skip to Main Content

Francesca tells us what she hears around regarding having children and she illustrates her point of view, totally and firmly different, in the company of her cat Minù.

Vuoi ascoltare e leggere altre testimonianze? Sostieni l’archivio vivo di Lunàdigas!

FRANCESCA: «Io sono Francesca, ho trentun’anni.
Quando ero piccola pensavo fosse obbligatorio dover fare dei figli ed era una cosa che comunque mi spaventava. Allora avevo chiesto a mia madre, ma avevo sui sette anni, e lei mi aveva risposto che comunque si poteva scegliere. Allora da lì io mi sono sentita sollevata. E da lì ho pensato: “Allora io non avrò mai figli!“. Lei comunque ha fatto tutte le cose di quegli anni, Anni ’70: proteste studentesche eccetera, quindi sono sempre stata educata così… non ho mai avuto, non mi ha mai dato delle costrizioni, diciamo. Lei si era messa anche a ridere perché comunque era una cosa anche un po’ buffa. Anche se ogni tanto adesso insiste.
Non ho mai avuto l’interesse diciamo, l’obiettivo… è una cosa che proprio non mi appartiene. E mi sono anche domandata perché questa scelta e penso che sia anche a causa di varie paure tra cui quella del parto: mi fa proprio un po’ impressione l’idea di avere un qualcosa che cresce dentro di te e poi doverlo partorire, così; ho avuto sempre questa paura diciamo… impressione.
Per alcune persone che ho sentito – a me sembra anche una cosa un po’ brutta -: per essere più felici. A me non sembra giusto, comunque una persona deve essere felice di suo; cioè avere un’altra persona, mettere al mondo un’altra persona per essere più felici, più complete non la trovo una cosa logica.
Una persona deve essere felice, completa, appagata già di suo, poi, anzi, da questa gioia nasce un’altra cosa.
Dicono: “per ora non ne voglio, non ci penso”, però non sono così decise, cioè io sono quasi convinta che comunque non mi capiterà; altre mie amiche invece dicono: “no, no anche io, però chissà”.
Sai le persone che dicono: “e perché poi dopo cosa fai? E quando sei vecchio stai da solo?”… ho sentito anche gente che ha detto così, ed è più egoista quello. Cioè: metti al mondo una persona per non stare da solo?
Io sono fidanzata e la persona con cui sto inizialmente anche lui la pensava come me, non pensava proprio ad avere figli, e poi invece adesso dice: “eh, ma prima o poi, prima o poi…”. Comincia a mettere l’idea. Però comunque una cosa così, molto… dire “prima o poi”, “prima o poi”, allora… “prima o poi ci saluteremo”.
Si sa che magari crescendo si può anche cambiare idea effettivamente, però io sono così convinta della mia scelta che non penso che potrei cambiare così, di punto in bianco, completamente parere.
Lei è Minù, mi è stata regalata da una delle mie più care amiche. Io ho avuto tanti gatti, sin da quando ero piccola, in casa, erano diciamo della famiglia. Lei è la prima che comunque mi ha seguita anche fuori di casa, è proprio mia mia. Non ho figli ma ho lei. I gatti comunque li prendi in braccio, gli dai qualche carezzina e sono a posto, sono pratici. Preferisco i gatti ai bambini. È bruttissima questa frase, però… Secondo me sembro proprio stronza.»

Vuoi ascoltare e leggere altre testimonianze? Sostieni l’archivio vivo di Lunàdigas!

Back To Top