“Voglio essere moglie, ma madre no e non cambierò idea”
Ringraziamo Virginia, che ha voluto scriverci e condividere con noi il suo pensiero.
Ho 21 anni e sono abbastanza giovane nell’immaginario comune, per avere figli. Comunque sia, io non ne voglio e non credo, anzi lo so, che non li vorrò nemmeno un domani.
Mi sembra normale poter decidere sul mio corpo, sul mio futuro; mi piacerebbe avere un compagno, condividere con lui la mia quotidianità, ma al contempo, al solo pensiero di avere una persona che dipenda totalmente da me, che limita la mia libertà, mi spaventa a morte.
Vedo questa cosa, il figliare, come una cosa bella, certo, se uno si prende la responsabilità di voler vivere in funzione della prole, ma io non voglio che la mia vita dipenda da qualcuno e che soprattutto qualcuno dipenda in toto da me.
Non sarei comunque una buona madre, e non c’entra il maturare, c’entra il fatto che non lo sarei e basta. E chi ho intorno, i miei parenti ed i miei amici, con cui spesso mi capita di parlare dell’argomento, mi tacciano proprio di questo, di immaturità, con frasi come “un giorno crescerai e ti renderai conto”, “quando troverai la persona giusta ti verrà voglia di creare qualcosa insieme a lei” .
Il fatto che le persone intorno a me mi prendano poco sul serio, perché è normale che io, come tutte, prima o poi proverò l’istinto di figliare, mi rende veramente delusa, perché significa che, ancora ed ancora, non venga vista tanto una donna, quanto una potenziale madre.
Voglio essere moglie, voglio continuare ad essere figlia, voglio sentirmi donna, ma madre no, non fa per me, e vorrei che le persone che mi orbitano intorno si rendessero conto che non sono una bambina viziata che un giorno crescerà, ma sono una persona che ha le proprie idee, riconosce i propri limiti e le proprie possibilità e sopratutto i propri desideri, ed avere un bambino non rientra tra i questi.
c’è chi desidera un figlio e chi no, c’è chi cambia idea e chi no, tutte le scelte vanno rispettate