Marinella Perroni: "Non mi sento madre. Sento di aver stabilito relazioni di molti altri tipi, ma non quella della maternità"
2015 mar. 19 MPEG colour sonoro lingua italiananazionalità italiana
La maternità nel Nuovo Testamento start 00:15:04end 00:18:38 Riguardo alla maternità nel Nuovo Testamento, Marinella Perroni riflette sul comportamento a-familiare di Gesù, solo proteso all'annuncio di Dio, e sulla mancanza di esaltazione della maternità e della paternità, in particolare biologica.trascrizione MARINELLA PERRONI: "Nel Nuovo Testamento invece noi vediamo che da parte di Gesù non c'è assolutamente nessuna esaltazione della maternità, anzi della maternità biologica. Ma non c'è nemmeno nessuna maternità spirituale. C'è il riconoscere che quello che diventa importante è altro. Che per i figli del Regno di Dio, che sono coloro che credono alla venuta imminente del Regno di Dio, non c'è proprio spazio interiore per pensare alla sopravvivenza della specie, il generare per se stessi, per la famiglia, per la società, per il popolo, per Dio. Perché ormai il tempo è breve e dobbiamo vivere con l'idea del tempo che è breve. Quindi Gesù, per esempio, non ha posterità, non genera, perché adesso noi parliamo di maternità però insomma si potrebbe anche parlare di paternità, e sarebbe ora nel momento in cui si affronta la questione della maternità. E Gesù ha una sua condotta che assolutamente non vogliamo essere eccessivi?, non diciamo contro la famiglia, normalmente si dice tecnicamente a-familiare. Lui si capisce all'interno di un contesto che non è quello normale della struttura familiare, che è la struttura portante, resta la struttura portante del suo popolo.
Allora Gesù ha un comportamento assolutamente a-familiare perché è più proteso a questa attesa diciamo che deve venire e della sua funzione di annuncio di questo che deve venire che non a osservare il comando divino di procreare. I personaggi che sono intorno a lui, certamente alcuni sono sposati, ma noi non vediamo mai figli in giro. Soprattutto su alcune donne che esercitano un ruolo fondamentale all'interno della narrazione evangelica, noi non abbiamo nessuna informazione. Può essere ma non abbiamo nessuna informazione che siano sposate o che abbiano figli. Questo non significa però immediatamente dire: erano suore. Quell'altra strutturazione che ha preso sicuramente l'ethos, il comportamento, l'atteggiamento a-familiare di Gesù poi è diventata la consacrazione religiosa. Ma, insomma, c'è una elaborazione di secoli, ci sono stati gli influssi ascetici, tutta un'idea di sessualità insomma. Sono costruzioni complesse, questo voglio dire: sia la maternità sia la consacrazione religiosa che poi è diventata la verginità. Mi sento di dire, oggi da donna di questo secolo, sia che la costruzione di un'identità che è a-familiare, che non è nello stesso tempo una consacrazione religiosa, senza che questo proprio debba essere tacciato francamente di egoismo, di incapacità di costruire relazioni stabili. Francamente lo rifiuto perché non è vero."soggetto Nuovo Testamento religione cattolica religione persone citate Gesù di Nazareth (fondatore del cristianesimo) [persona citata] soggetto responsabilità maternità legittimazione famiglia religione suora giudizio Gesù società patriarcale patermità genere ruolo sociale eredità spirituale sterilità famiglia scelta