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Novità Di Novembre

Novità di novembre

La violenza sulle donne, si sa, si muove in scenari multiformi, è a volte diretta, fisica, immediatamente visibile, altre è indiretta e subdola, psicologica e manipolativa.

È violenza dei singoli e degli individui ma, purtroppo, ancora e ancora, è violenza sociale, delle Istituzioni, dei governi.

Per questo 25 novembre, che ci trova sempre più stanche e sconsolate a contare i numeri dei femminicidi, degli stupri e di tutte quelle piccole e grandi violenze che subiamo ogni giorno in tutto il mondo, acuite anche dalle nuove guerre che come sempre sulla pelle delle donne ci passano due volte, vogliamo spargere un po’ di bellezza. Con la convinzione che il gesto generoso, insieme intimo e politico, del testimoniare e di restituire le testimonianze delle donne al mondo, sia passo necessario per stabilire nuovi equilibri in cui le donne acquistino sempre maggior spazio di protagonismo sulla scena sociale, al sicuro dalla violenza endemica maschile, che non ci possiamo più permettere con gli strumenti culturali che abbiamo raggiunto dopo millenni su questa Terra.

Cominciamo con il  monologo impossibile di Lucy Van Pelt − straordinaria icona co-protagonista delle strisce a fumetti Peanuts scritte e disegnate da Charles Schulz −, nato dalla penna di Carlo A. Borghi.

Lucy, con la sua consueta ironia e arguzia, e grazie alla voce di Vanessa Podda, parla di cosa vuol dire essere una Lunàdiga. Perché lei sì che sa cosa vuol dire avere sempre dei ragazzini tra i piedi!

All’interno della galleria virtuale prendo pArte!, abbiamo inserito una delle performance Icone Lunàdigas, realizzate durante le Residenze d’autore del progetto Approdi curato dell’Associazione Carovana nel novembre 2015,  in alcune case private del quartiere Villanova di Cagliari.

Si tratta di  brevi composizioni, in forma di installazione performativa, ideate ed elaborate a partire dai “Monologhi Impossibili” di Carlo A. Borghi da donne lunàdighe: artiste che si sono concesse allo sguardo dellə testimoni nell’intimità dei loro processi creativi, incarnati nei vissuti e rielaborati in icone performative.

La prima performance che proponiamo è Rami secchi, quella di Alia Sellami, soprano e performer tunisina dalle origini multietniche, che ha accolto con grande entusiasmo lo stimolo che le ha permesso di puntualizzare un tema molto aperto nella sua consapevolezza,   creando per la sua performance un ambiente che ha definito “il mio universo”.

Alia regala a Lunàdigas anche un omaggio per la cantante orientale Asmahan, lunadiga morta in giovane età, interpretandone una canzone.

Nella sua testimonianza per l’Archivio Vivo, Lasciatemi in pace”, Alia riflette sulle definizioni e i giudizi riservati alle donne senza figli che l’hanno portata a concepire una performance dedicata, e regala anche la sua storia personale di donna e artista lunàdiga.

Archivio vivo istruzioni per luso 1

Una novità anche per il Fondo Internazionale dell’Archivio Vivo con la testimonianza di Sam, una giovane studentessa statunitense di origini greco-italiane, che spiega le ragioni del suo desiderio di non volere figli e riflette sull’accoglienza delle sue scelte a livello familiare, amicale e sociale, portando l’attenzione sulle differenze tra Usa, Italia e Grecia.

Nella sezione Storie, Tra il nido e il volo, la testimonianza di Giorgia Ester Serra, frutto di un fortunato incontro con Lunàdigas, in cui Giorgia offre un racconto intimo della sua infanzia, segnata dal desiderio cocente di andare via e di trovare un “altrove” da poter chiamare il proprio posto, il proprio gesto, il proprio pensiero nel mondo.

Ancora notizie sul Fondo Internazionale: qualche giorno fa La Stampa ha premiato il nostro video “Archivio Vivo Internazionale” proposto per l’edizione 2023 di Archivissima. Clicca qui per vederlo o rivederlo!
 

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