei avuto un bell’esempio da seguire anche. Probabilmente mi sono persa qualcosa e comunque… io i genitori di adesso, anche perché vedo che avendo un figlio, un figlio solo è una grande fatica. Lo vedo perché poi paradossalmente non lo so se sono… adesso fanno un sacco di sport, fai qua fai là. I genitori, io concludo dicendo che i genitori io li trovo degli eroi. »

Vuoi ascoltare e leggere altre testimonianze? Sostieni l’archivio vivo di Lunàdigas!

Back To Top