Buon compleanno Lunàdigas! Novità gennaio 2023
Era il 22 gennaio 2015, il giorno in cui esordiva in rete il progetto Lunàdigas con la pubblicazione del webdoc, frutto di molti anni di lavoro di Nicoletta Nesler e Marilisa Piga nella ricerca sulla scelta di non avere figli.
Dando voce a ragioni e sentimenti inaspettati, sempre diversi per ogni singola donna, e scavalcando i limiti delle distribuzioni tradizionali, il webdoc ─ ancora prima del film Lunàdigas, ovvero delle donne senza figli e ancora prima della costituzione dell’Archivio Vivo ─ con la sua forma di documentario interattivo, ha fatto sì che l’enorme mole di testimonianze raccolte nel tempo dalle autrici a donne illustri o meravigliose sconosciute, cominciasse a raggiungere un gran numero di persone, stimolando un movimento di idee intorno alle varie forme di maternità, inclusa la non-maternità.
È così che tutto è cominciato, da quel giorno trepidante di attesa e preoccupazione, di gioia e terrore, ma soprattutto di consapevolezza ─ tanta ─ per aver fissato un primo punto, in Italia, nella ricerca sulla scelta delle donne di non riprodursi, fino a quel momento quasi ignorata o esclusa dall’indagine sociale.
Molto è cambiato da allora, ma tanto è ancora da indagare e tante ancora sono le narrazioni da decostruire intorno al tema, motivo per il quale negli anni la ricerca si è aperta non solo al nostro paese, ma all’intero panorama internazionale, grazie a un work in progress costante e appassionato.
A realizzare obiettivi importanti (tipo quelli che coinvolgono una nazione intera e poi il mondo, per intenderci), però, non ci si arriva mai da solə.
Dunque, per quel 22 gennaio in cui le Lunàdigas sono venute al mondo, un ringraziamento speciale va a Cristiana Scoppa e a Eugenia Romanelli, ufficio stampa, a Luca Buelli e a Erica Vitellozzi, che hanno sostenuto il progetto dagli esordi, a tutte quelle amiche e a quegli amici che quel giorno si sono spiegatə, finalmente, dove fossero finite Marilisa e Nicoletta!
Grazie a tutte le donne che, da quel giorno in avanti, man mano hanno sposato il progetto, amandolo, coccolandolo, curandolo ogni giorno con professionalità e dedizione: Silvia Moretti, progettista d’eccellenza e infaticabile archivista insieme a Roberta Colangelo, segugia di bandi; Daniela Travaglini, raffinata traduttrice e sottotitolatrice; Giusy Salvio e Veronica Secci, giocoliere dei social; Claudia Mazzilli, autrice, scrittrice e lettrice critica di libri lunàdigas.
Grazie a tutta la comunità che si è stretta intorno al progetto, grazie a tuttə voi che siete il motivo, e anche il motore, per cui questo viaggio continua.
Buon compleanno a tuttə!
Festeggiamo con tre nuovissime testimonianze per l’Archivio Vivo, raccolte recentemente grazie al contributo della Fondazione di Sardegna, che hanno come protagonisti due uomini – Carlo Antonio Borghi, artista, performer, scrittore nato a Cagliari il 14 giugno 1949 e il giovanissimo studente universitario Luca – e una donna, Lisetta, avvocata in pensione.
Luca, pur non escludendo a priori l’idea di avere un figlio in futuro, mette in discussione il concetto storico tradizionale della famiglia come dovere sociale a “perfezionamento” della vita adulta e pone l’accento sulla sua educazione volta alla realizzazione individuale più che a quella familiare.
C.A. Borghi, autore dei Monologhi impossibili. Le esclusive rivelazioni di 35 mitiche lunàdigas (Arkadia Editore), nella sua testimonianza a Lunàdigas percorre parte della sua storia familiare e della sua formazione umana e culturale, comprese le diverse ragioni che lo hanno portato a non volere e a non avere figli, in parte rintracciabili all’interno dei Monologhi stessi, trentacinque storie di donne mitiche ed esemplari – DianArtemide, Cristina di Svezia, Ava Gardner, Lady Jane Austen, Lupa Capitolina, Greta Garbo, Lilith e tutte le altre – evocate per raccontarsi come non madri. A sorpresa, nel folto gruppo di “narratrici”, appare anche un “narratore” d’eccezione, Pier Paolo Pasolini – “spirito guida” di Borghi – che parla per sé e la sua Maria “Medea” Callas. Artiste, regine, rivoluzionarie, personaggi del mondo classico e della storia universale si trovano per la prima volta riunite per dialogare direttamente con il lettore, informate perfettamente sulla realtà quotidiana dei nostri tempi.
Lisetta, nella sua testimonianza, racconta le sue motivazioni riguardo la non maternità, di come l’avere figli rappresenti per lei una limitazione al bene più prezioso: la libertà.
Nella sezione Storie, Claudia Mazzilli ci porta in un viaggio denso e appassionato dentro il cuore stesso della parola Lunàdigas con il suo articolo Tra etimologia e antropologia: la parola (a) lunàdigas.