L’aborto ai tempi del Covid
Una riflessione sull’aborto in tempo di pandemia
Women on Web è un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2005 dall’attivista olandese Rebecca Gomperts che fornisce sostegno per supportare i diritti di accesso alla contraccezione e all’aborto sicuro per tutte le donne e le persone incinte, anche nei paesi in cui esso è fortemente limitato o illegale. Vi operano medici, ricercatrici, attiviste: persone competenti e impegnate a garantire che tutti e tutte, comprese le persone trans, non binarie e queer possano accedere in sicurezza all’aborto e alla contraccezione senza discriminazioni. Il sito di Women on Web è un archivio di esperienze personali di donne che hanno subito lo stigma per aver voluto interrompere la gravidanza. Inoltre è una fonte di informazioni affidabile anche per i servizi di telemedicina (somministrazione assistita di farmaci, con visite mediche e monitoraggio in videoconferenza da parte di medici autorizzati, secondo protocolli condivisi e in armonia con quanto previsto dall’Organizzazione mondiale della Sanità), in particolare per l’aborto farmacologico. Un servizio di consulenza preziosissimo in tempi di pandemia anche in Italia, dove l’aborto è legale ma molte donne si sono viste negare l’interruzione volontaria di gravidanza da medici obiettori di coscienza, con il pretesto di essere risultate positive al Covid (e l’ivg va somministrata entro ben precise settimane e non può essere rinviata al momento in cui il tampone sarà negativo!).
FONTI:
https://www.internazionale.it/reportage/claudia-torrisi/2021/01/25/aborto-pandemia